Hannah Arendt, Alle origini de “La banalità del male”

by gabriella

arendt

Traggo dal Repertorio di fonti della Biblioteca di Filosofia e Storia dell’Università di Pisa, i link agli articoli scritti da Hannah Arendt per il New Yorker sul processo Eichmann.

Nel 1961 Hannah Arendt seguì a Gerusalemme il processo Eichmann come corrispondente del «The New Yorker» e fu sulle colonne di quel giornale che questo resoconto (scritto tra l’estate e l’autunno del 1962 e terminato nel novembre del medesimo anno mentre la Arendt era ospite del Center for Advanced Studies della Wesleyan Universty) uscì per la prima volta, nel febbraio e nel marzo 1963.

Esso fu poi ripubblicato in forma più ampia, come libro, nel maggio 1963, con il titolo Eichmann in Jerusalem. A Report on the Banality od Evil (nelle edizioni in lingua italiana: La banalità del male: Eichmann a Gerusalemme).

Negli archivi online del «The New Yorker» si possono leggere le cinque parti del resoconto del processo al gerarca nazista Adolf Eichmann nella sua versione originale (cliccare sulla riproduzione delle pagine per ingrandire le immagini, l’attesa può durare anche un paio di minuti):

>> Parte prima

>> Parte seconda

>> Parte terza

>> Parte quarta

>> Parte quinta

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