Archive for 12 Agosto, 2011

12 Agosto, 2011

Guy Debord, La società dello spettacolo

by gabriella

Un estratto del film del 1973 ispirato a La società dello spettacolo (La société du spectacle, 1967), La Prefazione scritta da Debord per la quarta edizione italiana e il primo capitolo.

Nel video, che ho sottotitolato in italiano, Debord illustra le caratteristiche dello spettacolare diffuso e concentrato, concludendo con importanti osservazioni sul senso delle mode e sul turismo.

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=7b5tfDLnRgE]

Nella Prefazione che Debord ha scritto per la quarta edizione italiana de La società dello spettacolo (1979) e nel primo capitolo sono contenuti i concetti fondamentali dell’opera (seguono entrambi). Anticipo la frase con cui Debord chiude la Prefazione: “I giorni di questa società sono contati; le sue ragioni e i suoi meriti sono stati pesati e trovati leggeri; i suoi abitanti si sono divisi in due partiti, uno dei quali vuole che essa scompaia”.

Traduzioni di questo libro, pubblicato a Parigi verso la fine del 1967, sono già apparse in una decina di paesi; e spesso diverse ne sono state prodotte nella stessa lingua, da editori in concorrenza; e quasi sempre sono cattive traduzioni. Le prime sono state dappertutto infedeli e scorrette, tranne che in Portogallo e, forse, in Danimarca. Le traduzioni pubblicate in olandese e in tedesco sono buone a partire dal secondo tentativo, per quanto l’editore tedesco abbia trascurato, in questo secondo caso, di correggere una mole di errori di stampa. In inglese e in spagnolo, bisogna aspettare la terza edizione per sapere cosa ho scritto.

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12 Agosto, 2011

Paolo Veronese, La cena di San Gregorio Magno

by gabriella

Paolo_veronese,_cena_di_s._gregorio_magno

Nui pittori si pigliamo licenzia che si pigliano i poeti e i matti

Paolo Veronese, 1573

Dopo averla vista al Santuario di Monte Berico a Vicenza, con una classe, nell’aprile 2010, sono andata a cercare qualche riferimento su quest’opera che raffigura un’ultima cena nella quale i temi religiosi sono declinati secondo la sensibilità cinquecentesca: Gesù ascolta con deferenza i discorsi del saggio cardinale, il contesto è quello di una corte in cui i nobili elargiscono elemosina ai poveri ecc. Ecco cosa ho scoperto:

Paolo Veronese fu processato dall’Inquisizione per certe eccessive licenze nella rappresentazione degli eventi sacri. Al centro della disquisizione, la vastissima e spettacolare tela raffigurante la Cena in casa di Levi (immagine sottostante), nella quale si vedono gli avvenimenti sacri trasferiti audacemente in un’ambientazione contemporanea, cioè cinquecentesca, sia dal punto di vista architettonico che da quello degli abiti dei protagonisti.

Paolo Veronese, Cena a casa di Levi, 1573

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12 Agosto, 2011

Benjamin Pantier, La solitudine e l’amore di un cane. Mrs. Benjamin Pantier, l’odio coniugale, Trainor il farmacista e l’alchimia matrimoniale

by gabriella

Dall’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters, accessibile in rete in lingua originale e in italiano.

Benjamin PantierAntologia di Spoon RiverGiacciono insieme in questa tomba
Benjamin Pantier, procuratore legale, e Nig
il suo cane, compagno fedele, conforto e amico.

Lungo la strada grigia, amici, bambini, uomini e donne
uscendo a uno a uno dalla vita
finirono con il lasciarmi solo
con Nig come compagno, anche nel letto, e quando
bevevo.

All’alba della vita avevo delle aspirazioni e vidi la gloria.
A quel punto lei, che mi sopravvive, catturò l’anima mia
con una tagliola che mi fece sanguinare a morte,
tanto che io, che avevo una volontà di ferro,
mi sentii schiantato, indifferente,
e ho cominciato a vivere con Nig
nel retro di uno squallido ufficio.

Sotto il mio osso mascellare
È accoccolato l’osso del naso di Nig –
La nostra storia si è perduta nel silenzio.
Continua a girare, tu, pazzo mondo.

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12 Agosto, 2011

Noam Chomsky sulla fabbrica del consenso e il mito dei media liberi

by gabriella

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=B6aYBc7UxEg&feature=related]

http://it.wikipedia.org/wiki/Modello_di_propaganda

12 Agosto, 2011

Roland Barthes, Mythologies. Come si legge l’immagine

by gabriella

Paris MatchRoland Barthes è stato uno dei padri della semiologia e il primo ad insegnarci a leggere le immagini. Classiche le sue analisi della pubblicità della pasta Panzani‎ e della copertina di Paris-Match.

«… je suis chez le coiffeur, on me tend un numéro de Paris-Match. Sur la couverture, un jeune nègre vêtu d’un uniforme français fait le salut militaire, les yeux levés, fixés sans doute sur un pli du drapeau tricolore. Cela, c’est le sens de l’image. Mais naïfs ou pas, je vois bien ce qu’elle me signifie: que la France est un grand Empire, que tous ses fils, sans distinction de couleur, servent fidèlement sous son drapeau, et qu’il n’est de meilleure réponse aux détracteurs d’un colonialisme prétendu, que le zèle de ce noir à servir ses prétendus oppresseurs». (Barthes, Mithologies, 1970 p. 201)

Dal barbiere mi tendono un numero di Paris Match. Sulla copertina un giovane nero in uniforme francese fa il saluto militare, gli occhi alzati, fissi probabilmente sulla piega di una bandiera tricolore. Questo è il senso dell’immagine. Ingenua o no, so bene cosa significa: che la Francia è un grande impero, che tutti i suoi figli, senza distinzione di colore, servono fedelmente sotto la sua bandiera e che non c’è miglior risposta ai critici del nostro preteso colonialismo che lo zelo di questo nero nel servire i suoi presunti oppressori [Miti d’oggi, Einaudi, p. 198].

Sull’analisi semiotica della pasta Panzani riporto il buon saggio di Gianfranco Marrone, Panzani e Camay. Due testi esemplari nell’analisi della pubblicità.

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12 Agosto, 2011

Waiting for Superman, la deriva della scuola americana

by gabriella

E’ già un caso la pellicola diretta da Guggenheim sul sistema educativo Usa. Al centro, l’implacabile e assurda lotteria per accedere all’istruzione di qualità. Solo gli straricchi possono permettersi buone scuole. Un atto d’accusa contro elementari, medie e licei, agli ultimi posti nelle classifiche dei paesi industrializzati

di FEDERICO RAMPINI

NEW YORK “Papà, la lotteria non è quella cosa dove non vince quasi nessuno?” Daisy ha 12 anni, vive a Los Angeles, la sua domanda è angosciosa. Una bambina non può capire che l’iscrizione a scuola è una vera lotteria dove quasi tutti perdono.

Perde anche lei, alla fine. La scena dell’estrazione a sorte, l’assurda lotteria della speranza, apre e chiude il documentario Waiting for Superman. Un film-verità sulla débâcle del sistema scolastico nella nazione più ricca del pianeta. Un terribile atto d’accusa che sta lacerando l’America: elogiato da Barack Obama in tv, criticato da molti commentatori liberal, compreso il New York Times.
Lo ha realizzato Davis Guggenheim, il regista di Una scomoda verità che nel 2006 costrinse l’America a interrogarsi sul cambiamento climatico, vinse due Oscar, valse il Nobel ad Al Gore. Ha fatto centro un’altra volta: il Washington Post prevede che “questo film avrà un impatto almeno eguale al documentario sull’ambiente, a pochi giorni dalla sua uscita sugli schermi è già chiaro che sarà al centro del dibattito nazionale almeno per due anni”.

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