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13 Maggio, 2014

L’imbarazzo dell’INVALSI davanti agli studenti con bisogni educativi speciali

by gabriella

L’imbarazzata precisazione dell’INVALSI sulle modalità di svolgimento delle prove per gli alunni con bisogni educativi speciali, in 7 pagine riesce a dire che i ragazzi con disabilità intellettiva, con limitazioni funzionali o con DSA, possono svolgere le prove con strumenti compensativi, purché non alterino la somministrazione del test al resto della classe. E’ esclusa la presenza dell’insegnante di sostegno (se assegnato) ed è possibile far svolgere le prove in un’altra stanza o in un’altra data.

Si sostiene, inoltre, che per ragioni legate alle peculiarità dei disturbi, le scuole, attraverso i Dirigenti scolastici, potranno decidere se esentare i ragazzi con bisogni educativi speciali dalle prove.

Per chi fosse curioso di leggersi la storia delle battaglie delle associazioni dei genitori con il SNV, si veda l’interessante ricognizione dell’AID del 9 maggio 2010. Balza evidente, in ogni caso, l’ipocrisia di chi non riesce a dichiarare che i test non hanno alcuna finalità educativa e che davanti alle necessità di standardizzazione, i ragazzi disabili o dislessici farebbero meglio a restarsene a casa.

 

Nota sullo svolgimento delle prove del SNV 2011‐2012 per gli allievi con bisogni educativi speciali

1. Premessa
A titolo di premessa generale, si precisa che la presente nota si riferisce solo ed esclusivamente alle prove del Servizio Nazionale di Valutazione (classe II e V scuola primaria, classe I scuola secondaria primo grado, classe II scuola secondaria secondo grado). Per la Prova nazionale prevista nell’ambito dell’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, invece, si rinvia a quanto previsto dalla normativa vigente.

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