Posts tagged ‘controllo sociale’

1 Settembre, 2018

Salvatore Palidda, Elementi di sociologia della devianza e mutamento sociale

by gabriella

carcereUno stralcio dei materiali di studio di Salvatore Palidda per il corso di Sociologia della devianza di Scienza della comunicazione dell’Università di Genova, a.a. 2015/16.

Indice

1. Che cos’è la devianza
2. Società, devianza, controllo sociale

2.1 L’utilità politica della devianza
2.2 Crimine, criminalità, criminologia

2.3.1 Il positivismo
2.3.2 Il funzionalismo

3. Etichettamento o stigmatizzazione

3.1 Il costruttivismo
3.2 L’anomia
3.3 La Scuola di Chicago
3.4 Le regole del disordine

4. Migrazioni e comportamenti anomici

4.1 Fra passato e presente

Bibliografia

 

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Questa prospettiva di studio si fonda su un’accezione della devianza che comprende non solo la trasgressione o violazione delle regole e delle norme socialmente condivise, ma anche tutto ciò che contribuisce alla produzione e alla riproduzione di essa come fenomeno insito nei mutamenti sociali.

Si propone quindi una prospettiva di interpretazione della devianza attraverso lo studio delle sue molteplici manifestazioni e delle numerose reazioni che queste suscitano in diversi momenti storici, in diversi contesti sociali e politici. Si potrà allora comprendere come ogni mutamento sociale è mutamento dell’ordine della società, ossia cambiamento del controllo sociale e del disciplinamento dei comportamenti collettivi e individuali e quindi cambiamento di ciò che si considera deviante.

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25 Luglio, 2013

Fabrice Olivier Dubosc, Panopticon

by gabriella

Una bella ricognizione sull’incremento universale del controllo biopolitico, dalle post-democrazie europeee alla pre-teocrazia turca. Al piano sanitario e mediatico osservato da Dubosc si potrebbe aggiungere, sul versante scolastico, la raccolta dati allegata ai quiz INVALSI e la documentazione che i consigli di classe si apprestano a produrre per i cosiddetti studenti BES (Bisogni Educativi Speciali).

imagesUna giovane coppia turca mi ha raccontato le strategie biopolitiche del governo di Erdogan, volte a favorire una maggiore compliance all’ethos maggioritario: i servizi sanitari (come altrove) dedicano una parte di tempo crescente alla raccolta e informatizzazione dei dati: il risultato è che le famiglie delle donne maggiorenni che restano incinte  al di fuori del matrimonio ricevono una lettera ‘informativa’ che attiva dinamiche familiari facilmente intuibili.

 Il mio medico di base si lamenta che la mole di procedure burocratiche al pc è aumentata molto anche da noi. In un bel numero di aut-aut dedicato alla diagnosi psichiatrica, Luciana Degano Kieser e Giovanna Gallo descrivono i nuovi usi della diagnosi nella ‘postdemocrazia’ tedesca. In Germania si calcola che il numero dei medici impiegati nel controlling è di circa il 20 per cento. Il 12 per cento dei giovani laureati in medicina non cura pazienti ma è impiegato in attività valutative e di controllo delle procedure.

Il controlling ha diverse sfaccettature  distribuite tra industrie farmaceutiche, assicurazioni e nuove istituzioni miste che si occupano di allocazione risorse, definizione dei ‘pacchetti-cura’ o controllo delle competenze e dei ruoli degli ‘erogatori di prestazioni’. I burocrati della medicina devono garantire la ‘razionalità’ dei processi che vengono affidati – come la diagnosi – non solo ai computer  ma alle strategie delle case farmaceutiche. Basti dire che nella Bassa Sassonia parte dell’assistenza psichiatrica extra-ospedaliera (un business che include fino a 13.000 persone con diagnosi di schizofrenia) è stato appaltato a una società interamente controllata dall’industria farmaceutica Jansenn-cilag del gruppo Usa Johnson & Johnson. Il progetto è legittimato dal controllo ‘scientifico’ di un partner tecnico che è pure affiliato alla stessa Jansenn .

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