Posts tagged ‘desublimazione repressiva’

13 Settembre, 2013

Massimo Recalcati, L’uomo senza inconscio

by gabriella

uomo senza inconscioL’introduzione e i primi due capitoli [I. Estinzione dell’inconscio? Una recente mutazione antropologica; II. Evaporazione del Padre e discorso del capitalista] de L’uomo senza inconscio. Figure della nuova clinica psicanalitica [Milano, Raffaello Cortina, 2010]. Con esercitazione in coda.

Introduzione

I. Estinzione dell’inconscio? 1.1 Il deserto cresce; 1.2 Il soggetto dell’inconscio; 1.3 Una mutazione antropologica: estinzione dell’inconscio; 1.4 Clinica del vuoto; 1.5 Il fondo psicotico della nuova psicopatologia; 1.6 Le identificazioni solide; 1.7 Il nuovo principio di prestazione.

II. Evaporazione del Padre e discorso del capitalista 2.1 Il discorso del capitalista come distruzione dei legami; 2.2 L’insoddisfazione come prodotto del discorso del capitalista; 2.3 Il narcinismo ipermoderno; 2.4 Evaporazione del Padre, universalismo e nuove segregazioni; 2.5 Cosa resta del padre; 2.6 L’epoca della precarietà e le patologie del legame; 2.7 Legami alla deriva; 2.8 Il rischio del legame.

 

Schema del testo esaminato

L'uomo senza inconscio

 

Introduzione

È un errore considerare il soggetto dell’inconscio come un dato di natura, o peggio come un’essenza sovrastorica immune dalle trasformazioni sociali. E un errore anche pensare che la sua esistenza sia garantita in quanto espressione ontologica della realtà umana. Di conseguenza è, a mio giudizio, un grave errore non contemplare la possibilità disastrosa che il soggetto dell’inconscio possa declinare, eclissarsi, persino estinguersi.

LacanAnche per questa ragione Jacques Lacan [1901-1981] ha sempre insistito sulla necessità di evitare di attribuire all’inconscio uno statuto ontologico mostrandone invece la valenza eminentemente etica o, come si esprime in apertura del Seminario XI, “preontologica” [J. Lacan, Il seminario, Libro XI]. Perché il soggetto dell’inconscio preservi la sua forma specifica di esistenza è necessario che la psicoanalisi installi la condizione della sua operatività. Non c’è soggetto possibile dell’inconscio se non attraverso l’esperienza della psicoanalisi. Per questa ragione Lacan poteva affermare, non senza un certo gusto per il paradosso, che lo psicoanalista è parte integrante del concetto di inconscio.

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4 Settembre, 2011

Slavoj Žižek, Saccheggiatori di tutto il mondo, unitevi

by gabriella

La ripetizione, secondo Hegel, svolge un ruolo storico fondamentale: una cosa che accade solo una volta può essere liquidata come un caso, un evento che avrebbe potuto essere evitato se la situazione fosse stata gestita diversamente; ma il suo ripetersi è sintomo di una dinamica storica più profonda. Quando Napoleone fu sconfitto a Lipsia, nel 1813, si pensò a un caso sfortunato; quando perse nuovamente a Waterloo fu chiaro che il suo tempo era finito. Lo stesso vale per la crisi finanziaria in corso. Nel settembre del 2008 fu presentata da alcuni come un’anomalia che poteva essere corretta con nuove regolamentazioni ecc.; ora che si susseguono i segnali di un nuovo tracollo finanziario è evidente che abbiamo a che fare con un fenomeno strutturale.

Continuano a dirci che stiamo attraversando una crisi del debito e che dobbiamo portare tutti insieme questo peso e tirare la cinghia. Tutti insieme con l’eccezione dei (molto) ricchi: l’idea di tassarli di più è un tabù. Se lo facessimo, si dice, i ricchi non sarebbero incentivati a investire, verrebbero creati meno posti di lavoro e tutti noi ne subiremmo le conseguenze. L’unica possibilità di salvezza in questi tempi difficili è che i poveri diventino più poveri e i ricchi più ricchi. Cosa resta da fare ai poveri? Cosa possono fare?

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