Posts tagged ‘Charlie Hebdo’

16 Gennaio, 2015

#JeSuisCharlie. Il détournement di Bella Ciao

by gabriella

Ciò che ai miei occhi fa notizia della commemorazione di uno dei vignettisti del massacro di Parigi, non è tanto, come titola Repubblica, che a Parigi si canti Bella Ciao, ma che si rovesci integralmente il senso del canto partigiano, ciò che è indicativo dei cambiamenti che si sono fatti strada nelle coscienze dei francesi che si pretendono radicali per essere stati, un tempo, gauchistes.

Nel video seguente, il détournement di Christophe Aleveque mette in scena la grottesca identificazione dell’invasore nazista con l’immigrato islamista e canonizza la morte di Tignous, partigiano per la libertà, come esemplare della lotta per eccellenza contro l’oppressore. Ancora una volta, purtroppo, mi tocca non essere Charlie.

9 Gennaio, 2015

Charlie et Mohammed

by gabriella
charliehebdo

La critica del settimanle Le Point alle provocazioni antiislamiche di Charlie Hebdo (20 settembre 2012)

Impossibile non premettere ad una riflessione su Charlie Hebdo, la condivisione del lutto per il massacro compiuto in una città (per me) importante ed amata, oltre che la simpatia per un foglio che si definisce bête et méchant (stupido e cattivo). Ma, appena avuto il tempo di prendere contatto con gli amici, è già urgente prendere le distanze dalle troppe cose che non si possono condividere o non si possono sentire.

In primo luogo, un’ovvietà: anche se il fatto è atroce, non abbiamo a disposizione una lettura facile, chi la offre non aiuta a farsi un’idea delle ragioni o, più concretamente, impedisce che l’intelligenza delle stesse si faccia largo a dirci qualcosa. Perciò più che le manifestazioni scenografiche di cordoglio, le banalità del “siamo tutti francesi” e gli inviti a tenere “alte le penne”, direi che è meglio provare a ragionare sull’accaduto.

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Le Pen, la candidata che vi somiglia

Diventa piuttosto pericoloso, infatti, abbandonarsi all’emozione e lasciar parlare i professionisti del lucro elettorale e della facile esecrazione. Meglio scuotersi per tempo e riaprire qualche riflessione sul reincantamento religioso del mondo e sulle sue ragioni, sul senso e l’importanza della satira in società ogni giorno meno libere, e sul ruolo del giornalismo nella formazione del discorso pubblico in società complicate come quelle in cui viviamo.

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