Archive for 28 Marzo, 2015

28 Marzo, 2015

Chiara Saraceno, L’anatema della Chiesa contro la teoria del genere

by gabriella

bagnasco

Dalle osservazioni etnografiche sulle differenze del modo di vivere il genere nelle diverse culture umane, alla tesi freudiana sulla sua genesi, l’idea che il genere sia storicamente costruito e non biologicamente dato (tra i fondamenti delle scienze umane) non piace alla Chiesa cattolica. Le osservazioni della sociologa della famiglia.

Ancora una volta, per voce del capo dell’episcopato italiano, il cardinale Bagnasco, la Chiesa cattolica ha lanciato il proprio anatema contro la “teoria del genere” in quanto promuoverebbe la confusione tra maschile e femminile dando vita, per ciò stesso, ad un «transumano», ad una sorta di Dr. Jekyll e Mr. Hyde, «privo di meta e di identità».

È fin troppo facile pensare che dietro a queste parole si celi innanzitutto la condanna di ogni tentativo di normalizzare l’omosessualità come uno dei modi in cui uomini e donne sperimentano la propria sessualità. Esse tuttavia rappresentano una visione dell’umanità che ci riguarda, donne e uomini, a prescindere dall’orientamento sessuale. Si tratta di una visione in cui la differenza sessuale diviene totalizzante, assorbe e spesso impedisce ogni altra differenza, una forma di naturalizzazione priva di storia e riflessività che di fatto ipostatizza non tanto le differenze sessuali, quanto il modo in cui, a partire da esse, si sono costruiti rapporti e identità sociali e interi modelli organizzativi e culturali.

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28 Marzo, 2015

L’omofobia

by gabriella

amore tra uguali

Il bullismo omofobico secondo la denuncia del consigliere texano Joel Burns e nella lezione tenuta dal prof. Ian Rivers al Dipartimento di Filosofia e scienze dell’educazione dell’Unipg il 4 ottobre 2016.

 

La denuncia di Joel Burns

Un anno e mezzo fa Joel Burns, un consigliere comunale di una cittadina texana, prese la parola durante una riunione nella quale si parlava di tutt’altro per raccontare cosa significa essere un giovane omosessuale. La sua confessione divenne improvvisamente famosa:

Non l’ho mai raccontato a nessuno, fino a stasera, nemmeno alla mia famiglia, a mio marito, a nessuno. Ma la notizia di questi suicidi mi ha smosso qualcosa dentro, e non mi interessa se ci saranno delle ripercussioni politiche per questo racconto. Questa storia non è per gli adulti, è per quei ragazzi che forse in questo momento stanno pensando di impiccarsi o riempirsi di pillole. Dovete sapere che c’è molto di più: sì, la scuola è stata difficile, il coming out è stato doloroso, ma datevi la possibilità di vedere quanta vita, una vita migliore, avete di fronte. E andrà meglio: uscirete da quella famiglia che non vi accetta, alla fine della scuola non dovrete avere più nulla a che fare con quegli stronzi, se non volete. Vi farete nuovi amici che vi capiranno e la vita migliorerà immensamente.

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