Posts tagged ‘profezia che si autoavvera’

9 Novembre, 2023

Alessandro dal Lago, Qualcuno da odiare

by gabriella
treviso

La protesta di Treviso contro gli stranieri

L’allarme sociale scatenato dalla sistemazione dei migranti in quartieri periferici a Treviso e Roma, alcuni mesi fa, perpetua la logica della paura a cui siamo familiarizzati dagli anni ’90. In questo frammento di Non persone. L’esclusione dei migranti in una società globale [Milano, Feltrinelli, 1999, pp. 72-75], Alessandro Dal Lago spiega il ruolo della stampa nella costruzione di un senso comune ostile e il meccanismo tautologico attraverso cui si costruisce la paura dello straniero.

Il sociologo non può disinteressarsi dell’ideologia razziale semplicemente
perché dal punto di vista scientifico è una scempiaggine: molte situazioni
sociali sono efficientemente controllate dalle definizioni di imbecilli.

P. Berger, Invito alla sociologia (trad.it) 1967

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17 Ottobre, 2022

La comunicazione

by gabriella

Comunicazione verbale e paraverbale

I canali della comunicazione, la comunicazione verbale, non verbale, paraverbale, le discrepanze comunicative e gli assiomi di Watzlawick, Beavin e Jackson.

Indice

1. I canali della comunicazione

1.1 Il non verbale

 

2. Le discrepanze comunicative
3. Gli studi della scuola di Palo Alto

3.1 Relazione e contesto
3.2 La prospettiva sistemico-relazionale
3.2 Scambi di informazioni
3.4 I bersagli polemici della scuola di Palo Alto

 

4. Gli assiomi della comunicazione

4.1 È impossibile non comunicare
4.2 Metacomunicazione
4.3 Punteggiatura
4.4 Comunichiamo sia con il modulo numerico che con il modulo analogico
4.5 Tutti gli scambi comunicativi sono simmetrici o complementari

 

5. Il paradosso pragmatico e il double bind

 

6. La prossemica

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22 Agosto, 2012

Alain Garrigou, La produzione delle convinzioni politiche

by gabriella

Questo articolo di Alain Garrigou sulla formazione delle credenze e convinzioni politiche è uscito su Le Monde Diplomatique il 27 marzo 2012 (traduzione dal francese di José F. Padova). L’autore vi propone una riflessione sugli esiti “produttori di realtà” del Teorema di Thomas e sulle loro dinamiche da “legge di potenza”, per effetto delle quali persone e fenomeni percepiti come vincenti vincono effettivamente le competizioni.

Il teorema di Thomas [William I. Thomas, 1863-1947] ha quella semplicità sconcertante che rischia di lasciarci dubbiosi e increduli:
«Quando le persone considerano certe situazioni come reali, esse sono reali nelle loro conseguenze» (1).

Per metterne in luce la portata il sociologo Robert K. Merton evocava la disavventura della Last National Bank quando il suo direttore Cartwright Millingville, reso curioso da un’atmosfera inconsueta [regnante in banca], scopriva che i suoi clienti, messi in allarme dalle voci di una sua insolvenza, avevano appena ritirato i loro averi, provocando così il fallimento della banca stessa (2). Detto con altre parole, non era l’insolvenza che provocava il fallimento, ma erano le voci che creavano l’insolvenza. La crisi del 1929 offriva l’immagine di un effetto di credenza mediante la profezia auto-avverantesi. Quello della finanza è, più di qualunque altro settore, il brodo di coltura di questi fenomeni, come una volta di più l’ha dimostrato la crisi dell’autunno 2008.

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