30 Giugno, 2015
by gabriella
Chi dimenticherà che ci davano del tu perché non eravamo degni delle forme di rispetto dei bianchi?
Patrice Lumumba, Discorso del Primo Ministro
Fra i martiri della liberazione del continente nero dal dominio europeo, c’è Patrice Lumumba, dirigente politico e poeta. Sotto, il suo intervento fuori protocollo, pronunciato davanti a re Baldovino e alle autorità belghe in qualità di primo ministro, il 30 giugno 1960, giorno dell’indipendenza del Congo. Commuove ascoltare la voce di quest’uomo, che aveva frequentato la sola scuola elementare, rovesciare pacatamente la verità ufficiale dei colonizzatori. Cliccare sull’icona CC per avviare i sottotitoli in italiano.
Nell’Africa Nera il processo di decolonizzazione giunse in ritardo. Infatti se India e Algeria, si resero indipendenti nel volgere di breve tempo dopo la fine della Seconda guerra mondiale, i numerosi Paesi dell’Africa Centrale e Meridionale giunsero all’indipendenza molto più tardi.
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29 Giugno, 2015
by gabriella
Elaborazione didattica sui concetti di politica e cittadinanza, tratta dal frammento di un seminario tenuto da Judith Revel, su questi temi, nella primavera scorsa.
Dopo aver riflettuto sull’intervento di Judith Revel, leggi la poesia di Wislawa Szymborska, Figli del tempo, e spiega perché tutto è politico.
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28 Giugno, 2015
by gabriella
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27 Giugno, 2015
by gabriella
L’amore è le sue diverse forme è stato il tema dell’edizione 2013 del Festival della filosofia di Modena. Un estratto della lezione magistrale della sociologa Eva Illouz dal titolo Perché l’amore fa male.
La forma sociale assunta dalla relazione amorosa moderna ha come tratto essenziale la figura della scelta, sessuale ed emozionale. Se nel passato l’amore veniva concepito come un “evento”, ora si concepisce nella modalità della scelta. La questione della scelta amorosa diviene particolarmente insistente con l’avvento della modernità poiché è proprio attraverso di essa che si forma uno degli assi costitutivi dell’individuo moderno tanto nella sfera della politica (il voto), che in quello dell’economia (il comportamento dell’attore economico razionale che sa scegliere in funzione di preferenze debitamente e correttamente gerarchizzate), del consumo (scegliere in funzione dei propri gusti e interessi economici) e infine e soprattutto nella sfera emozionale (le relazioni sociali in generale sono concepite come relazioni definite da affinità elettive). La scelta è dunque una dimensione fondamentale del soggetto moderno. Mentre la sociologia si è tradizionalmente occupata di variabili come la classe, lo spazio o l’età per comprendere i vincoli che gravano sulle decisioni delle persone, io propongo di spostare leggermente l’asse di questa ottica: non sono interessata alle tradizionali variabili sociologiche che impattano sulla scelta, ma piuttosto al fatto che l’amore stesso venga concepito in termini di scelta e che le modalità e la struttura di questa scelta siano soggette a cambiamento. […]
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24 Giugno, 2015
by gabriella
L’avanguardia risiede nei sentimenti, non nelle forme.
Massimo Urbani
Il mio preferito e da sempre maggior rimpianto: quello di aver cominciato ad amare il jazz troppo tardi per poterlo ascoltare a due metri. Spezza il cuore vederlo suonare Lover man tra il brusio e la distrazione di quanti non si resero conto di trovarsi davanti un artista meraviglioso, un poeta, un musicista indimenticabile.
E non si può non piangere entrando in quello sguardo azzurro che si asciuga una lacrima, poi si schermisce, in fondo a Blues for Bird.
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23 Giugno, 2015
by gabriella
Un collega (Marco Cerase) ieri ha scritto qualche riflessione sul modo in cui fuori dalla scuola è stato letto il progetto Renzi, dopo mesi di propaganda e disinformazione. Ecco, in sintesi, cosa è stato approvato.
Io penso sempre ai miei amici che non sono insegnanti e che dopo mesi di pervasiva disinformazione sono convinti che, tutto sommato, la legge sulla buona scuola sia una buona legge.
Per capire il punto di vista degli insegnanti che si sono opposti alla cosiddetta “riforma”, immaginate che:
– il vostro datore di lavoro si prenda il diritto di abbassarvi la paga, aumentare il vostro orario, ridurre i vostri diritti a suo piacimento;
– il vostro datore di lavoro si prenda il diritto di spostarvi di sede come meglio crede, anche in altre province o addirittura in altre regioni;
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21 Giugno, 2015
by gabriella
Una rilettura del principio di non contraddizione alla luce delle logiche contemporanee. Tratto da Micromega.
«Esiste negli esseri un principio rispetto al quale è necessario che si sia sempre nel vero: è questo il principio che afferma che non è possibile che la medesima cosa in un unico e medesimo tempo sia e non sia».
Così Aristotele introduce, nel quarto libro della Metafisica, un principio destinato al nome di “Principio di Non-Contraddizione” – e a diventare la legge più autorevole del pensiero occidentale (firmissimum omnium principiorum, dicevano i medievali).
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Posted in Filosofia | Commenti disabilitati su Francesco Berto, Essere e non essere, questo è il problema
21 Giugno, 2015
by gabriella
Robert Castel
L’introduzione di Castel a questo testo del 2003 dal sottotitolo Che significa esere protetti?, che è già un piccolo classico.
Si possono distinguere due grandi tipi di protezioni. Le protezioni civili garantiscono le libertà fondamentali e assicurano la sicurezza dei beni e delle persone nell’ambito di uno Stato di diritto. Le protezioni sociali «coprono» contro i principali rischi che sono in grado di provocare un degrado della condizione degli individui: rischi come la malattia, l’infortunio, la mancanza di denaro durante la vecchiaia, gli imprevisti dell’esistenza, che possono sfociare, al limite, nel declassamento sociale. Da questo doppio punto di vista, viviamo senza dubbio – perlomeno nei paesi sviluppati – nelle società più sicure finora mai esistite. Le comunità non ben pacificate, dilaniate da lotte intestine, dove la giustizia era sbrigativa e l’arbitrio permanente, sembrano, viste dall’Europa occidentale o dall’America del Nord, l’eredità di un lontano passato. Lo spettro della guerra, questa terribile portatrice di violenza, si è anch’esso allontanato: ormai si aggira e a volte imperversa ai confini del mondo civilizzato. Allo stesso modo, si è allontanata da noi quel tipo d’insicurezza sociale permanente che derivava dalla vulnerabilità delle condizioni di vita e condannava, un tempo, una gran parte del popolo a vivere «alla giornata», alla mercé del minimo incidente di percorso. Le nostre esistenze non si sviluppano più dalla nascita alla morte senza reti di sicurezza. Quella che correttamente chiamiamo «sicurezza sociale» è divenuta un diritto per la stragrande maggioranza della popolazione e ha dato origine a una moltitudine di istituzioni sanitarie e sociali che si fanno carico della salute, dell’educazione, delle incapacità connesse all’età, delle deficienze fisiche e mentali. A tal punto che si è potuto descrivere questo tipo di società come «società assicuranti», che assicurano, in qualche modo di diritto, la sicurezza dei loro membri.
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Posted in Sociologia | Commenti disabilitati su Robert Castel, L’insicurezza sociale
21 Giugno, 2015
by gabriella
Tratto da U. Carlone, «Se fosse più vissuto sarebbe più sicuro». Capitale sociale e insicurezza urbana a Perugia, Perugia, 2013, pp. 27-40.
Insicurezza e criminalità
Il concetto di insicurezza è assai ampio e può essere analizzato seguendo molteplici punti di vista e considerando diverse dimensioni.
La sicurezza può essere interpretata innanzitutto come esigenza di vivere e operare in una società nella quale i comportamenti altrui siano in una certa misura prevedibili (Ceri 2008; Antonilli 2012), come il più immediato dei bisogni primari dell’individuo, la cui soddisfazione è propedeutica a tutti gli altri (Maslow 1995; Inglehart 1983 e 1997). È possibile fare riferimento a molti ambiti in cui incontrare il tema: l’economia e l’occupazione; i conflitti globali e il terrorismo; la salute degli individui; gli incidenti sul lavoro; la sicurezza stradale; e poi, certo, il crimine (Diamanti 2008, 2).
Robert Castel
Molti autori hanno provato a distinguere tra diversi tipi: Castel (2004), ad esempio, individua una sicurezza «civile», che difende il cittadino dalle sopraffazioni fisiche e morali e che riguarda la persona, i beni, ma anche la libertà di parola, di pensiero, di associazione; e una sicurezza «sociale», che garantisce al cittadino un reddito contro i rischi della vita e del mercato (vecchiaia, malattia, disoccupazione, infortuni).
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20 Giugno, 2015
by gabriella
Chi riceve un’idea da me, ricava conoscenza senza diminuire la mia,
come chi accende la sua candela con la mia, riceve luce senza lasciarmi al buio.
Thomas Jefferson a Isaac McPheerson, 13 agosto 1813
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