Archive for 18 Febbraio, 2013

18 Febbraio, 2013

Gunther Teubner, Ordinamenti frammentati e costituzioni sociali

by gabriella

TeubnerIl lavoro di Gunther Teubner rappresenta il tentativo di ripensare il costituzionalismo alla luce della teoria sistemica di Niklas Luhmann, così da permettere alla teoria dei diritti fondamentali di fronteggiare le sfide contemporanee della globalizzazione, della privatizzazione e della digitalizzazione [qui il suo testo, a mio avviso, fondamentale].

Nel discorso pronunciato in occasione del conferimento della laurea honoris causa dell’Università di Macerata [pubblicato nella «Rivista giuridica degli studenti dell’Università di Macerata», 0 (2010), pp. 45-57.] il giurista si è concentrato sulla capacità delle costituzioni e dei diritti fondamentali di vincolare gli stati che agiscono per mezzo di privati, e i privati che operano su un piano sempre più trasnazionale, sfuggendo al regime sanzionatorio degli stati nazione.

1. La nuova questione costituzionale

1.1 Gli effetti orizzontali dei diritti costituzionali
Durante la disastrosa epidemia di Aids in tutto il Sud Africa sono morte più persone di quante ne abbiano uccise le guerre civili degli anni ’90. I molteplici problemi sociali connessi al caso giudiziario Hazel Tau contro Glaxo e Boehringer sono stati tradotti in poche questioni di natura giuridica:

«La politica dei prezzi delle imprese farmaceutiche transnazionali ha violato i diritti umani fondamentali? Più in generale, i diritti fondamentali possono vincolare direttamente, non solo gli Stati, ma anche gli attori privati che agiscono in ambito transnazionale?».

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18 Febbraio, 2013

Giorgio Cremaschi, Lo schiavismo al tempo della globalizzazione

by gabriella

amazon

Accadono cose ogni tanto che, nella loro crudezza, hanno il merito di mostrarci la struttura, cioè la logica nascosta che le muove. E’ il senso del commento di Cremaschi alla notizia dell’alloggio-lager per lavoratori immigrati allestito da Amazon Germania e controllato da sorveglianti neonazisti.

La notizia ha fatto un certo scalpore anche nel mondo abituato a giustificare sempre la globalizzazione.

In Germania negli stabilimenti Amazon dove si smistano le merci per la vendita on line, migliaia di lavoratrici e lavoratori migranti, costretti a vergognose condizioni di sfruttamento, venivano sorvegliati da guardie giurate di una associazione neonazista.

È proprio questo aspetto che ha sollevato lo scandalo, sorveglianti neonazisti in Germania, via è sembrato un po’ troppo. Qualche manager desideroso di strafare è stato un po’ troppo precipitoso. Sarebbe bastato che si fosse rivolto a qualche più neutra agenzia di sorveglianza e lo scandalo non ci sarebbe stato. Perché nel mondo del capitalismo globalizzato si lavora così in tanti posti e, questa semmai è la novità, anche nella Europa più ricca.

Ovunque si sono diffuse imprese dove le condizioni di chi lavora sono di sostanziale schiavitù.

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