Posts tagged ‘attivismo’

21 Maggio, 2019

La filosofia dell’educazione di Jacques Maritain

by gabriella

 

Eugène Dévaud (1876 - 1942)

Eugène Dévaud (1876 – 1942)

L’influente dottrina del personalismo e l’antimodernismo del cattolicesimo fine ottocentesco.

Indice

1. La reazione cattolica all’attivismo pedagogico
2. Il personalismo di Jacques Maritain

2.1 Antropologia personalistica e fine dell’educazione [tratto da L’educazione della persona, 1959]
2.2 Simulazione di seconda prova su Maritain

 

1. La reazione cattolica all’attivismo pedagogico

Il mondo cattolico ha guardato con sospetto e distanza alle innovazioni dell’attivismo pedagogico, nella convinzione che la scuola nuova mettesse in discussione l’educazione cristiana.

La principale obiezione mossa dai filosofi cattolici all’attivismo, consiste nel rilievo che l’uomo non è solo natura istintiva e sensibile, ma anche spirituale e razionale e che il suo destino non è solo di ordine sociale, ma anche personale e religioso. Per questo, secondo lo svizzero Eugène Dévaud, la vera scuola attiva è quella che considera tutto l’uomo, inclusi gli aspetti spirituali e religiosi, ed è perciò quella ispirata all’umanesimo cristiano, il solo in grado di indicare il senso all’esperienza umana.

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2 Maggio, 2019

Ovide Decroly

by gabriella

Ovide Decroly (1871 – 1932)

La teoria e il metodo di uno dei pionieri delle Scuole nuove e dei maggiori innovatori del novecento pedagogico.

 

Indice

1. Dalla pedagogia positivistica a quella sperimentale

1.1 Il ruolo della psicologia sperimentale
1.2 La nascita della pedagogia sperimentale

 

2. Il ruolo di Decroly del dibattito pedagogico novecentesco

2.1 L’insofferenza per la scuola tradizionale e l’interesse per i ragazzi «irregolari»

2.1.1 La fondazione de l’École de l’Hermitage

 

3. Il rinnovamento scolastico

3.1 L’interesse e l’unitarietà dell’esperienza scolastica
3.2 Il metodo Decroly

3.2.1 I problemi della scuola tradizionale
3.2.2 Il piano delle idee associate
3.2.3 La funzione di globalizzazione

 

1. Dalla pedagogia positivistica a quella sperimentale

l’intelligenza è un mezzo di adattamento, gli interessi sono l’equivalente dei bisogni

Decroly è uno dei protagonisti del passaggio da una pedagogia ancora classica, costruita sula base di riflessioni teoretiche, a una pedagogia scientifica intrecciata con la psicologia, la medicina e la biologia e messa alla prova della ricerca sperimentale.

Il filo conduttore di questo passaggio è la ricerca di un’educazione basata su interessi spontanei dei ragazzi legata a stimoli adeguati al ritmo del loro sviluppo psico-biologico.

È evidente l’influenza dell’evoluzionismo che in questo contesto, spiega l’intelligenza come uno strumento adattivo di sopravvivenza [vedi L’intelligenza come problem solving] e gli interessi dell’individuo come l’equivalente dei bisogni nell’adattamento di un organismo biologico al suo ambiente.

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