Posts tagged ‘leggi razziali’

31 Dicembre, 2014

Giuseppe Panissidi, Se questo è un credente. Albert Einstein a Princeton

by gabriella
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Albert Einstein (1879 – 1955)

E’ in corso la digitalizzazione dei Collected Papers of Albert Einstein che permette di riconsiderare il rapporto di Einstein con la religione. In questa prima parte del suo saggio, pubblicato su Micromega I, e II Giuseppe Panissidi illustra la visione dello scienziato e la sua critica radicale all’idea di un Dio personale.

“Professore, sento dire che lei è profondamente religioso”. “Vero. Cerchi e penetri con i limiti della nostra mente i segreti della natura e scoprirà che, dietro tutte le discernibili concatenazioni, rimane sempre qualcosa di sottile, di intangibile e inesplicabile. La venerazione per questa forza, al di là di ogni altra cosa che noi possiamo comprendere, è la mia religione. A questo titolo io sono religioso”.

Il sito web della Princeton University ha cominciato a pubblicare la corrispondenza e innumerevoli altri scritti di Albert Einstein, migliaia di testi e documenti originali. Dalle lettere ai giornali, al diario personale, fino ai messaggi disseminati dallo scienziato in luoghi improbabili, come, solo per fare un esempio, dentro le scatole da scarpe.

Una parte considerevole degli ‘storici’ “Collected Papers of Albert Einstein” è già stata trasferita nel nuovo archivio, risultato finale di un lungo processo di digitalizzazione di una quantità sterminata di documenti, mentre in precedenza si era fermi a circa 900. Il nuovo archivio digitale è da pochi giorni disponibile per la consultazione online, nell’originale tedesco e in parziale traduzione inglese. Il mese prossimo, si prevede la pubblicazione di un altro migliaio di documenti, ma, complessivamente, i documenti originali su cui si lavora alacremente sono circa 80mila.

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22 Novembre, 2013

Storia per immagini dei movimenti antisegregazionisti afroamericani

by gabriella

Rosa Parks

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Angela Davis

Il 1 dicembre 1955, mentre torna a casa dal lavoro in autobus, la rammendatrice Rosa Parks rifiuta di cedere il suo posto ad un bianco. Il suo arresto e il seguito processuale scatenano il boicottaggio dei lavoratori neri della compagnia di trasporti di Montgomery (Alabama) che – dopo 381 giorni di proteste e la pronuncia della Corte Suprema contro la segregazione – è costretta ad abolire la riserva dei posti ai bianchi: prima di allora, questi viaggiavano seduti sui posti anteriori, mentre i neri su quelli posteriori; tra i due spazi si trovava una sorta di terra di nessuno nella quale i neri potevano sedersi se non c’erano bianchi a pretenderli, ma che dovevano lasciare se richiesti: l’attivista per i diritti civili Rosa Parks si sedette su uno di questi.

 

Dissero che quel giorno non mi alzai perchè ero stanca – sostiene la Parks nella sua autobiografia – ma non è vero, ero invece stanca di cedere.

 

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