Posts tagged ‘dialogo dei Meli’

20 Novembre, 2023

I sofisti

by gabriella

Raffaello, I sofisti allontanati dal gruppo dei socratici [La scuola di Atene, 1509, particolare]

I sofisti furono i protagonisti dell’Illuminismo greco, critici di un sapere dogmatico su cui si fondava una precisa gerarchia sociale e attori della prima rivoluzione pedagogica.

Demonizzati da Platone e dagli antichi e rivalutati solo con il pensiero contemporaneo a partire da Hegel e Nietzsche, produssero l’insegnamento di Protagora di Abdera e Gorgia di Lentini.

 

Indice

1. I perché di una condanna e della rivalutazione contemporanea

1.1 Da sapiente a cavillatore in malafede
1.2 La rivalutazione otto-novecentesca della Sofistica

 

2. Le premesse storico-sociali della rivoluzione sofista

2.1 La filosofia della crisi dell’ordine aristocratico e della sua filosofia
2.2 Il contesto storico-politico
2.3 La rivoluzione pedagogica sofista: eccellenti si diventa
2.4 La sofistica di prima e seconda generazione

 

3. Protagora di Abdera

3.1 L’uomo «misura di tutte le cose»: desacralizzazione e relativizzazione della verità
3.2 «Intorno ad ogni cosa ci sono due discorsi (logoi) in contrasto tra loro»: la verità è relativa, ma può essere trovata

3.21 L’anonimo sofista dei Dissoi Logoi 

3.3 «Degli dèi non so né che sono né che non sono»

 

4. Gorgia di Lentini

4.1 Il Trattato Sul non essere o Della natura

4.1.1 Le conseguenze del dire che il non essere non è
4.1.2 Le conseguenze del dire che l’essere è perché non può essere mai negato

4.2 Non sappiamo nulla, perciò crediamo
4.3 L’Encomio di Elena

 

5. I sofisti e la religione
6. Legge di natura e legge umana: il dibattito sulla politica nei sofisti

 

read more »

14 Gennaio, 2019

Tucidide, Il dialogo dei meli: dissoi logoi e diritto del più forte

by gabriella

Tucidide (460 – 395 a.C.)

Nel 416, l’isola di Melo, neutrale anche se amica di Sparta, rifiutò di entrare a far parte della lega ateniese. Dopo un lungo assedio, gli ateniesi passarono per le armi tutti gli adulti maschi caduti nelle loro mani e resero schiavi i fanciulli e le donne, concludendo la guerra con l’occupazione militare dell’isola.

L’episodio, minore per rilevanza militare, riveste evidentemente un significato particolare per l’ateniese Tucidide che riferisce il drammatico colloquio tra i meli e gli emissari ateniesi presentando temi e forma argomentativa propri della sofistica [La guerra del Peloponneso, V, 85-114].

Gli ateniesi presentano la situazione con brutale franchezza: Atene ha interesse a sottomettere Melo, non a distruggerla. E’ meglio perciò che ognuno valuti con realismo la circostanza, perché non si parla di giustizia in una condizione di radicale diseguaglianza dei rapporti di forza.

I meli accettano a malincuore di lasciare il discorso sulla giustizia e di portarsi sul piano dell’utilità e consigliano gli ateniesi di rispettare la loro neutralità perché, in caso contrario, provocherebbero la riprovazione di tutti i greci e la ritorsione di Sparta, ma l’argomento non convince gli emissari che vedono l’ipotesi proposta dai meli come un’ammissione di debolezza da parte di Atene.

read more »


%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: