Archive for Agosto, 2013

23 Agosto, 2013

Gustavo Dudamel

by gabriella

Gershwin, Rapsody in blue, Herbie Hancock al piano.

 

Also Sprach Zarathustra

 

Shostakovich, Sinfonia n. 10 – Arturo Marquez, Danzòn n. 2

Gustavo Dudamel dirige l’orchestra giovanile del Venezuela Simon Bolivar, creata da José Antonio Abreu con i ragazzi di strada di Caracas [vestiti con i colori nazionali].

 

 

 

 

23 Agosto, 2013

Stalingrado

by gabriella

23 agosto 1942 – 2 febbraio 1943: la battaglia di Stalingrado.

stalingrado

Fontana Barmaley

 

 

La difesa di Stalingrado

 

 

Lettere di soldati tedeschi da Stalingrado

 

 

22 Agosto, 2013

Jaron Lanier

by gabriella

jaron-lanierAlla fine degli anni 80, aveva fatto abbastanza rumore col suo You are not a gadget il libro che rifiutava il culto acritico del radioso avvenire digitale e articolava la critica proprio di internet come forza distruttiva della creativita’ a vantaggio economico di un manipolo di monopolisti.

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22 Agosto, 2013

Aldo Capitini, Lo sbattezzo

by gabriella

Aldo_Capitini_libriLa polemica di Capitini con la curia perugina dalla quale nacquero la pratica e il termine dello sbattezzo.

Il termine “sbattezzo” fu inventato dal quotidiano cattolico Avvenire negli anni ’50 per qualificare sarcasticamente la richiesta di Aldo Capitini, cattolico liberale, di essere cancellato dalle liste battesimali della curia di Perugia.

Con il suo gesto, Capitini si schierava con la battaglia laica di due conviventi pratesi che nel 1956 erano entrati in polemica con il vescovo della loro città che li aveva cacciati dalla chiesa con l’epiteto di “pubblici peccatori”. Alla coppia, che aveva osato ribellarsi, la comunità religiosa aveva inflitto un ostracismo anche economico al quale aveva reagito intentando una causa civile nei confronti del vescovo. I giudici rigettarono il ricorso sostenenendo che il battesimo avrebbe creato un legame di dipendenza dal Vescovo al quale si rimaneva subordinati permanentemente.

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21 Agosto, 2013

Out of Africa. Partenza anticipata per Homo sapiens?

by gabriella

homosapiensLa scoperta in Cina dei resti di uomo moderno risalente a 100 mila anni fa sta rivoluzionando le teorie su quando la nostra specie avrebbe lasciato l’Africa.

di Rachel Kaufman

La mandibola, rinvenuta dai paleontologi nella Grotta Zhiren, nel 2007, presenta un tratto distintamente moderno: un mento prominente. Peccato però, sottolineano gli esperti, che la mandibola sia certamente di 60.000 anni più vecchia di quelli che finora erano i più antichi resti di Homo sapiens trovati in Cina.

Il nuovo fossile cinese infatti, risalente a 100 mila anni fa, è “il più antico umano moderno scoperto fuori dall’Africa”, dice il coautore dello studio Erik Trinkaus, antropologo della Washington University a St. Louis.

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21 Agosto, 2013

Le penne dei Neanderthal

by gabriella

Un’eccezionale scoperta italiana: la specie ormai estinta si adornava il corpo con penne di uccelli proprio come il “cugino” sapiens sapiens.

Neandertaldi Marco Peresani, Università di Ferrara

Una recente scoperta archeologica cambia il nostro modo di considerare l’Uomo di Neanderthal, lontano cugino scomparso tra 50 e 40 mila anni fa dal nostro continente. Abilissimo cacciatore,  questo europeo adattato da centinaia di migliaia di anni ai climi glaciali, rivela tutta la sua sensibilità verso l’ornamentazione del proprio corpo e dei propri abiti, utilizzando polveri coloranti  ricavate dalla triturazione di ossidi di ferro, conchiglie marine e denti perforati, ma soprattutto piume estratte dalle ali di grandi rapaci: un comportamento considerato “moderno” a tutti gli effetti, se si escludono le eccezionali opere d’arte realizzate dai primi sapiens.

(Leggi anche: “La dieta dei Neanderthal”)

Proprio l’emergenza di questo comportamento è oggetto di un acceso dibattito scientifico internazionale, che impegna centinaia di studiosi a discutere se fossero proprio le popolazioni neanderthaliane ad avere realizzato, indipendentemente, certe invenzioni nella scheggiatura della pietra, nella lavorazione dell’osso e, appunto, ad avere “praticato” l’ornamentazione, oppure se tutto questo non fosse il risultato dell’incontro con gli invasori sapiens sapiens che decretarono la definitiva estinzione dei nativi Neanderthal.

(05 maggio 2011)

Tratto da: http://nationalgeographic.it

21 Agosto, 2013

Nella Russia subartica gli ultimi Neanderthal

by gabriella

La scoperta di un kit di utensili indicherebbe che la specie sia sopravvissuta più a lungo – e più a nord – di quanto si pensava. Gli attrezzi scoperti di recente (nel riquadro) fanno pensare che i Neandertal europei si spinsero più a nord dell’area che finora si riteneva avessero abitato.

Un gruppo di Neandertal potrebbe essere sopravvissuto più a lungo del resto della loro in un remoto avamposto nella Russia settentrionale: lo rivelerebbe la scoperta nell’area di un kit di strumenti litici.

Il luogo del ritrovamento, situato sugli Urali,

“potrebbe essere stato l’ultimo rifugio dei Neandertal”,

afferma il responsabile della ricerca Ludovic Slimak, archeologo della Université de Toulouse le Mirail in Francia. I Neandertal dominarono l’Europa per circa 200.000 anni, finché gli uomini moderni (Homo sapiens) iniziarono a diffondersi nella regione, circa 45.000 anni fa. Le due specie probabilmente condivisero per qualche tempo il territorio, ma ciò che accadde in quell’arco di tempo, quanto durò la convivenza e perché alla fine Homo sapiens ebbe la meglio resta un mistero.

(Vedi anche: Siamo tutti un po’ Neandertal)Le testimonianze archeologiche ritrovate finora collocavano gli ultimi avamposti neandertaliani nella penisola iberica.
“Non a caso, è stato proprio in zone ‘marginali’ che i Neandertal sono sopravvissuti più a lungo”,
dice il paleontologo Erik Trinkaus, della Washington University di St. Louis, Missouri, che non ha preso parte allo studio.Ora però, le centinaia di strumenti in pietra rinvenuti a Byzovaya, un sito russo alla stessa latitudine dell’Islanda, potrebbero ridisegnare la mappa della diffusione del Neandertal in Europa.

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21 Agosto, 2013

Roy Lewis, L’invenzione dell’esogamia

by gabriella

grande_uomo_scimmiaIn una giornata paleolitica nella Rift Valley, l’invenzione del matrimonio esogamico e del corteggiamento di Edward ed Ernest, rispettivamente primo scienziato e primo filosofo della (prei)storia. Tratto da Roy Lewis, The Evolution Man (1960); trad. it. Il più grande uomo scimmia del Pleistocene, Milano, Adelphi, 1992, pp. 87-106.

« Bene, ragazzi » fece papà. « Vi devo una spiega­zione. Ma non fatevi venire strane idee, come quella di prendermi a sassate. Non provateci! Siete a tiro, io ho un sacco di munizioni e non avreste alcuna possibilità».
« Be’, insomma, la faccenda è molto semplice, e non c’è bisogno di scaldarsi. Ci ho pensato su un bel po’ e ne ho anche parlato a fondo con le vostre madri. Voi quattro avete passato la pubertà: siete adulti, a tutti gli effetti. Tu, Oswald, devi avere almeno quindici anni; Ernest ha forse un anno meno; lo stesso Alexander e Wilbur. Siete cacciatori ben addestrati; ve la sapete cavare nella foresta, nel­la savana e in montagna. Siete stati addestrati abba­stanza bene nell’arte di lavorare la selce, anche se soltanto Wilbur è veramente bravo. Siete in grado di mantenervi; inoltre – vantaggio del tutto ecceziona­le per ragazzi della vostra età — sapete dove ci si pro­cura il fuoco selvatico e come lo si mantiene acceso. Ora, per il bene della specie, è tempo che vi troviate delle compagne e formiate delle famiglie vostre; e questo è il motivo per cui vi ho portato qui. A meno di cinquanta chilometri più a sud c’è un’altra orda… ».

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21 Agosto, 2013

F. Clark Howell, Il processo di ominazione

by gabriella

Lascaux (Dordogna). Arte rupestre 17.000 anni fa

Lascaux (Dordogna). Arte rupestre 17.000 anni fa

[p. 37] I moderni studi paleoantropologici cercano di comprendere, sia nella prospettiva biologica sia in quella culturale, i fattori che hanno determinato l’evoluzione dell’uomo.

L’antropologo biologicamente orientato si interessa soprattutto della natura delle principali trasformazioni anatomiche e fisiologiche nell’evoluzione del corpo da un primate superiore scimmiesco alla specie variabile unica, Homo sapiens, e della loro importanza per l’adattamento. Egli deve interessarsi inoltre dell’origine e dell’evoluzione di modelli tipicamente umani di comportamento, specialmente delle capacità di cultura e delle manifestazioni di tali capacità, e non solo delle loro basi biologiche.

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21 Agosto, 2013

Giorgio Manzi, Il cranio di Neandertthal del Monte Circeo

by gabriella

cranio NeanderrthalIl 25 febbraio 1939 il paleontologo Alberto Carlo Blanc scopre un cranio di Neanderthal in una grotta presso il Monte Circeo.

Repertorio: frammenti dalla trasmissione televisiva “Testimoni oculari” del 9 novembre 1959, nella quale Alberto Carlo Blanc viene intervistato da Gianni Bisiach sulle tappe più importanti della sua carriera di paleontologo.

Brano musicale: Così parlò Zarathustra di R. Strauss.

Giorgio Manzi è professore associato presso il Dipartimento di Biologia Ambientale della SAPIENZA Università di Roma, dove insegna a studenti della facoltà di Scienze M.F.N. e della Scuola di Specializzazione in Archeologia. Direttore del Museo di Antropologia “Giuseppe Sergi” della SAPIENZA Università di Roma. Premio internazionale “Fabio Frassetto” 2006 per l’Antropologia fisica, conferito dall’Accademia Nazionale dei Lincei. Membro del Consiglio Direttivo dell’Istituto Italiano di Paleontologia Umana (IsIPU), del quale è stato Segretario Generale dal 1999 al 2006. Associato a varie società scientifiche nazionali e internazionali. Come divulgatore scientifico collabora con quotidiani, magazines, riviste di divulgazione scientifico-naturalistica e sitiweb; ha inoltre partecipato a trasmissioni radiofoniche e televisive e abitualmente tiene conferenze sia in Italia cheall’estero. Attualmente ha una rubrica mensile su Le Scienze. Per l’editore Il Mulino di Bologna ha pubblicato Homo sapiens (2006), L’evoluzione umana (2007), Uomini e ambienti (2009, con A. Vienna) e Scimmie (2011, con J. Rizzo).

 

 

 


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