3 Novembre, 2012
by gabriella
In questo importante intervento, Berti discute i presupposti particolaristici dell’«etica delle virtù» alla luce del testo aristotelico, prendendo posizione nel dibattito tra comunitarismo e liberalismo, contro il primo, per i Lumi.
Indice
1. Il contributo di McIntyre
2. Comunità e società
3. Tradizione e razionalità
4. Quale futuro per l’educazione?
1. Il contributo di MacIntyre
Alasdair MacIntyre è sicuramente uno dei più originali e interessanti filosofi contemporanei. Specialmente col libro Dopo la virtù (1981) [A. MacInyre, After Virtue. A Study in Moral Theory, Notre Dame, Indiana, University of Notre Dame Press, 1981, trad. it. Milano, Feltrinelli, 1988] egli ha portato un contributo decisivo al dibattito sull’etica nella filosofia del Novecento, prospettando la possibilità di una “terza via” tra contrattualismo e utilitarismo, la quale da lui ha preso il nome di “etica delle virtù”.
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3 Novembre, 2012
by gabriella
Il professor Dogliani inquadra dal punto di vista aristotelico – di una costituzione della città saldamente legata alla realizzazione della vita buona dei suoi cittadini – il rapporto tra declino della virtù politica e tradimento costituzionale. La nostra sarebbe, per dirla con lo stagirita, una “città solo a parole”, nella quale una politica servile ha smarrito il vincolo di fedeltà costituzionale alla felicità dei propri cittadini. Che il professore lo dichiari con candore in un convegno del PD, pare il segnale più evidente dell’astrattezza del costituzionalismo.
1. Ci stiamo inabissando. Stiamo correndo a grandi passi verso un qualcosa di molto simile a una regressione verso un primitivismo politico: il paese continua a dimostrarsi attratto (certo, provocato da comportamenti politici vergognosi) da forme, diciamo così, semplificate ed elementari di organizzazione e legittimazione del potere, mostrando di non avere alcuna fiducia nel conflitto democratico. Continua a resistere, mutate le forme, il richiamo esercitato da un potere illusionistico (non sprechiamo l’aggettivo “carismatico”) fondato sulla affabulazione e sulla manipolazione – quello descritto con precisione da Thomas Mann ne Mario e il mago (Mario und der Zauberer) nel 1930 – i cui interessi sono stabilmente sincronizzati con quelli dei poteri extrasociali (i signori dell’oro, nazionali e internazionali, e i signori dello spirito, tutori dei credenti non adulti).
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3 Novembre, 2012
by gabriella
Lezione al Festival di Filosofia di Modena 2009.
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