Wagner

by gabriella

Wagner

Le puntate di Tutto Wagner di Stefano Catucci, [marzo-giugno 2013], dedicate a Richard Wagner da radiorai3 nel bicentenario della nascita e il sito dedicato alla sua musica perché, come ha osservato Catucci chiudendo le sue lezioni, «non possiamo non dirci wagneriani».

Rienzi

[Rienzi, der Letze der Tribunen]

La terza opera di Richard Wagner [1813-1883] è ispirata alla vicenda storica di Cola di Rienzo, il tribuno del popolo che nel ‘300 tentò di restaurare la repubblica romana. Rappresentata a Dresda nel 1842, col suo stile grand opéra fu un trionfo per il giovane compositore ancora sconosciuto.

La bellissima Ouverture diretta da Ion Marin

L’olandese volante

[Der fliegende Holländer]

Overture

Opera nata nel pericolo del naufragio (1839) è ripresa dalla leggenda di un capitano condannato a navigare fino al giorno del giudizio e del vascello fantasma.

I maestri cantori

[Die Meistersinger von Nürnberg1]

Il libretto di ispira alla corporazione dei Meistersinger di Norimberga, nel XVI secolo libero comune imperiale e fiorente centro del Rinascimento nordeuropeo. I maestri cantori erano poeti e musicisti “dilettanti”, provenienti  soprattutto dai ceti artigiani e popolari che svilupparono una serie di regole proprie di composizione e di esecuzione, che Wagner studiò dettagliatamente. Il poeta-ciabattino Hans Sachs, uno dei protagonisti principali, è un personaggio storico realmente esistito: Hans Sachs (1494-1576) fu il più famoso dei maestri cantori e una delle figure più amate della letteratura tedesca delle origini.

[Die Meistersinger von Nürnberg2]

 

L’anello del Nibelungo

Con quest’opera, Wagner intendeva offrire alla sua epoca un ritratto, un’immagine critica della condizione umana; si può dire che è la prima riflessione musicale sul destino dell’individuo, della giustizia e dei sentimenti al tempo della modernità industriale, al tempo del capitale.

L’anello del Nibelungo è una sorta di cosmogonia dell’uomo moderno, una denuncia della natura del potere, della natura disumana del potere, che poi paradossalmente è stata trasformata nel suo contrario, nell’uso politico che ne è stato fatto, come una sorta di celebrazione del potere e addirittura della “natura tedesca” del potere, quanto di più contrario Wagner aveva attribuito al suo scavo nel mondo della mitologia medievale. Wagner aveva cercato di far vedere come l’elemento umano fondamentale che è quello dell’amore sia essenzialmente estraneo alla dimensione del potere e come l’idea del potere sia qualcosa che nasce nel mondo dei gli dèi mel momento in cui questi rifiutano di essere dei protettori della natura.

Nel prologo della tetralogia [L’oro del Reno, la Valchiria, Sigfrido, il Crepuscolo degli dèi] si presentano gli dèi.

 

L’oro del Reno [Introduzione al Ring]

 

L’ingresso degli dèi nel Valhalla

[Das Rheingold ]

1. L’oro del Reno – prologo

2. La Valchiria – prima giornata [Die Walküre 1 e 2 atto]

Il racconto della Valchiria fatto da Angelo Folletto su Wikiradio.

Nella prima giornata, dominata dalle figure di Sigmund, Sieglinde e Brünhilde, compaiono gli uomini: vittime, ma in grado anche di ribellarsi. Wagner vi sviluppa l’idea che l’uomo libero mette al centro della sua vita l’amore e la libertà, contro il servo (degli dèi) che ha come occupazione principlae il rispetto della proprietà e il senso delle istituzioni morali e familiari. Sigmund è uomo libero che di fronte al volere di Wotan deciderà di affrontare la morte invece che seguire il dio, che è anche suo padre, nel Walhalla ma senza la sua Sieglinde. Hunding invece è servo, knecht, come sono servi degli dei anche tutti gli eroi che le valchierie scelgono sul campo di battalia perché dopo morti entrino a fare parte delle schiere celesti.  Hunding è servo perchè non interroga l’origine dei patti sociali, non li mette in discussione, ma chiede che siano tutelate le leggi del matrimonio, fa appello ai loro garanti che sono gli dèi, in particolare Frikka, pensa all’onore da vendicare, alla stirpe, alle istituzioni, insomma, guarda le cose non da uomo libero, ma da cane (l’etimologia di Hunding richiama il cane).

Preludio del 1° atto

La cavalcata delle Valchirie

[DieWalküre 3 e 4 atto]

Wagner aveva pensato a un festival gratuito a Bayreuth, popolare, si era trovato però nel punto di intreccio di una intricata vicenda storica, politica e diplomatica, non si era tirato indietro, non aveva scelto di isolarsi come aveva fatto negli anni di esilio, ma aveva offerto alla Germania un racconto sommamente ambiguo: la cronaca di una ribellione era diventata nel frattempo il diario di una volontà pessimista, decadente, nutrita non più tanto di Feuerbach, ma di Schopenhauer e la sua volontà di risalire all’origine dei patti su cui si fonda l’istituzione della società per denunciarne la violenza come aveva voluto fare Nietzsche si era trasformata in una specie di conformismo. La denuncia del potere nel contesto di Bayreuth, di quello che Bayreuth significava per la Germania, si trasformava invece in un inno al potere e questa ambiguità era destinata a pesare così tanto sul futuro della ricezione wagneriana da manifestarsi già nelle prime uscite pubbliche di quelle opere. L’anello del Nibelungo aveva il suo destino che non era esattamente quello che Wagner aveva pensato all’inizio.

3. Sigfrido – seconda giornata

[Siegfried1]

Siegfried2]

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4. Il crepuscolo degli dèi – terza giornata

[Götterdammerung1]

[Götterdammerung2]

La marcia funebre di Sigfrido

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Parsifal

[Parsifal1]

[Parsifal2]

 

Tannhäuser – Overture

 

Lohengrin – Overture

Preludio Atto I

Preludio Atto III

 

Marcia nuziale

 

Tristano e Isotta (Tristan und Isolde)

 

Bayreuth 2013

Tra la fine di luglio e i primi di agosto si è tenuta la 102esima edizione del Festival di Bayreuth. In occasione del concerto d’apertura, dedicato al Vascello fantasma, il regista Jan Philipp Gloger si è permesso merkel rautedi sfottere Angela Merkel, seduta in tribuna, facendo sfilare i cantanti con le mani disposte a rombo – il famoso ‘Merkel-Raute’ – a raffigurare la politica tra banchieri e manager

nella sterile posa delle mani giunte, simbolo distintivo di una élite allineata e senza nome.

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