Posts tagged ‘ordoliberalismo’

29 Luglio, 2016

Lelio De Michelis, L’ordoliberalismo

by gabriella

merkel-draghi-ordoliberismoUno stralcio de L’ordoliberalismo 2.0, articolo molto utile per introdurre alla storia, ai protagonisti e ai concetti chiave di una filosofia economica originale, distinta (ma intrecciata) da quella neoliberale di Mises, Hayek e Friedman. De Michelis parte dalla lettura foucaultiana del liberalismo (Nascita della biopolitica, 1978), illustrando in modo convincente la natura pedagogica dell’ideologia ordoliberale e il funzionamento dei suoi meccanismi totalizzanti. Dal Rasoio di Occam.

 

Di ordoliberalismo si parla spesso anche se – più spesso ancora – si usa il termine generico di neoliberismo per definire le politiche economiche di questi ultimi trent’anni, dimenticando la stretta connessione e convergenza (al di là di alcune pur importanti differenze) tra queste due ideologie – tra queste due biopolitiche. Mario Monti si autodefinisce ordoliberale. Draghi lo ha detto di se stesso e della Bce («La costituzione monetaria della Banca centrale europea è saldamente ancorata ai principi dell’ordoliberalismo»). Renzi lo è con il JobsAct (e Hollande con la sua legge sul lavoro) e con la preferenza per il governo delle élite (anche se non lo è quando nega il decentramento del potere). Lo è ovviamente la Germania di ieri e soprattutto di oggi e quindi l’Europa dell’austerità, del pareggio di bilancio, delle riforme strutturali – che sono strutturali e strutturanti (funzionali) per l’espansione incessante del capitalismo, ma de-strutturanti per la società, la democrazia e per i diritti civili, politici e sociali.

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7 Dicembre, 2013

Pierre Dardot, Christian Laval, La razionalità neoliberale come forma di vita

by gabriella

operaie cinesi

E’ uscita per DeriveApprodi l’edizione italiana de La nuova ragione del mondo. Critica della razionalità neoliberista, testo che si prefigge di tratteggiare una «genealogia del presente», un tentativo di spiegare come le società contemporanee siano diventate ciò che sono. Per Dardot e Laval il neoliberismo non è solo un’ideologia o una politica economica: è innanzitutto una forma di vita, una nuova razionalità pervasiva che struttura l’identità individuale e i rapporti sociali, imponendo a tutti di vivere in un universo di competizione generalizzata, di concorrenza mercantile, di governamentalità diffusa. Le parole e le cose ha pubblicato alcune pagine del capitolo finale.

 

La fine della democrazia liberale

Quali sono gli aspetti fondamentali che caratterizzano la ragione neoliberista? Alla fine di questo studio, possiamo identificarne quattro.

Primo, al contrario di quello che affermano gli economisti classici, il mercato non è un dato naturale ma una realtà costruita, che come tale richiede l’intervento attivo dello Stato e la realizzazione di un sistema di diritto specifico. In questo senso, il discorso neoliberista non è direttamente connesso con un’ontologia dell’ordine commerciale. Perché lungi dal cercare la propria legittimazione in un certo «corso naturale delle cose», esso assume deliberatamente e apertamente il proprio carattere di «progetto costruttivista»[1].

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