Aristotele e i suoi discepoli, miniatura del XIII secolo, Istanbul, Biblioteca di Topkapi
Qu’est-ce que les sciences humaines?, estratto con modifiche dal testo di Jean-François Dortier Les Sciences humaines, panorama des connaissances [Paris, Editions Sciences humaines, 1998, pp. 3-5] [traduzione mia].
Sorvoliamo sul problema terminologico, sarebbe vano cercare una definizione canonica o una traccia precisa delle reciproche frontiere tra le «scienze umane», le «scienze sociali» o le «scienze dell’uomo».
Queste scienze si sovrappongono parzialmente senza essere completamente sinonime. Le loro definizioni sono dovute più a distinzioni accademiche, variabili a seconda dei paesi e degli usi, che a una terminologia rigorosa.
Pawel Kuczynski è un giovane grafico dallo sguardo fisso sulle contraddizioni della contemporaneità.
La sua è un’arte di denuncia dal tratto semplice ed espressivo, in controtendenza rispetto all’intimismo decadente di molti protagonisti dell’arte contemporanea. Vista la molteplicità dei significati che ne possono essere ricavati, le sue immagini mi sembrano adatte ad essere impiegate in gratificanti esercizi di analisi del testo visivo anche con studenti molto giovani. Ne propongo alcuni.
Il pensiero di Kant rappresenta il punto più alto raggiunto dall’Illuminismo e dalla modernità e, al tempo stesso, l’inizio della sua dissoluzione, contenendo già gli elementi per il superamento (idealistico) della sua filosofia: il criticismo.
Indice
1. Introduzione: il dibattito sulla conoscenza ai tempi di Kant 2.Gli scritti precritici 1755-1763
2.1 La visione quantitativa e meccanicistica del cosmo 2.2La critica del dogmatismo razionalista 2.3 Le letture di Kant
3.Verso la svolta critica: gli scritti tra il 1766 e il 1770
3.1Il nuovo compito della metafisica 3.2 Il risveglio dal sonno dogmatico 3.3L’annuncio delle forme a priori della soggettività
4. Il«tribunale della ragione» e la «rivoluzione copernicana»
4.1 Il problema della metafisica come scienza e la naturale tendenza ad essa della ragione 4.2 Il rovesciamento della prospettiva conoscitiva 4.3 La struttura della Critica della ragion pura
5. La fondazione della conoscenza oggettiva: i giudizi sintetici a priori
5.1 La teoria dei giudizi 5.2L’uso dei giudizi analitico e sintetico nel dibattito filosofico 5.3 Il giudizio scientifico come sintetico a priori
6.L’estetica trascendentale
6.1La funzione della sensibilità (o intuizione) 6.2Le forme a priori della sensibilità: spazio e tempo
7.L’Analitica trascendentale
7.1 L’Analitica dei concetti
7.1.1 Intuizioni e concetti 7.1.2L’Analitica trascendentale 7.1.3Dall’intuizione al concetto: giudizi percettivi e giudizi d’esperienza 7.1.4Le categorie o concetti puri dell’intelletto 7.1.5La sintesi a priori dell’intelletto 7.1.6 La deduzione metafisica 7.1.7La deduzione trascendentale e l’Io penso
8. L’analitica dei principi: lo schematismo trascendentale e l’uso delle categorie
9. Fenomeno e noumeno
10. La dialettica della ragione
10.1La ragione pura come sede della parvenza trascendentale 10.2La critica della cosmologia razionale e dell’idea del mondo come totalità 10.3La critica della psicologia razionale e dell’idea dell’anima come sostanza eterna e incorruttibile 10.4La critica della teologia razionale e delle prove dell’esistenza di Dio
11. L’etica
11.1L’autonomia dell’etica dalla religione 11.2La natura umana 11.3 Il compito della filosofia morale 11.4Un’etica formale 11.5Le massime della volontà 11.6Il dovere e l’imperativo morale 11.7L’imperativo categorico e le sue formulazioni
12. La Critica del giudizio
13.Gli scritti politici. La Risposta alla domanda: Cos’è l’Illuminismo?
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