Posts tagged ‘sogno’

11 Ottobre, 2023

La psicanalisi

by gabriella

Testo della lezione sulla psicanalisi pensato per una terza liceo di Scienze umane.

Indice

1. L’intervista alla BBC alla fine della vita di Freud
2. La psicanalisi
3. Le origini della teoria
4. La dialettica coscienza-inconscio
5. L’interpretazione dei sogni

5.1 La censura onirica
5.2 Il lavoro onirico

 

6. Le rappresentazioni psicoanalitiche della mente

6.1 La prima topica: inconscio, preconscio, coscienza
6.2 La seconda topica: Io, Es, SuperIo

 

7. Le fasi dello sviluppo psicosessuale: la crisi edipica, la formazione dell’Io e dell’identità di genere

7.1 La fase orale
7.2 La fase anale
7.3 La fase fallica
7.4 La fase genitale

 

8. I meccanismi di difesa

8.1 La sublimazione
8.2 La rimozione
8.3 La proiezione
8.4 Le formazioni reattive
8.5 La razionalizzazione

 

9. Psicologia e antropologia in Totem e tabù
10. Gli ultimi anni di Freud

read more »

28 Settembre, 2023

Sigmund Freud, Cinque conferenze sulla psicanalisi

by gabriella
Clark University

Clark University – Boston

Tra il 6 e il 10 settembre 1909,  Freud tenne le cinque seguenti conferenze sulla psicoanalisi alla Clark University di Worcester (Boston).

 

Prima conferenza

Signore e signori, è per me un’esperienza nuova, direi quasi imbarazzante, tenere una conferenza davanti a un pubblico di studiosi del Nuovo Mondo. Credo di dovere tale onore al fatto che il mio nome è associato al tema della psicoanalisi e, di conseguenza, è della psicoanalisi che vi parlerò.

Cercherò, dunque, di darvi in forma succinta un panorama storico delle origini e dei successivi sviluppi di questo nuovo metodo di ricerca e di cura. Posto che sia un merito l’aver creato la psicoanalisi, questo merito non è mio. Io ero solo uno studente, tutto preso a superare gli ultimi esami, quando un altro medico viennese, il dottor Joseph Breuer (1), applicò per la prima volta questo metodo al caso di una ragazza isterica (1880-1882). Dobbiamo perciò occuparci subito della storia e del trattamento di detto caso, che troverete descritto in dettaglio in Studi sull’isteria, che Breuer e io pubblicammo in un secondo tempo (2).

Josef-Breuer

Joseph Breuer (1842 – 1925)

Ma consentitemi prima un’osservazione. Ho notato con grande soddisfazione che la maggior parte degli ascoltatori non appartiene alla classe medica. Non preoccupatevi: per seguire la mia esposizione non occorre una preparazione medica specifica.

read more »

20 Ottobre, 2017

Il sogno di Jung. La definizione di inconscio collettivo e il distacco da Freud

by gabriella

JungUn sogno introdusse Jung alla definizione della nozione di inconscio collettivo. Avvenne nel momento del distacco da Freud, quando ancora forte era la sua influenza e imminente il distacco. Emerge nel racconto l’idea, già freudiana, che l’attività dell’analista sia simile a quella dell’archeologo: uno scavo e una ricerca tra strati e sedimenti depositati nel tempo; un tempo che per Freud si limitava alla sfera individuale, mentre per Jung abbraccia la storia dell’umanità. Tratto da Ricordi, sogni e riflessioni di Carl Gustav Jung, Milano, BUR, 1992, p. 200-204.

L’anno 1909 fu decisivo per i nostri rapporti. […] Consideravo Freud una personalità più anziana, più esperta e matura, e mi sentivo come un figlio suo. Ma poi capitò qualcosa che inferse un duro colpo alla nostra amicizia. Freud ebbe un sogno, che implicava problemi che non mi sento autorizzato a riferire. Lo interpretai come me­glio potevo, ma aggiunsi che si sarebbe potuto dire molto di più se mi avesse fornito alcuni particolari sulla sua vita privata. A queste parole Freud mi guardò sorpreso, con uno sguardo carico di sospetto, poi disse:

Sigmund Freud«Non posso mettere a repentaglio la mia autorità!»

La perse in quel momento. Quella frase si impresse come un marchio in­delebile nella mia memoria, e in essa vi era già un prean­nuncio della fine della nostra amicizia. Così, Freud po­neva l’autorità personale al di sopra della verità!

Come ho già detto, Freud, o era incapace di interpre­tare i sogni che avevo, o li interpretava solo parzialmente. Erano sogni di contenuto collettivo, con una quantità di materiale simbolico. Uno per me fu particolarmente importante, perché per la prima volta mi indusse al concetto di «inconscio collettivo», e pertanto rappresentò una spe­cie di preludio al mio libro Wandlungen und Symbole der Libido.

Ero in una casa sconosciuta a due piani. Era “la mia casa”. Mi trovavo al piano superiore, dove c’era una specie di salotto ammobiliato con bei mobili antichi di stile rococò. Alle pareti erano appesi antichi quadri di valore. Mi sorprendevo che questa dovesse essere la mia casa, e pensavo: “Non è male!” Ma allora mi veniva in mente di non sapere che aspetto avesse il piano inferiore. Scendevo le scale, e raggiungevo il piano terreno.

Tutto era molto più antico, e capivo che questa parte della casa doveva risalire circa al XV o al XVI secolo. L’arredamento era medioevale, e i pavimenti erano di mattoni rossi. Tutto era piuttosto buio. Andavo da una stanza all’altra, pensando: “Ora veramente devo esplorare tutta la casa!” Giungevo dinanzi ad una pesante porta, e l’aprivo: scoprivo una scala di pietra che conduceva in cantina. Scendevo, e mi trovavo in una stanza con un bel soffitto a volta, eccezionalmente antica.

read more »

28 Settembre, 2016

Sigmund Freud, Il sogno dell’iniezione di Irma

by gabriella
freud-1890

Freud nel 1890

L’autoanalisi di un sogno condotta da Freud ne L’interpretazione dei sogni (1900) è la prima applicazione della psicanalisi alla decifrazione del suo significato (il sogno è la soddisfazione allucinatoria di un desiderio) e della sua articolazione in contenuto latente e contenuto manifesto realizzata dal lavoro onirico.

Premessa

Durante l’estate del 1895 avevo curato con la psicoanalisi una gio­vane signora che era in rapporti di amicizia con me e la mia famiglia. Si può prontamente comprendere come una relazione mista di questo genere possa essere fonte di molti turbamenti per un medico e in par­ticolare per uno psicoterapeuta. Mentre l’interesse personale del me­dico è grande, la sua autorità è minore; qualsiasi fallimento sarebbe una minaccia per l’antica amicizia con la famiglia del paziente. Que­sta cura era finita con un successo parziale; la paziente era guarita della sua angoscia isterica, ma non aveva perso tutti i sintomi somati­ci del processo isterico, così le proposi una soluzione che sembrava non voler accettare. Mentre eravamo così in disaccordo, avevamo interrotto la cura per le vacanze estive. Un giorno venne a trovarmi un collega più giovane, uno dei miei più cari amici, che era stato con la mia paziente, Irma, e la sua famiglia nel luogo dove villeggiavano.

read more »


%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: