Archive for 26 Maggio, 2012

26 Maggio, 2012

Mario Perniola, La Repubblica non ha bisogno dei dotti

by gabriella

EDITORIALE

L’autodistruzione del potere

Antoine Lavoisier

Antoine Lavoisier (1743 – 1794)

La République n’a pas besoin de savants…” (la Repubblica non ha bisogno di sapienti). Questa frase sarebbe stata pronunciata da Jean-Baptiste Coffinhal, vice presidente del tribunale rivoluzionario, nella sua requisitoria contro Antoine-Laurent Lavoisier, condannato a morte e giustiziato l’8 maggio 1794. Sembra che al padre della chimica moderna non fosse stato nemmeno concesso un rinvio dell’esecuzione per portare a termine un esperimento chimico in corso. Certo è che questa frase, per cui Coffinhal è passato alla storia, non gli portò fortuna, perché qualche mese dopo, il 6 agosto dello stesso anno, in seguito alla caduta di Robespierre, fu lui stesso condannato e giustiziato.

Questa vicenda colpisce nel profondo la sensibilità di chi oggi dedica la propria vita alla ricerca, allo studio e alla diffusione della conoscenza. Essa porta a due ordini di considerazioni. La prima è anche la più ovvia: esauritasi in Occidente la spinta messa in moto dall’Illuminismo e dal Positivismo verso la formazione su larga scala di una opinione pubblica colta, coraggiosa e capace di servirsi del proprio intelletto senza affidarsi ciecamente a ciò che dicono i mass media, la Repubblica ha bisogno soprattutto di ignoranti!

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26 Maggio, 2012

Gli intellettuali

by gabriella

Giuseppe Patella, Vita e morte dell’intellettuale postmoderno

«La tentazione di Siracusa»

Se consideriamo la attuale progressiva irrilevanza degli intellettuali, la loro scarsa influenza sui processi decisionali della società, la loro definitiva perdita di prestigio sociale, possiamo concluderne che gli intellettuali siano una classe già estinta o in avanzato processo di estinzione? A questa domanda è facile rispondere che è sotto gli occhi di tutti che nella società contemporanea sono cambiate molte delle condizioni che garantivano non solo la loro azione ma anche la loro sopravvivenza e, quindi, oggi quello che è in discussione è proprio la loro stessa ragion d’essere.

D’altra parte oggi è notoriamente venuta meno la stagione dell’impegno e con essa sembra essere tramontata anche l’epoca posta all’insegna di quella che Jacques Derrida ha chiamato la «tentazione di Siracusa», che si può intendere cioè come l’epoca dominata dalla tentazione ricorrente degli intellettuali di intervenire direttamente in politica, di consigliare i potenti e in qualche modo di deviare o condizionare il corso della storia.
Scrive infatti Derrida (2001, p. 9):

«Un filosofo crede di essere qualificato per illuminare con i suoi consigli politici un’arte o un potere di governare; si sente chiamato da un potente, dall’imperatore, dal sovrano, dal re, il principe o il tiranno, dal capo di Stato o il dittatore, il Duce o il Führer, dal Presidente o il Segretario generale del partito, di una Causa o di un Sindacato». In questa tentazione, in cui sono caduti tanto Platone nell’antichità quanto Heidegger nel Novecento, solo per fare due nomi, «si possono anche vedere le gesticolazioni, talvolta ingenue, talvolta colpevoli, di pensatori che hanno creduto o voluto, sino al secolo che è appena terminato, divenire gli ispiratori, i consiglieri, i teorici del sovrano, i maestri del pensiero dei padroni dell’epoca, i mentori di un potere conservatore o rivoluzionario» (p. 10).

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26 Maggio, 2012

The Italian School Massacre: il cambiamento a volte è lento, altre volte ti colpisce sulla testa

by gabriella

Il video realizzato da Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi per il programma di Sabina Guzzanti “Un Due Tre Stella“, andato in onda Mercoledì 11 Aprile su La7.

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