Archive for Luglio, 2012

17 Luglio, 2012

Pier Cesare Rivoltella, La mente, l’occhio, il cuore. Jaime D’Alessandro, Il problema non è il device, ma il metodo

by gabriella

Una riflessione di Rivoltella su didattica e nuove tecnologie dallo slogan quasi zen. Il file audio contenente l’intera relazione è disponibile qui. In coda una breve nota di D’Alessandro ci rammenta che se le tecnologie non sostengono l’accantonamento della didattica frontale è meglio lasciarle a casa.

1. La mente

Il profilo cognitivo (il brainframe, per dirla con de Kerckhove) che le nuove tecnologie contribuiscono a costruire è quello di:
una mente incarnata (embodied cognition): il primato della dimensione tattile (nelle interfaccia) e l’esternalizzazione della scena cognitiva sugli schermi concorre a definire il lavoro cognitivo come lavoro sugli oggetti;
una mente distribuita: la policronia (cioè la possibilità di vivere più tempi nello stesso tempo) e un ordine dell’attenzione periferico (perché impegnato a non perdere d’occhio nessuno dei frame aperti sulla propria scrivania) eleggono la velocità a propria cifra distintiva. Ne consegue che il pensiero abilitato dalle tecnologie è un pensiero breve;
una mente multiliteracy. Le nuove tecnologie chiedono al soggetto la competenza di saper usare linguaggi diversi, propri dei singoli sistemi espressivi, e formati mediali diversi. Il risultato è quello che Jenkins chiama navigazione transmediale e che si traduce in un’estensione delle competenze alfabetiche (secondo l’indicazione del New London Group).

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16 Luglio, 2012

La blogosfera ha 15 anni

by gabriella

Il 18 luglio del 1997 il primo strumento per “bloggare”. Un fenomeno che ha cambiato il modo di fare informazione su internet ma che è stato stravolto dal successo di Facebook e Twitter. Ecco la sua breve ma intensa storiadi SILVIO GULIZIA

IL 18 LUGLIO 1997 lo sviluppatore statunitense Dave Winer 1 annunciava il primo strumento per “bloggare”, come si sarebbe poi detto. A 15 anni dalla nascita del primo sistema per raccogliere link e pensieri e presentarli dall’ultimo al primo ci sono oggi oltre 181 milioni di blog, secondo l’ultimo studio di NM Incite 2 (gruppo Nielsen). Il 63% degli internauti italiani ha un blog. Uno su dieci ci scrive tutti i giorni, mentre il 43% almeno una volta al mese (dati Mediascope IAB Europe 3). 

Il Frontier, questo il nome che Winer dette al suo tool, era un archetipo delle piattaforme di cura dei contenuti poi divenute comuni. Fra queste c’è stata pure Splinder, che in Italia raggiunse i 600mila utenti prima di iniziare il declino schiacciata dall’arrivo nel nostro Paese di WordPress (2005) e Blogger (2006) e dall’apertura a tutti di Facebook (2007), con il conseguente boom dei social network (2008) che ha stravolto il modo di bloggare.

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15 Luglio, 2012

14 luglio 2012, niente democrazia per i kurdi

by gabriella

Leggo sul blog La terra di nessuno il resoconto dell’ennesimo rifiuto delle autorità turche di autorizzare la manifestazione Resistenza Democratica per la Libertà indetta per il 14 luglio dai partiti kurdi  BDP e DTK (Congresso della Società Democratica).

Il Governatore di Diyarbakır ha giustificato la decisione con la presenza di gruppi e organizzazioni illegali «che cercherebbero di portare la gente in strada ingannandola, che affronterebbero le forze di sicurezza e organizzerebbero azioni ed attività illegali». Il Governatore ha aggiunto che «le dichiarazioni sulla manifestazione, rilasciate da alcuni gruppi e media utilizzano espressioni quali ´resistenza´ e ´guerra´, rappresentano un invito, che potrebbe portare ad ostilità, odio ed opposizione tra il nostro popolo».

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12 Luglio, 2012

Haizi 海子

by gabriella

Una distesa di fiori selvatici, la prateria dove si assiste alla morte di ogni spirito 
E vento, risalente a luoghi lontani, ancor più lontano dei luoghi lontani 
Il mio gemito è suono sommesso di corda tesa, senza lacrima alcuna 
Lontananza di luoghi lontani che restituisco alla prateria 
Uno è chiamato Testa di cavallo, uno è chiamato Coda di cavallo 
Il mio gemito è suono sommesso di corda tesa, senza lacrima alcuna 

In luoghi lontani una distesa di fiori selvatici, solo nella morte rappresi 
Sospesa in alto sulla prateria la luna, come specchio rischiara il tempo millenario 
Il mio gemito è suono sommesso di corda tesa, senza lacrima alcuna 
Solitario sospingo il cavallo attraverso la prateria 

Haizi, Settembre 九月 

26 marzo 1989. Vicino a uno tra i più rinomati bastioni orientali della Grande muraglia, un ragazzo disteso sulle rotaie della ferrovia aspetta il passaggio di un treno. Solo due giorni prima era ricorso il suo venticinquesimo compleanno. Sul corpo sarebbero stati ritrovati una Bibbia, una raccolta di scritti di J. Conrad, una copia dello Walden di H. D. Thoreau e uno dei resoconti delle spedizioni dell’etnografo norvegese T. Heyerdahl. Si tratta di Haizi, un giovane di origini contadine, nato nella provincia sudorientale dello Anhui.

Il vero nome di Haizi era Zha Haisheng. Chi lo conosceva lo descrive come una persona semplice, pura e diretta; radicale nei suoi idealismi romantici e sentimentali. Oggi Haizi è uno dei poeti contemporanei cinesi più popolari, riferimento costante di artisti e musicisti folk. Amato e discusso sui social network, è omaggiato dal mondo accademico e osservato anche da alcuni studiosi anglofoni. Il giorno della sua morte è ricordato con dei reading di poesia, soprattutto a Pechino. La sua scomparsa è spesso accostata al suicidio del celebre poeta Qu Yuan, gettatosi nelle acque di un fiume più di duemila anni fa (1).

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12 Luglio, 2012

Franco Toscani, Freud, Marcuse e il Disagio della civiltà

by gabriella

Felicità e infelicità nella civiltà

FreudAll’inizio di Das Unbehagen in der Kultur, Freud riprende le tematiche proprie di un saggio come Die Zukunft einer Illusion, distingue tra le fonti più profonde e quelle più comuni e volgari del sentimento religioso, sottolinea l’infantilismo della forma dominante della religiosità occidentale, col suo affidamento totale alla figura di un Dio Padre onnipotente/provvidente e spiega la fortuna della religione in base al fatto che la vita è troppo dura da sopportare per gli uomini senza le “costruzioni ausiliarie” fornite appunto dalla religione, di cui ha parlato Theodor Fontane (5).
Le religioni dell’umanità, tese a procurarsi a tutti i costi una garanzia di felicità tramite una “trasformazione delirante della realtà”, vanno considerate per Freud “alla stregua di un delirio collettivo”, mai riconosciuto come tale dai “credenti” (UK 217).Vi è pure un contenuto di verità nella religione, ma represso e trasfigurato; per quanto riguarda il cristianesimo; ne L’uomo Mosè e la religione monoteistica (1934-1938) Freud rileva che i cristiani sono

“cristianizzati male”, in quanto essi – commenta Marcuse – “accettano e osservano il Vangelo liberatore soltanto in una forma altamente sublimata – che lascia la realtà in uno stato di mancanza di libertà, com’era prima” (6).

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10 Luglio, 2012

Cina

by gabriella

Quattordici minuti di pura poesia.

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=-oUSac0z9V4&feature=relmfu]

[youtube=http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=2TRs2s-22tg#!]

 

Il dolore e la fatica

Zhou Yunpeng canta Oh, China Slow down.

[youtube=http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=n_HXkLzvBCE]

Immagini tratte da China Digital Times

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10 Luglio, 2012

Chinglish, l’ironia è meticcia

by gabriella

L’ironia e l’intelligenza di chi appartiene a due mondi.

 

9 Luglio, 2012

George Bataille, À perte de vue

by gabriella

Questo cupo documentario che in italiano suonerebbe «a perdita d’occhio», è stato dedicato da André Labarthe a George Bataille nel 1997.

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=CWovREJwk-M#t=113]

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9 Luglio, 2012

Laozí, Dao Dé Ching

by gabriella

Il Dao è flessibile come un arco; l’alto diventa più basso, ed il modesto si eleva.
Esso riduce la distanza che è stata stesa, ed allunga ciò che è divenuto troppo corto.
È la Via del Dao di prendere da quelli che hanno troppo e di darlo a chi ha bisogno,
La via della persona comune, non è la Via del Dao, perchè simili persone
sono abituate a prendere da quelli che sono poveri e dare a quelli che sono ricchi.
Il saggio sa che i suoi averi non sono di nessuno, perciò lui li dà al mondo;
senza riconoscenza e senza rimpianti, solamente facendo il suo lavoro.
Cosi egli compie ciò che a lui viene richiesto; e senza starci a pensar su,
lui fa dono della sua saggezza, senza mostrarlo in alcun modo.

Taglia via la saggezza, getta via il sapere: il profitto del popolo sarà centuplicato.
Taglia via l’umanità, getta via la giustizia: il popolo tornerà alla pietà filiale.
Taglia via l’abilità, getta via il profitto: non ci saranno più ladri né banditi.
Per queste tre cose la cultura non è sufficiente.
Abbi quindi qualcosa su cui fare affidamento.
Mostrati naturale, abbraccia la semplicità.
Abbi pochi interessi personali e pochi desideri.
Con lo studio ogni giorno si aumenta.
Con la via ogni giorno si diminuisce.
Si diminuisce sempre più finché si arriva al non-fare.

8 Luglio, 2012

Mike Wesch, Rethinking Education

by gabriella

Il professor Wesch spiega come i sistemi educativi debbano essere ripensati alla luce della produzione collettiva di saperi e della complessità della cultura partecipativa (participatory culture).

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=5Xb5spS8pmE]


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