Archive for ‘Scienze’

22 Dicembre, 2018

Alessio Figalli, IL fascino della matematica

by gabriella

Autografi e pioggia di selfie. Per una volta il destinatario delle richieste di un gruppo di giovani adolescenti non è stata una popstar o un vip della tv, ma il vincitore dell’ultima medaglia Fields, l’analogo del premio Nobel in campo matematico. Si tratta del professor Alessio Figalli, romano classe 1984 tornato nel suo quartiere di origine, l’Eur, per incontrare gli studenti delle superiori della zona interessati a provare a seguirne le orme.

“Della matematica mi affascina la sua struttura esatta dove tutti i pezzi si mettono insieme e tutto è certo, uno più uno fa sempre due”,

racconta il professore. Per Figalli però la matematica non è solo astrazione.

“Cos’è una foto? Milioni di pixel colorati ognuno in maniera diversa. In termini matematici è un oggetto composto da milioni di dimensioni, una per ogni pixel. Assegnando un numero a ciascuna dimensione, il nostro cellulare ci permette di potercele scambiare tra di noi”,

spiega. Tutto rose e fiori, insomma?

“Assolutamente no, la matematica è anche frustrazione – risponde Figalli agli studenti -. Per ogni idea buona ce ne sono venti e forse più che non funzionano. L’importante è non prenderla sul personale perché anche i fallimenti hanno moltissimo da insegnare”.

Tratto da https://video.repubblica.it.

19 Dicembre, 2018

Radio3Scienza, Katowice è lontana da Parigi

by gabriella

Il drammatico bilancio della COP24, la conferenza internazionale sul clima, indetta per dare attuazione agli accordi di Parigi, appena conclusasi a Katowice, dalla voce di Daniele Pernigotti su Radio3Scienza.

Secondo il rapporto firmato dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc) delle Nazioni Unite e commissionato proprio nel corso della Conferenza sul clima di Parigi (COP21), l’aumento di un grado e mezzo della temperatura rispetto ai livelli pre-industriali è ormai inevitabile e sarà realtà entro il 2030, e che l’obiettivo è adesso contenere tale aumento entro i 3 gradi centigradi.

Per riuscirci, sarà necessario tagliare le emissioni di Co2 del 45% nei prossimi due anni. Tali conclusioni sono state avversate dai delegati di Arabia Saudita, Kuwait, Russia e Stati Uniti, condizione che non ha permesso alla conferenza di riconoscerle ufficialmente, limitandosi a produrre un testo molto debole, secondo cui tutti i paesi “accolgono con favore il tempestivo completamento” del rapporto Ipcc.


Nel video seguente, le conseguenze del riscaldamento climatico che il rapporto del gruppo di lavoro intercontinentale dell’ONU sul clima giudica ormai inevitabile.





8 Ottobre, 2018

Carlo Rovelli, Le radici della scienza contemporanea

by gabriella

L’omaggio della fisica contemporanea alla ricerca antica e allo spirito critico di Mileto e agli straordinari sviluppi scientifici della scuola di Abdera. Tratto da La realtà non è come ci appare. La struttura elementare delle cose [Raffaello Cortina, 2014].

Io scrivo cose che a me sembrano vere, perché i racconti dei Greci
mi sembrano pieni di contraddizioni e ridicoli [Ecateo, Storia]

Secondo la tradizione, nell’anno 450 prima della nostra era un uomo si imbarcò su una nave in viaggio da Mileto a Abdera. Fu un viaggio fondamentale nella storia della conoscenza.

Probabilmente l’uomo fuggiva rivolgimenti politici a Mileto, dove era in atto una violenta ripresa di potere da parte dell’aristocrazia. Mileto era stata una città greca ricca e fiorente, forse la principale città del mondo greco prima del secolo d’oro di Atene e Sparta. Era stata un centro commerciale molto attivo e dominava una rete di quasi un centinaio di colonie e scali commerciali che si estendevano dal Mar Nero all’Egitto. A Mileto arrivavano carovane dalla Mesopotamia e navi provenienti da mezzo Mediterraneo, e circolavano le idee.

Durante il secolo precedente si era compiuta a Mileto una rivoluzione di pensiero fondamentale per l’umanità. Un gruppo di pensatori aveva rifondato il modo di porre domande sul mondo e di cercare risposte. Il più grande fra loro era stato Anassimandro.

Da sempre, o almeno da quando l’umanità aveva lasciato testi scritti che sono arrivati fino a noi, gli uomini si erano chiesti come fosse nato il mondo, di che cosa fosse fatto, come fosse ordinato, perché avvenissero i fenomeni della natura. Da millenni, si erano dati risposte che si somigliavano tutte: risposte che facevano riferimento a intricate storie di spiriti, dèi, animali immaginari e mitologici, e cose simili.

Parte 1. Anassimandro

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9 Luglio, 2018

Quattro scenari di sviluppo: tre apocalissi e una via d’uscita

by gabriella

Costruendo una civiltà ad alto consumo energetico, ogni giovane popolazione produce conseguenze sul proprio ecosistema.

I modelli matematici costruiti da un team di astrofisici ipotizzano che l’esito catastrofico delle conseguenze indotte da una popolazione sia probabile in rapporto di 3 su 4 ma che esista una possibilità residuale che qualche civiltà abbia potuto rendersi conto prima della fine delle conseguenze del proprio modello di sviluppo.

Noi quale abbiamo intrapreso?

Tratto da Repubblica.it.

Una delle domande più importanti per la sopravvivenza a lungo termine della specie umana è il modo in cui le civiltà gestiscono i cambiamenti che apportano ai loro ambienti a mano a mano che diventano più tecnologicamente avanzati. Questa domanda potrebbe anche aiutarci a valutare le possibilità che nell’universo esistano altre forme di vita intelligente.

Uno studio, recentemente pubblicato sulla rivista Astrobiology, suggerisce che ci sono quattro diversi scenari che una civiltà può seguire mentre si sviluppa. Uno di questi quattro percorsi conduce all’esistenza sostenibile. Ma negli altri tre casi le civiltà sfruttano troppo le risorse e collassano e di conseguenza si estinguono.

La domanda più logica, quindi, è: quale dei quattro percorso abbiamo intrapreso?

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23 Giugno, 2018

Carlo Rovelli, Sette brevi lezioni di fisica

by gabriella

Lo spazio è curvo e la meccanica newtoniana non vale per tutte le dimensioni della materia: se c’è un tratto essenziale nella scienza novecentesca è quello del dubbio, della rivoluzione, del ripensamento di ciò che sembrava più stabile.

In queste bellissime brevi lezioni, Rovelli ci presenta i due principali paradigmi della scienza novecentesca e il loro paradosso di teorie sperimentali empiricamente verificate e al tempo stesso in conflitto.

La più sorprendente delle due, la meccanica quantistica, ci suggerisce che nella realtà microfisica non c’è oggettività, che le cose non sono oggetti collocati in un luogo e capaci di spostarsi o di cambiare nel tempo, ma reti di relazioni, intersoggettività, materia che esiste solo quando va a sbattere con qualcos’altro. La stessa realtà pensata da Eraclito, Democrito, Epicuro, Hegel.

 

Indice

Lezione prima. La più bella delle teorie
Lezione seconda. I quanti
Lezione terza. L’architettura del cosmo
Lezione quarta. Particelle
Lezione quinta. Grani di spazio
Lezione sesta. La probabilità, il tempo e il calore dei buchi neri
In chiusura: noi

Lezione prima. La più bella delle teorie

Albert Einstein (1879-1955)

Nel 1905, Einstein scrive tre articoli per gli Annalen der Physik: il primo dimostra che gli atomi esistono davvero, il secondo apre la porta alla Meccanica dei quanti, il terzo presenta la prima versione della teoria della relatività: la cosiddetta relatività ristretta.

Isaac Newton (1642 -1726-7)

La teoria della relatività ha un successo immediato, ma Einstein si rende conto che non armonizza con la teoria della gravitazione universale di Newton. Risolverà il problema dopo dieci anni di studi.

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10 Giugno, 2018

Capire lo zero

by gabriella

Si uniscono a delfini, pappagalli e primati, nella lista degli animali di cui sappiamo che comprendono il concetto “numerico” di zero.

Una capacità non scontata, che possiedono anche i bambini piccoli ma che per essere formalizzata ha richiesto migliaia di anni alle società umane.

Di Sandro Iannaccone per Repubblica.it..

Che cosa sono i numeri? Cosa significano? E, soprattutto, cosa è e cosa significa lo zero? È un concetto tutt’altro che banale, che la nostra specie, dall’alto dei suoi circa 86 miliardi di neuroni, ha impiegato migliaia di anni a padroneggiare e formalizzare. E che oggi, sorpresa delle sorprese, sappiamo essere compreso anche dalle api, il cui cervello, per confronto, contiene “appena” un milione di neuroni.
A raccontarlo, sulle pagine di Science, è un’équipe internazionale di ricercatori, del Bio-Inspired Digital Sensing Lab alla University of Melbourne, in Australia, e di altri istituti di ricerca.
Gli scienziati, in particolare, hanno condotto una serie di esperimenti e scoperto che le api, così come gli esseri umani e poche altre specie animali (tra cui delfini, pappagalli e primati), sono in grado di comprendere sia i concetti di numerosità (e i loro correlati di “maggiore” e “minore”) che quello, ben più astratto, di zero. Ovvero, in altre parole, che gli insetti sono in grado di collocare lo zero nel posto giusto all’interno di un’immaginaria scala dei numeri, comprendendo che si tratta di una quantità minore dell’uno e delle cifre successive.

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27 Marzo, 2018

Olmo Viola, Culture animali, da migliaia di anni

by gabriella
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Scimmia cappucino apre un anacardo

La nostra specie è la sola che possa dirsi “culturale”? Esistono forme di cultura in altre specie? La cultura, oltre a comporre l’identità di molte società e individui umani, è anche un insieme complesso di comportamenti a cui si ricorre per ricordare quanto la nostra specie sia distinta dal resto dei viventi. Ma a uno sguardo più attento la continuità evolutiva sembra prevalere sulla nostra discontinuità eccezionale. Questi ripensamenti sono motivati oggi da una serie di nuove scoperte e ricerche etologiche. La più recente riguarda le scimmie cappuccino. Tratto da La Mela di Newton.

Chi non conosce le scimmie cappuccino (sottofamiglia alla quale appartengono due generi e varie specie)? Un po’ perché famose grazie alle molte performance sul grande schermo televisivo, spesso presenti in film e serie tv, un po’ perché impiegate nell’aiuto di persone paraplegiche. La ragione per cui vengono addestrate per aiutare persone paraplegiche è che si tratta di scimmie estremamente socievoli e intelligenti, nonché capaci di utilizzare strumenti. È per questo che sono ben note tra gli etologi, in quanto fanno parte di quella élite di animali capaci di produrre e manipolare strumenti per determinati fini. Un mese fa si è aggiunto un ulteriore motivo per accrescere la fama di questi primati: su Current Biology [1] è stato pubblicato un articolo nel quale viene descritta una tradizione di uso di strumenti litici, da loro prodotti, antica di ben 700 anni.

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14 Marzo, 2018

Stephen Hawking, L’intelligenza artificiale potrebbe porre fine all’umanità

by gabriella
Stephen Hawking

Stephen Hawking

Una lettera aperta firmata da centinaia di ricercatori ed esperti di intelligenza artificiale chiede alle nazioni del mondo di bandire l’utilizzo bellico dell’intelligenza artificiale. Tratto da Wired.

Per Stephen Hawking,

“gli esseri umani che sono limitati da una lenta evoluzione biologica, non potrebbero più competere con le macchine intelligenti, e ne sarebbero sopraffatti”.

Un allarme inquietante che arriva da uno dei più importanti fisici teorici della Storia della Scienza tra XX e XXI secolo, Stephen Hawking, lo scopritore dei Buchi Neri. Nel corso di un programma scientifico andato in onda sulla BBC martedì (dicembre 2014) Hawking ha messo in guardia sui pericoli dell’Intelligenza Artificiale, con parole dirette e previsioni molto pessimistiche.

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1 Febbraio, 2017

Smettere di fumare

by gabriella

Cosa succede quando smettiamo di fumare.

Ecco cosa succede al tuo corpo quando smetti di fumare.

Publié par In Salute sur lundi 12 septembre 2016

7 Gennaio, 2017

La relatività spiegata ai bambini

by gabriella

Di Hilary Andales.


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