Archive for 29 Luglio, 2016

29 Luglio, 2016

Lelio De Michelis, L’ordoliberalismo

by gabriella

merkel-draghi-ordoliberismoUno stralcio de L’ordoliberalismo 2.0, articolo molto utile per introdurre alla storia, ai protagonisti e ai concetti chiave di una filosofia economica originale, distinta (ma intrecciata) da quella neoliberale di Mises, Hayek e Friedman. De Michelis parte dalla lettura foucaultiana del liberalismo (Nascita della biopolitica, 1978), illustrando in modo convincente la natura pedagogica dell’ideologia ordoliberale e il funzionamento dei suoi meccanismi totalizzanti. Dal Rasoio di Occam.

 

Di ordoliberalismo si parla spesso anche se – più spesso ancora – si usa il termine generico di neoliberismo per definire le politiche economiche di questi ultimi trent’anni, dimenticando la stretta connessione e convergenza (al di là di alcune pur importanti differenze) tra queste due ideologie – tra queste due biopolitiche. Mario Monti si autodefinisce ordoliberale. Draghi lo ha detto di se stesso e della Bce («La costituzione monetaria della Banca centrale europea è saldamente ancorata ai principi dell’ordoliberalismo»). Renzi lo è con il JobsAct (e Hollande con la sua legge sul lavoro) e con la preferenza per il governo delle élite (anche se non lo è quando nega il decentramento del potere). Lo è ovviamente la Germania di ieri e soprattutto di oggi e quindi l’Europa dell’austerità, del pareggio di bilancio, delle riforme strutturali – che sono strutturali e strutturanti (funzionali) per l’espansione incessante del capitalismo, ma de-strutturanti per la società, la democrazia e per i diritti civili, politici e sociali.

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29 Luglio, 2016

29 luglio 1900, regicidio di Umberto I

by gabriella

 

Il 29 luglio 1900 il re d’Italia Umberto I raggiunse, come quasi tutte le estati, la sua residenza di Monza, città nella quale viveva la sua amante, Eugenia. Era una calda domenica in Brianza e il re, dopo aver cenato, uscì dalla propria dimora per presenziaregaetano bresci a un evento mondano: la premiazione degli atleti della società di ginnastica Forti e Liberi.

Dopo la premiazione, Umberto I salì in carrozza per tornare alla residenza ma, riconoscendo tra la folla un ufficiale, si alzò in piedi per salutarlo: in quel momento venne colpito da tre proiettili di revolver.

Mentre il re aveva già perso conoscenza e la carrozza si avviava velocemente verso la villa reale, l’attentatore era arrestato senza resistenza. Si chiamava Gaetano Bresci, era un anarchico pratese di 31 anni, tessitore di seta, già arrestato e confinato per un anno a Lampedusa per la sua partecipazione ad uno sciopero. Emigrato in America nel 1897, viveva a Paterson.

Durante il soggiorno americano, Bresci aveva continuato a seguire le vicende italiane ed era rimasto sconvolto dalla repressione del regio esercito contro il popolo che reclamava pane a Milano, monzanel 1898. In quella occasione, il generale Bava Beccaris aveva infatti ordinato di sparare ai dimostranti con l’artiglieria pesante, uccidendo oltre cento dimostranti ed era stato per questo insignito della Croce dell’ordine militare dei Savoia.

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