Archive for 5 Ottobre, 2012

5 Ottobre, 2012

Ariel Kyrou, Anne Querrien, Anne Sauvagnargues, La grandeur démocratique de l’école

by gabriella

Segnalo questo articolo sul declino della scuola repubblicana (anche in Francia sebbene in forme meno drammatiche di quella italiana) uscito sul numero 48 di Multitude, marzo 2012. Il testo, molto ricco, affronta tutti nodi delle trasformazioni che la società neoliberale impone alla scuola allontanandola dal modello repubblicano, ma anche la reazione degli insegnanti a questo declino. Per non arrendersi alla chiusura degli spazi e alla sparizione delle risorse gli insegnanti salgono sul web e diventano documentalisti per insegnare ai propri studenti a discernere significati nel gran mare di dati. Succede in Francia e succede anche qui.

Les attaques systématiques du gouvernement contre la vieille école républicaine n’affirment pas seulement une défiance, elles confirment une réorientation : les enseignants ne sont pas invités à élargir le champ de leurs centres d’intérêts, ou à redéployer les activités qu’ils mènent avec leurs élèves comme les plus mobilisés d’entre eux le faisaient les décennies passées. Même la dite ouverture à la société civile, se résumant trop souvent à un stage de trois jours en entreprise, semble remise au placard. Non, au pied de l’autel de la rentabilité du temps de présence, les enseignants doivent se mettre au garde à vous, laisser partir les collègues à la retraite, travailler sans rechigner, respecter les changements de programmes qui se succèdent, obéir aux sautes d’humeur du gouvernement, ranger les lectures « difficiles », remplacer un collègue défaillant quelle que soit la matière, faire de l’école une garderie. Obéir + obéir + obéir + obéir + obéir… Bref, reprendre le pli d’une caricature de l’école d’autrefois.

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5 Ottobre, 2012

Pasquale Cicalese, Banche e industria contro la Riforma Bassanini del titolo V

by gabriella

Secondo Cicalese, uno degli errori insostenibili della classe dirigente italiana degli ultimi vent’anni è stata la riforma del Titolo V della Costituzione, preceduta dal decreto legislativo n° 112/98 (cosiddetto Bassanini bis), che ha causato l’aumento incontrollabile dei costi dello stato e le possibilità di furto del denaro pubblico del nostro paese, uno dei più corrotti al mondo.

Un autentico delirio: la politica energetica, infrastrutturale, industriale e le sovvenzioni alle imprese sono state tutte regionalizzate, una parcellizzazione delle risorse che ha provocato un autentico cortocircuito. Metteteci la formazione professionale, fatta da quegli autentici enti parassitari, compresi i sindacati ufficiali, che sono gli enti di formazione, metteteci pure che per stabilire se un cittadino ha diritto all’invalidità passa da strutture regionalizzate, metteteci poi la spesa sanitaria e la politica agraria, anch’esse regionalizzate, e il delirio è servito.

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5 Ottobre, 2012

Dal terrore alla violenza estrema, Colloquio internazionale di Belgrado 8-10 dicembre 2011

by gabriella

Raccolgo gli interventi al Colloquio internazionale di Belgrado dedicato al passaggio dal terrore alla violenza estrema che caratterizzerebbe le società neoliberali e che Etienne Balibar colloca dubitativamente, nella sua relazione introduttiva, tra la constatazione, la profezia e l’avvertimento.

L’intervento introduttivo di Etienne Balibar

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5 Ottobre, 2012

Jean-Paul Galibert, Siete usa e getta? Recensione di Bertrand Ogilvie, L’homme jetable

by gabriella

Traduco la recensione di Jean-Paul Galibert al libro di Bertrand Ogilvie, L’homme jetable. Essai sur l’exterminisme et la violence extrème, Paris, Éditions Amsterdam, 2012, prefazione di Étienne Balibar [L’uomo usa e getta. Saggio sullo sterminismo e la violenza estrema].  Ogilvie illustra il passaggio dalla biopolica del far vivere e lasciar morire (Foucault) ad una bioeconomia del far vivere a morte e far morire in massa (si veda il Colloquio di Belgrado dal minuto 9:00 al 10:34). L’originale francese è in coda. Qui una sintesi (in francese) del saggio.

Après le «faire mourir et laisser vivre» qui serait la formule de la souverainété, et le «faire vivre et laisser mourir» qui Foucault forge comme la formule de la biopolitique, on serait dans l’hypothèse  d’un «faire vivre à mort et d’un laisser mourir en masse» qui serait celle de la bioéconomie.

Bertrand Ogilvie

Stagisti, precari. Contratti a tempo determinato. Flessibilità. Licenziamenti. Disoccupati «in fin di diritti», persone in fin di vita. Tutti questi termini dicono a quale punto, in fondo, si ha ben poco bisogno di noi. Quale sorte ci attende?

Bertrand Ogilvie ci pone una questione tanto terribile quanto inevitabile: come siamo diventati rottamabili? Come concepire, nella storia della violenza, questa nuova relazione di potere e questo nuovo statuto che, al di là dello sfruttamento del nostro lavoro, ci destina in anticipo a una sorta di liquidazione programmata?

Sotto il duro e bel titolo de l‘homme jetable (a perdere, rottamabile, da gettare, NDR) Ogilvie raccoglie una serie organica di saggi, una serie di tappe del cammino per pensare questa violenza estrema che é divenuta oggi il quotidiano spettacolare e al tempo stesso meglio dissimulato nella sua ordinarietà.

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