Rodolfo De Angelis, Una volta non c’era Mussolini, Ma cos’è questa crisi, Bravo ma come parla bene

by gabriella

La discografia degli anni ’30 di Rodolfo De Angelis riassume i topoi più significativi della cultura fascista che una propaganda fatta anche di canzonette attivava e faceva circolare. Così, in Una volta non c’era Mussolini va in scena il disprezzo fascista per la discussione e la negoziazione liberale e il culto del duce decisore.


In Ma cos’è questa crisi ritroviamo la ridicolizzazione o minimizzazione delle difficoltà economiche della gente e la contestazione dell’oggettività di ogni critica che metta in dubbio i risultati positivi del regime: era la famosa accusa di “disfattismo” che colpiva gli antifascisti.

 

In Ma come parla bene, infine, De Angelis rappresenta l’antiintellettualismo del regime che interpretava a proprio vantaggio la diffidenza popolare per la cultura e l’eloquenza, additati come verbosità vuota e fumosa. La filosofia è ridicolizzata, la riflessione messa alla berlina per la sua pretesa seriosità ma, soprattutto, per la sua inutilità: quando c’è chi pensa al suo posto, al popolo bastano le braccia.

 

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