Archive for Luglio, 2013

22 Luglio, 2013

Riccardo Antoniucci, Ceci n’est pas un peuple

by gabriella

que'est-ce que un peupleStralcio dall’articolo dedicato dal Rasoio di Occam a Qu’est-ce un peuple?, nuovo testo collettaneo dell’editore canadese La Fabrique, le definizioni di popolo, popolare e populismo offerte da Alain Badiou,  Pierre Bourdieu, Judith Butler e Jacques Rancière e le conclusioni dell’ottimo redattore di Francesismi.

Esistono, per Alain Badiou, quattro sensi in cui intendere il termine “popolo”, due negativi e due positivi. La prima declinazione, negativa, è quella identitaria, razzista, di un popolo tanto “puro”, tanto “originario”, quanto immaginario. La seconda, altrettanto negativa, è quella che

subordina il riconoscimento di un “popolo” a uno Stato che si suppone legittimo e buono, solo perché organizza la crescita, quando può, e quando non può almeno la persistenza della classe media»,

legando quindi indissolubilmente il suo destino a quello dello Stato nazionale.

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20 Luglio, 2013

Gunther Teubner, Diritto d’accesso, copyright e nuova governance digitale

by gabriella

Le critiche che Teubner ha mosso al copyright e alla governance digitale [Storrs Lectures Yale Law School] istaurata in oltre quindici anni di accordi internazionali e legislazione d’emergenza. Uno stralcio della mia tesi di dottorato (2010).

Una decina d’anni fa, nel pieno dell’offensiva americana antipirateria, il costituzionalista e teorico dei sistemi Gunther Teubner tenne un corso alla Yale Law School sulla governance digitale del copyright.

TeubnerIt is not just technical legal questions […] – chiarì subito il giurista – rather, we are faced with the more fundamental question of a universal political right of access to digital communication […] In the background lurks the theoretical question whether it follows from the evolutionary dynamics of functional differentiation that the various binary codes of the world systems are subordinate to the one difference of inclusion/exclusion. Will inclusion/exclusion become the meta-code of the 21st century, mediating all other codes, but at the same time undermining functional differentiation itself and dominating other social-political problems through the exclusion of entire population groups?[1]

Nel discorso di Teubner la digitalizzazione delle risorse, intrecciando gran parte dei processi di produzione culturale ed economica ai flussi informativi della rete globale, trasforma l’accesso all’informazione in un codice binario di  esclusione/inclusione in grado di far collassare l’intera gamma delle differenziazioni sociali.

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20 Luglio, 2013

Gunther Teubner, Societal Constitutionalism: Alternatives to State-centred Constitutional Theory

by gabriella

TeubnerUno degli articoli più importanti che il costituzionalismo continentale abbia dedicato alla rivoluzione informazionale e alle sue conseguenze politiche. In Storrs Lectures 2003/04 Yale Law School.

I. A Right of Access to Cyberspace?

A group of globalisation critics are suing a commercial host provider of the Internet. They are appealing to the principle of free speech in order to enforce their alleged right of access judicially. The host provider who offers content providers the possibility on its computers to set up websites, had long got caught up in the tangles of state attorneys and private collective actions because some of the websites contained child pornography and Nazi propaganda. The decisive factor came with the decision of the Paris Tribunal de Grande Instance, Order of 20 November 2000, ordering Yahoo Inc to bar access by French users to auctions of Nazi objects [1]. The final blow came with the new trends toward publicprivate co-regulation which exempts providers from liability when they cooperate with state agencies [2]. The provider thereupon electronically barred access to all websites where it regarded the risk of criminal or civil actions as too high. The bar also affected political groups rated by Compuserve as politically radical or too close to violent protest campaigns. In a civil action, these groups are now seeking to compel access to the host provider.

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19 Luglio, 2013

Detroit

by gabriella

detroitOggi la città simbolo del declino industriale e della recessione ha dichiarato bancarotta.

Nel corso degli ultimi quarant’anni lo spazio urbano si è contratto e una vegetazione disordinata è tornata a crescere tra le rovine dei quartieri  periferici.

La popolazione, in maggioranza bianca ai tempi dello sviluppo economico della città (1960), è passata da 1.800.000 abitanti agli attuali 700.000, l’82% dei quali è nero (fonte: wikipedia).

Tutta la città ne parla ha dedicato la puntata del 23 luglio a Detroit. E’ intervenuto, tra gli altri, Marco D’Eramo.

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18 Luglio, 2013

Piergiorgio Odifreddi, Il 2012 e la fine del mondo

by gabriella

Piergiorgio_OdifreddiIn questo post del suo blog, Odifreddi ironizza sulla credenza nella profezia dei Maia, cogliendo l’occasione per spiegare cosa distingue una previsione scientifica da una superstizione. In coda un’esercitazione per essere certi di aver capito l’argomentazione del matematico.

Let me take you down, ’cause I’m going to strawberry fields.
Nothing is real and nothing to get hung about.
Strawberry fields forever.
Living is easy with eyes closed, misunderstanding all you see.

Yogi Berra, il grande giocatore di baseball, che divenne famoso anche per i suoi aforismi surreali, disse una volta che fare previsioni è sempre difficile, soprattutto sul futuro. Rispetto al baseball, il gioco della palla dei Maya era sicuramente uno sport meno sofisticato e più grossolano: lo dimostra il supposto colpo di testa sulla fine del mondo, che qualcuno dei suoi giocatori avrebbe fatto.

Sicuramente, infatti, non può essere stato uno scienziato maya a prevedere che il Big Crunch dovrebbe avvenire il 20 dicembre 2012. Anzitutto, perché i Maya non usavano i nostri sistemi numerico e astronomico, mentre una data come il 20.12.2012 puzza troppo apertamente di fumo numerologico occidentale.

Ma, soprattutto, perché gli ottimi astronomi maya, che sapevano benissimo prevedere per davvero una varietà di fenomeni celesti, non avrebbero certo abboccato a gossip parascientifici da strapazzo. Questi gossip sono stati doverosamente riportati dai media. E non nello Yucatan indio, loro supposto luogo d’origine, ma nell’Europa bianca, che invece dovrebbe essere rossa di vergogna! La faccenda, infatti, rivela la confusione mentale che alberga nelle teste di coloro che vivono in un mondo dominato dalla tecnologia e dalla scienza, ma rimangono in balìa dell’ignoranza più tribale. In fondo, sfoggiare una televisione, un computer o un telefono cellulare per sentirvi o leggervi quel genere di notizie, non è molto diverso dall’appendersi orgogliosi una sveglia al collo, come i “selvaggi” di una volta.

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=9r4mJ3aEhHo]

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18 Luglio, 2013

Telomerasi, l’enzima dell’immortalità

by gabriella

celluletumorali

La genetica del cancro ha un segreto in meno. Per la prima volta gli scienziati del Dna hanno mappato la telomerasi, il cosiddetto enzima dell’immortalità, la cui scoperta è stata premiata nel 2009 con il Nobel per la medicina. Lo studio è pubblicato su ‘Nature Genetics’ e porta la firma di Stig E. Bojesen dell’università di Copenhagen, ma il successo è frutto di un progetto internazionale che ha impegnato per quattro anni oltre mille ricercatori di tutto il mondo, con analisi su campioni di sangue prelevati da oltre 200 mila persone, e per il quale l’Ue ha messo sul piatto 55 milioni di corone danesi (oltre 7 milioni di euro). Poiché si ritiene che la capacità delle cellule del cancro di replicarsi all’infinito sia legata a varianti della telomerasi, gli autori confidano che i risultati ottenuti possano aiutare la lotta ai principali tumori umani.

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18 Luglio, 2013

Filosofia. Terzo liceo

by gabriella
18 Luglio, 2013

Filosofia. Quarto liceo

by gabriella
18 Luglio, 2013

Filosofia. Quinto liceo

by gabriella
18 Luglio, 2013

Giorgio Agamben, Note preliminari al concetto di democrazia

by gabriella

démocratie dans quel étatNel 2009, otto filosofi hanno accettato di contribuire alla discussione sul concetto di democrazia, lanciata dall’editore canadese La Fabrique e raccolta in questo saggio. Agamben ha scritto questa bella nota preliminare sull’ambiguità del concetto di democrazia, tra costituzione e governo, potere costituente e potere costituito [pp. 7-9].

Qu’est-ce qu’un démocrate, je vous prie ? C’est là un mot vague, banal, sans acception précise, un mot en caoutchouc.

Auguste Blanqui

Ogni discorso sul termine “democrazia” è oggi falsificato da un’ambiguità preliminare che condanna al malinteso chi lo utilizza. Di cosa si parla quando si parla di democrazia? A quale razionalità si riferisce questo concetto? Una veloce osservazione  mostra che chi discute oggi sulla democrazia intende con questo termine sia una forma di costituzione del corpo politico che una tecnica di governo. Il termine rinvia dunque sia alla concettualità del diritto pubblico che a quella della pratica amministrativa: designa cioè sia la forma di legittimazione del potere che il suo utilizzo.

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