Archive for 8 Marzo, 2015

8 Marzo, 2015

Elisabetta Santori, Pensiero de-genere e femminismo della crusca

by gabriella

laura boldriniUna critica filosofico-linguistica delle derive politically correct che stanno banalizzando il femminismo e la lingua italiana. La propongo notando come l’autrice si dolga per la violenza linguistica al “maschile inclusivo”, tacendo però sull’inaridimento formale del femminismo [di cui qui] questione, a mio avviso, molto più urgente. Tratto da Micromega.

Da Presidente della Camera, Laura Boldrini ha promosso la gender equality nel linguaggio e l’uso della forma femminile per le professioni e gli incarichi istituzionali ricoperti ormai sempre più spesso da donne.

Nel luglio 2014, auspice proprio Boldrini, è stato presentato alla Camera Donne, grammatica e media. Suggerimenti per l’uso dell’italiano della linguista Cecilia Robustelli (consulente dell’Accademia della Crusca), una guida all’uso non sessista della lingua italiana.

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8 Marzo, 2015

Mary Wollstonecraft

by gabriella

Con Olympe de Gouges, Mary Wollstonecraft è una delle precorritrici del pensiero femminista.

Nata a Londra nel 1759 da una famiglia di modeste condizioni, Mary Wollstonecraft non seguì un percorso di istruzione formale, ma rappresenta piuttosto un esempio di autoeducazione e di autoistruzione a fini di riscatto personale ed emancipazione dall’ignoranza. Nel 1792 scrisse A Vindication of the Rights of Woman (qui il testo integrale dell’originale inglese e qui la versione italiana).

Convinta che ciò che appare istintivo e naturale nella donna sia, in realtà, frutto dell’educazione, Mary Wollstonecraft ci ha insegnato a guardarci dal fascino e dall’avvenenza e a puntare sulla consapevolezza e l’educazione:

«Istruite fin dall’infanzia che la bellezza è lo scettro della donna, il loro spirito prende la forma del loro corpo e viene chiuso in questo scrigno dorato, ed essa non fa che decorare la sua prigione».

Mori di parto a Londra il 10 settembre 1797, dando alla luce un figlio illegittimo (la futura Mary Shelley). Poichè non era sposata, il vescovo di Londra dichiarò dal pulpito che la giustizia divina l’aveva infine raggiunta.

 


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