Archive for 16 Marzo, 2016

16 Marzo, 2016

Olmo Viola, Miti scientifici resistenti

by gabriella

melaCi sono miti scientifici che persistono ben radicati nel senso comune, promuovendo concezioni e comportamenti deleteri. A volte anche gli scienziati restano legati a teorie attraenti, ma false. Aderendovi acriticamente e promuovendole, questi contribuiscono direttamente alla diffusione di falsità e a rendere più saldi luoghi comuni ingiustificati. In un recente articolo su Nature, la giornalista Megan Scudellari ha demistificato 5 miti scientifici, tanto radicati che la loro confutazione lascia disorientati. Tratto da La mela di Newton.

Esiste qualcuno che abbia mai tentato di enumerare tutti i miti scientifici diffusi negli interstizi del sapere comune? Si può pensare sia un’impresa quasi impossibile dato il gran numero ipotizzabile. Senza pretese di assolutezza si può comunque rintracciare l’origine e la diffusione di qualche mito curioso, pericoloso o dannoso ed eventualmente tentare di emendare l’errore. È infatti possibile che la loro persistenza possa avere effetti diretti o collaterali dannosi non solo per i singoli soggetti nella loro vita quotidiana ma per la società intera, soprattutto se le ripercussioni investono ambiti cruciali quali quello medico, economico ed educativo. Di questo scrive Megan Scudellari in un provocatorio e controverso articolo pubblicato di recente sulla rivista Nature [1]. La giornalista passa in rassegna cinque miti scientifici rintracciandone l’origine e mostrandone la persistente diffusione non solo tra le persone comuni, ma anche all’interno della comunità scientifica. Paradossalmente proprio quella comunità che sarebbe votata alla dissoluzione delle superstizioni si ritrova talvolta invischiata in pregiudizi che ne distorcono i percorsi di ricerca, irrigidendoli in un’attività conservatrice.

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16 Marzo, 2016

Shakespeare, Sir Thomas More

by gabriella

sir thomas more

 

Viene presentato il 15 aprile prossimo in una mostra della British Library, il manoscritto inedito del Sir Thomas More, mai rappresentato e conservato in un’unica copia, in cui Shakespeare mette in scena la tragedia degli ugonotti francesi che cercavano asilo in Inghilterra per sfuggire alle persecuzioni, il cui numero crescente scatenava proteste a Londra. Tratto da Repubblica.it.

“Vedere gli stranieri derelitti, coi bambini in spalla, e i poveri bagagli, arrancare verso i porti e le coste in cerca di trasporto” [II atto]

stein famiglia miserabile“Se il Re vi bandisse dall’Inghilterra dov’è che andreste?”, chiede il poeta. “Che sia in Francia o Fiandra, in qualsiasi provincia germanica, in Spagna o Portogallo, anzi, ovunque non rassomigli all’Inghilterra, orbene, vi troverete per forza a essere degli stranieri”.

“Vi piacerebbe allora trovare una nazione d’indole così barbara che, in un’esplosione di violenza e di odio, non vi conceda un posto sulla terra, affili i suoi detestabili coltelli contro le vostre gole, vi scacciasse come cani, quasi non foste figli e opera di Dio, o che gli elementi non siano tutti appropriati al vostro benessere, ma appartenessero solo a loro? Che ne pensereste di essere trattati così? Questo è ciò che provano gli stranieri. Questa è la vostra disumanità”.


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