Archive for 5 Giugno, 2012

5 Giugno, 2012

Dove nascono i ritardi della scuola italiana

by gabriella

La sottosegretaria all’istruzione Elena Ugolini ed Andrea Gavosto della Fondazione Agnelli hanno discusso al Festival dell’economia di Trento (31 maggio-2 giugno 2012) delle origini dei ritardi della scuola italiana davanti a un pubblico di insegnanti civilmente inferocito e una Silvia dal Pra, scrittrice e insegnante precaria romana, nel cui quotidiano scolastico molti di noi si sono riconosciuti integralmente. Il puro nulla della Ugolini esce abbastanza malconcio dal confronto facendo da parafulmine allo stipendiato della Fondazione Agnelli, think thank non meno nocivo e aggressivo di un ministero montiano.

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5 Giugno, 2012

Gregory Bateson, Perché le cose finiscono in disordine?

by gabriella

Bateson scrisse questo geniale dialogo sul disordine, oggi contenuto in Verso un’ecologia della mente [Milano Adelphi, 1998, pp. 35-40] nel 1948.

5 Giugno, 2012

Gianluca Gabrielli, L’autorappresentazione del regime fascista nei testi didattici di matematica elementare

by gabriella

Tra il 1925 e il 1943 la scuola italiana subì il fenomeno della fascistizzazione, cioè il massiccio ed esplicito processo di strumentalizzazione dell’istituzione scolastica ai fini politici ed ideologici del regime.
Le gerarchie fasciste si servirono a questo fine di vari strumenti, dalla trasformazione dell’assetto istituzionale alla creazione delle strutture giovanili, dal disciplinamento degli insegnanti fino ad una marcata ideologizzazione delle materie di insegnamento nelle scuole elementari e medie.
A partire dagli anni Settanta numerosi studiosi hanno affrontato quest’ultimo aspetto del problema attingendo soprattutto alle fonti più evidenti che si offrivano allo storico: libri di lettura, temi, dettati.

La prospettiva particolare di queste ricerche permetteva di porre in campo un problema decisivo come quello della ricerca del consenso e del controllo sulla società, cioè “dell’estensione del controllo capillare delle masse, della loro omologazione” che ha contraddistinto il fascismo come dittatura novecentesca ed ha sempre catalizzato l’attenzione degli storici. A quei lavori non ha però ancora fatto seguito un’analisi completa della didattica degli anni Venti e Trenta. Tra gli aspetti rimasti in ombra, vi è il ruolo di veicolo ideologico che si trovarono a ricoprire anche materie classicamente considerate “neutre” come Matematica o Grammatica.

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