Archive for Ottobre, 2011

11 Ottobre, 2011

Facebook, “amori grammaticalmente scorretti”

by gabriella

Vivere è il mestiere che gli voglio insegnare. Uscendo dalle mie mani, egli […] sarà prima di tutto un uomo: tutto quello che un uomo dev’essere, egli saprà esserlo, all’occorrenza, al pari di chiunque: e per quanto la fortuna possa fargli cambiare condizione, egli si troverà sempre nella sua.

Jean-Jacques Rousseau, Émile, I

All’inizio muovono al riso queste dediche senz’acca e dal congiuntivo incerto, poi si immagina il vissuto di questi ragazzi di borgata e sembra del tutto verosimile che “Mirela” sia “lunica” cosa bella mai vissuta dallo sfortunato imbrattatore. Prima di servire al futuro, al lavoro e alla sistemazione, la scuola offre parole senza le quali non si possono dire cose né a se stessi né al proprio amore. 

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11 Ottobre, 2011

Alessandra Daniele sulla “canonizzazione” di Steve Jobs

by gabriella

iPapa.jpgIl vecchio seduto davanti alla tv sente il figlio rincasare.
– Lavori sempre fino a tardi – dice in tono di vaga lamentela.
Il figlio posa il pacchetto della pizzeria sul tavolo del soggiorno.
– Non possiamo vivere solo con la tua pensione – poi chiede – hai mangiato?
Il padre annuisce.
– Sicuro?
Il vecchio conferma. Poi indica la tv.
– È tutta la sera che parlano di Stigiob. Neanche fosse morto il papa.
– L’iPapa – dice il figlio, scartando la pizza.
– Dicono che era un genio. Ha inventato il computer portatile.
– No – dice il figlio – ne ha prodotto un tipo.
– Quello che hai tu?
– No.
– Però ha inventato il telefonino.
– No. Ne ha prodotto un tipo.
– Quello che hai tu?
– No.
– E quell’affarino per sentire la musica.
– Il lettore MP3.
– Quello che hai tu?
– No.
Il vecchio riflette con aria vagamente delusa.
– Non hai niente delle cose che faceva Stigiob?
– No.
– Perché?
– Costano.
Il vecchio annuisce, pensoso.
– In America la manodopera è cara.
Il figlio scuote la testa.
– Li fanno in Cina.
– Quelli veri?
– Sì.
Il vecchio si rigira lentamente verso la tv. Il figlio addenta una fetta di pizza, e ne porge un’altra al padre. Il vecchio esita, poi la prende, e comincia a mordicchiarla con i pochi denti buoni, continuando a guardare la tv.
– Ne parlano ancora – dice – è diventato miliardario partendo da un garage. Come avrà fatto?
– Non gli è crollato sulla testa – risponde il figlio.

* * *

Nota

«Tirai fuori il mio comunicatore portatile, e glielo porsi. Lo osservò con crescente meraviglia, e fu deliziato quando gli mostrai il proiettore, lo stereo, e i biauricolari incorporati. Non propriamente semplice, comunque esattamente il tipo di evoluzione nel campo dell’elettronica che uno scienziato dell’epoca avrebbe associato al futuro.»
Dal racconto breve di John R. Pierce Invarianza (”Invariant”) del 1943


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9 Ottobre, 2011

Qoelet, Vanitas vanitatum et omnia vanitas

by gabriella

qoeletEcclesiaste 1,1

(Is 40:6-8; 1Gv 2:17; Gv 4:13; 2Co 4:18)
Vanità di tutte le cose
Ec 12:10-12; Ro 8:20-22
Parole dell’Ecclesiaste, figlio di Davide, re di Gerusalemme.
Ecclesiaste 1-177

(Is 40:6-8; 1Gv 2:17; Gv 4:13; 2Co 4:18)

Vanità di tutte le cose

Ec 12:10-12; Ro 8:20-22
1,1 Parole dell’Ecclesiaste, figlio di Davide, re di Gerusalemme.
2 Vanità delle vanità, dice l’Ecclesiaste, vanità delle vanità, tutto è vanità.
3 Che profitto ha l’uomo di tutta la fatica che sostiene sotto il sole? 4 Una generazione se ne va, un’altra viene, e la terra sussiste per sempre. 5 Anche il sole sorge, poi tramonta, e si affretta verso il luogo da cui sorgerà di nuovo. 6 Il vento soffia verso il mezzogiorno, poi gira verso settentrione; va girando, girando continuamente, per ricominciare gli stessi giri. 7 Tutti i fiumi corrono al mare, eppure il mare non si riempie; al luogo dove i fiumi si dirigono, continuano a dirigersi sempre. 8 Ogni cosa è in travaglio, più di quanto l’uomo possa dire; l’occhio non si sazia mai di vedere e l’orecchio non è mai stanco di udire. 9 Ciò che è stato è quel che sarà; ciò che si è fatto è quel che si farà; non c’è nulla di nuovo sotto il sole. 10 C’è forse qualcosa di cui si possa dire: «Guarda, questo è nuovo?» Quella cosa esisteva già nei secoli che ci hanno preceduto. 11 Non rimane memoria delle cose d’altri tempi; così di quanto succederà in seguito non rimarrà memoria fra quelli che verranno più tardi.

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9 Ottobre, 2011

Creare graffiti online con Graffiti Playdo

by gabriella

Graffiti Playdo è una tavolozza-muro virtuale che può essere dipinta con vernici spray virtuali: l’effetto è assolutamente realistico – si scrive con la bomboletta e si sente persino il rumore – l’uso è immediato – si entra già nella tavolozza e non resta che scegliere il colore su una palette (che si apre automaticamente) e creare graffiti.

Si lavora online, senza scaricare il programma, né registrazione utente.

Come si vede dall’immagine, manco totalmente di tecnica, a differenza di alcuni miei studenti decisamente bravi.

3 Ottobre, 2011

2014, 2018, 2020 .. tecnologie della mente

by gabriella

Prolungo la riflessione sulle tecnologie che oggi ha occupato la mia ultima ora di scuola (in 4D), con questi 3 video. Non si tratta di fantascienza, ma di promo di aziende che stanno sviluppando soluzioni e sono pronte a commercializzarle nel breve-medio periodo (tra due, quattro, diciotto anni).

Il primo si apre appunto con la didascalia “l’esperienza in un giorno qualunque del 2014 ..”

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=g7_mOdi3O5E]

Il secondo illustra la configurazione che assumerà un ambiente di lavoro nel 2018: notare che il primo luogo mostrato è proprio una scuola ..

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=oIDF_60ok04&feature=related]

Per leggere un giornale interattivo, fatto di vetro, ma sfogliabile come il vecchio quotidiano di carta, bisognerà invece aspettare il 2020.

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=6Cf7IL_eZ38]

Per approfondire (e vedere un video – il terzo, nell’ordine –  che illustra la faccia meno amichevole delle tecnologie): http://scienzeumanegiudici.wordpress.com/2011/07/28/la-rivoluzione-informazionale/

1 Ottobre, 2011

L’antropologia politica di Niccolò Machiavelli

by gabriella

Niccolò Machiavelli (1469-1527)

Uno studio sull’antropologia del segretario fiorentino e un articolo di Mario Reale sull’attualità politica del Principe, pubblicato dal Rasoio di Occam.

Non si può dare soddisfazione ai grandi “sanza iniuria d’altri”, si può darla invece al popolo, perché quello del popolo “è più onesto fine che quello de’ grandi, volendo questi opprimere, e quello non essere oppresso”.

Il Principe

 

Indice

1. Niccolò Machiavelli e la teorizzazione dell’autonomia della politica

1.1 La posizione di Machiavelli
1.2 Il realismo di Machiavelli
1.3 La virtù del principe

 

2. L’antropologia politica

3. Due interpretazioni di Machiavelli

 

3.1 Il machiavellismo o l’autonomia della politica secondo Leo Strauss
3.2 La concezione aristotelica dell’uomo come zoón politikon
3.3 L’autonomia “relativa” della politica

 

4. L’etica
5. Mario Reale, Sull’attualità politica del Principe

 

1. Niccolò Machiavelli e la teorizzazione dell’autonomia della politica

1.1 La posizione di Machiavelli

Con Niccolò Machiavelli inizia una nuova epoca del pensiero politico: l’indagine politica tende infatti a staccarsi dal pensiero speculativo, etico e religioso, assumendo come canone metodologico il principio della specificità del proprio oggetto, che deve essere studiato (potremmo dire con espressione telesiana) iuxta propria principia, ossia autonomamente, senza essere condizionato da principi valevoli in altri ambiti, ma che solo indebitamente potrebbero essere fatti valere per l’indagine politica.

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