Posts tagged ‘Pico della Mirandola’

11 Gennaio, 2024

L’indeterminatezza e la natura “culturale” dell’uomo

by gabriella
Pico

Sandro Botticelli, Ritratto di uomo con la medaglia di Cosimo il vecchio, 1474-75 – probabile ritratto di Pico

La lezione introduttiva del corso di antropologia, illustrativa dei concetti di indeterminatezza umana (neotenia), cultura, inculturazione.

Indice

1. L’animale indeterminato
2. La neotenia o infanzia cronica dell’uomo
3. L’importanza del gruppo d’appartenenza

 

[…] Prese pertanto l’uomo, fattura priva di un’immagine precisa e, postolo in mezzo al mondo, così parlò «Adamo, non ti diedi una stabile dimora, né un’immagine propria, né alcuna peculiare prerogativa, perché tu devi avere e possedere secondo il tuo voto e la tua volontà quella dimora, quell’immagine, quella prerogativa che avrai scelto da te stesso.

Una volta definita la natura alle restanti cose, sarà pure contenuta entro prescritte leggi. Ma tu senz’essere costretto da nessuna limitazione, potrai determinarla da te medesimo, secondo quell’arbitrio che ho posto nelle tue mani. Ti ho collocato al centro del mondo perché potessi così contemplare più comodamente tutto quanto è nel mondo.

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3 Maggio, 2022

1. Adriano Prosperi, Rinascimento e Umanesimo

by gabriella
Antonello da Messina - Condottiero (Louvre)

Antonello da Messina, Condottiero 1475

Introduzione a Umanesimo e Rinascimento attraverso il capitolo L’Umanesimo, la stampa, le nuove geografie mentali della Storia moderna e contemporanea (Torino, Einaudi, 2000, I, pp. 102-120) [titoli dei paragrafi miei].

Indice

1. Una cultura nuova in un’età di cambiamenti
2. I concetti storici di Umanesimo e Rinascimento
3. Una rivoluzione silenziosa: ill libro a stampa
4. La cultura del libro e la nuova posizione dell’intellettuale laico: Valla ed Erasmo da Rotterdam
5. La moda e l’imitazione dell’antico
6. Libri antichi e scienza moderna

 

1. Una cultura nuova in un’età di cambiamenti

Lo spirito di avventura, la fiducia nelle proprie forze, la curiosità e l’apertura intellettuale che si percepiscono nelle relazioni dei viaggiatori e dei conquistatori europei ci parlano di una cultura nuova, ottimista, fiduciosa nella leggibilità del mondo e nel valore delle azioni umane.

Né la cupa minaccia delle epidemie di peste né il pericolo imminente dell’avanzata turca sembrano capaci di alterare questa disposizione generale del modo di pensare.

Per indicare il valore umano, l’italiano dell’epoca usava il termine «virtù» (latino virtus) e lo immaginava in perenne e contrastato legame con la cieca sorte, il caso, indicati anche qui dal termine latino «fortuna».

Da Dante a Machiavelli, la «virtù» umana individuale è una grande protagonista dei pensieri di questa cultura. Già l’Ulisse dantesco richiamava ai suoi compagni un’idea alta della natura umana:

Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza.

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