1. La leggenda fondativa di Perugia

by gabriella

Una introduzione visiva alla storia, all’arte e alle leggende intorno alle origini della città di Perugia.

Si bene prospicicias, mira videre potes
Se osservi attentamente, puoi vedere cose meravigliose

 

Indice
1.
Perugia dall’alto. ≠MiraViderePotes
2. L’origine del nome
3. La leggenda fondativa

3.1 Le origini mitiche attribuite agli Achei, agli Umbri, ai Lidi
3.2 La leggenda del fondatore troiano Euliste
3.3 La leggenda della ricostruzione, dopo Totila, dei re di Persia e Russia
3.4 La revisione fiorentina della leggenda fondativa

 

 

2. L’origine etrusca del nome Perugia

L’iscrizione Augusta Perusia risale al 40 a.C. quando la città etrusca fu sconfitta, data alle fiamme, poi restaurata da Ottaviano Augusto

Secondo i linguisti, il nome di Perugia, città capoluogo di una regione bagnata dal fiume Tevere – alla cui destra (verso la Toscana e il Lazio) si insediarono Etruschi, mentre la riva sinistra (in direzione di Marche e Romagna) era abitata dagli Umbri -, viene dall’etrusco Persia (da leggere “perscia”), termine col significato etnico-genitivo di “figlio di una Persi”.

Il termine Persia (perscia) sarebbe poi passato nell’Umbro Persiai (perscie), quindi nel latino Perusia.

 

 

3. La leggenda fondativa

Etruschi

L’origine di Perugia, come quella di molte altre città italiane, si perde nella leggenda.

Capire queste narrazioni è importante perché, sebbene non si tratti di fonti storiche, si intreccia con esse e, soprattutto, espone il racconto di sé dei popoli antichi, permettendoci di comprendere la costruzione della loro identità.

 

3.1 Le origini mitiche attribuite agli Achei, agli Umbri, ai Lidi

Perugia è stata una città importante della dodecapoli etrusca e poi, successivamente, nel Medioevo.

Gli Achei, o akaiòi, che secondo Omero combatterono davanti a Troia

Non meno ambiziosa è, quindi, l’attribuzione delle sue origini a popoli nobili e antichissimi come gli Achei (Giustino, II sec.), i Lidi (Erodoto, V a.C.) o, gli Umbri della tribù appenninica dei Sarsinati (Servio, fine IV secolo).

Secondo Erodoto e gli scrittori classici in generale, gli Etruschi provenivano dalla Lidia, una tradizione che portò alla credenza che Perugia stessa fosse stata costruita dai Lidi.

Ed è su questa supposizione che si fondarono le leggende più antiche sull’origine della città

Così, ci viene detto che, quando i Lidi arrivarono in Umbria e ancora dubitavano di dove stabilirsi

videro due colombe, una delle quali portava nel becco una spiga di grano, e l’altra un ramo carico di olive; mentre dopo di loro seguiva un grande cinghiale selvatico, che portava tra le zanne un grappolo d’uva.

Arco etrusco (IV a.C.) è una delle 7 porte delle mura etrusche

Questa visione fu accettata dai migranti come un felice presagio e come un segno che qui, più che altrove, c’era grande abbondanza di grano, vino e olio. 

Perciò non andarono oltre, ma rimasero in quel luogo, e diedero a Perugia la sua origine, il suo nome e il suo soprannome.

L’allusione è, ovviamente, al titolo di Augusta, che fu adottato dalla città come “soprannome” quando fu colonizzata da Ottavio Cesare.

I Perugini, tuttavia, preferirono cercare un’origine più antica e onorevole per la loro città.

 

3.2 La leggenda del fondatore troiano Euliste

Giovanni e Nicolo Pisano, Euliste (particolare della Fontana Maggiore)

Durante il Medioevo, quando ogni popolo riteneva di discendere da antenati che erano stati presenti all’assedio di Troia, la tradizione classica dell’origine lidia della città fu dimenticata e Perugia scoprì un fondatore troiano (a volte confuso con Ulisse), Heuliste Pervsine conditor urbis, la cui effigie è ancora visibile sulla cisterna superiore della Fontana Maggiore.

Per questo, la più antica cronaca del Comune, scritta in versi latini da Bonifazio da Verona nel 1293, porta il titolo Eulistea.

Per-Orsa

Secondo questa leggenda, il nome della città derivava da un’orsa in cui Euliste si imbatté sul Colle Landone, dove oggi sorge il palazzo comunale.

Proveniente da Monte Malbe, l’eroe troiano avrebbe incontrato due orsi in amore, avrebbe ucciso il maschio e si sarebbe poi battuto furiosamente con l’orsa alla quale, poi avrebbe dedicato la città: Perorsa (Per-Orsa), Peroscia, Perugia. 

 

3.2 La leggenda della ricostruzione dopo Totila dei re di Persia e Russia

Benedetto Bonfigli, Presa di Perugia da parte di Totila e decapitazione di Sant’Ercolano, seconda metà XV sec., Galleria Nazionale dell’Umbria

Una seconda leggenda attribuisce l’origine del nome non alla sua fondazione, ma alla sua ricostruzione nel sesto secolo quando, dopo la distruzione di Perugia da parte di Totila, l’imperatore Giustiniano che aveva sottomesso alcuni principi barbari, ordinò loro di ricostruire Perugia, Gubbio e altre città

I re che ricostruirono Perugia erano appunto il Re di Persia e il Re di Russia, perciò il nome della città, che prima era Tyberia, fu cambiato in Perugia, dalla crasi dei nomi dei due re, cioè Perugia, che significa Persia e Russia.

 

 

3.3 La revisione fiorentina della leggenda fondativa

Nel frattempo, i Fiorentini, consapevoli della relativa modernità della propria città, erano impegnati a inventare una serie di false storie che potessero ridurre i loro vicini al loro stesso livello.

Così, Siena e Perugia, temute dai fiorentini per la loro importanza, furono oggetto di una revisione della leggenda fondativa che attribuì al console romano Perus, di ritorno da una campagna in Germania, la fondazione della città.

Comunque, o il re di Persia o il console Perus, secondo il mito più tardo, costruirono la città sul colle Landone (Iani domus), da cui la terminazione “giano” (Giano) che ricorre frequentemente nei nomi dei paesi circostanti, come Marsciano (Margiano), Torgiano, Migiana, Chiugiana, Corgiano (Corciano), Val di Giano, ecc., mentre la regione dell’Umbria, secondo l’erudito francescano del ‘600 Felice Ciatti, fu così chiamata, perché i suoi primi abitanti furono i superstiti delle piogge, imbres, umbroi in greco, del Diluvio Universale

E’ sempre Ciatti a citare la sopravvivenza di queste leggende nelle parole di Sisto V che rivolgendosi ai perugini durante la Quaresima del 1553, osservò:  

Non c’è da meravigliarsi se, oggi, voi Perugini possedete la giustizia degli Armeni, la saggezza dei Greci, la prosperità di Augusto e la santità di Noè, perché discendete da tutti loro.

 

Fonti

Bollettino di Archeologia online
William Heywood, A History of Perugia, Cornell University, 1911

 

 

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