Il tema di scienze umane. Vademecum per la seconda prova

by gabriella

APPROCCIO GENERALE

1. Leggere attentamente il testo della prova, cercando di situare l’argomento e l’autore.
2. Consultare il dizionario per capire termini chiave del cui significato non si è certi o per controllare se il significato che si ha in mente è corretto

 

COSTRUZIONE DEL TESTO

1. Riflettere dieci minuti su ciò che si ha da dire sull’argomento. Valutare spassionatamente le affermazioni che si pensa di fare, scartando luoghi comuni e ovvietà.
2. Stendere uno schema dello svolgimento con la seguente struttura:

 

Premessa

Fare una piccola ricognizione del problema o una semplice parafrasi del testo presentato dalla traccia d’esame.

Esempio: “Il passo proposto sul tema del disadattamento minorile, evidenzia come non sia sufficiente indicare in alcuni fattori sociali le cause del disagio di bambini e adolescenti, ma sia necessario trovare rimedi efficaci, anche attraverso l’istituzione scolastica”.

– Stendere l’argomento 1
Esporre una tesi, indicare eventualmente riferimenti, legarla all’argomento 2

Argomento 2
“Inoltre ..”

Argomento 3
Se ho un altro argomento da aggiungere che mostra un aspetto non collegabile ai precedenti, lo faccio presente: “Un altro aspetto su cui vale la pena soffermarsi …”.

Legare i periodi con i connettori logici (dunque, allora, quindi, siccome, peraltro, perciò, ma, per questa ragione, al contrario …) tenendo conto del loro significato rafforzativo, oppositivo, integrativo: è praticamente impossibile stendere un testo argomentativo senza usarli.

Rileggere di tanto in tanto, titolo, testo e consegne della traccia d’esame per accertarsi di aver centrato i problemi e di non stare andando fuori tema.

Ricognizione conclusiva

Soffermarsi su tutto quanto si è detto e rileggere per verificare se l’interpretazione del fenomeno è corretta e completa.

Concludere. Per concludere bisogna richiamare rapidamente gli aspetti più importanti del proprio discorso e “chiuderli” appunto, con una considerazione finale.

Rileggere diverse volte il testo, cercando di non farlo meccanicamente, ma sforzandosi di considerarlo in modo oggettivo e distaccato, come se non lo avessimo appena steso noi. In questo modo, possiamo miglioralo notevolmente in tutti gli aspetti che contano: argomentazione, sintassi, ortografia, punteggiatura … 

Dopo aver concluso la stesura, rileggere per trovare lacune e incompletezze della trattazione, per dare ordine agli argomenti, per completare e riorganizzare il testo (questa attività, se fatta bene, vale sempre almeno un punto). Dunque. la prima rilettura serve a migliorare contenuti e argomentazione del nostro testo; proprio per questo, devo prima rileggere titolo, testo della traccia e consegne, per essere certo di stare seguendo il filo giusto.

Rileggere una seconda volta per cercare errori ortografici, il mancato accordo di soggetto e verbo, il filo del discorso che si perde .. un’ultima volta per migliorare la scelta dei vocaboli e delle espressioni usate (con l’aiuto del dizionario).

Il tutto con la necessaria concentrazione.

Finite queste operazioni (faticose, ma determinanti), copiare il testo in bella copia.

Ricordiamo che la concentrazione, l’attenzione e la consapevolezza di cosa si sta dicendo possono fare la differenza: mettersi a pensare, invece che a parlare col vicino, può essere decisivo soprattutto per chi non ha ancora grande competenza disciplinare e linguistica.

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