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Quelle ruote bloccate per mirare preciso, lo straccio di una camicia per lanciare un pezzo di terra contro chi pensa di poterla prendere tutta e i pantaloni arrotolati sulle gambe perse nei bombardamenti israeliani del 2008, a diciannove anni.
Le labbra strette di Fadi sullo sfondo del deserto in fiamme che i padroni della terra e dell’acqua gli avevano lasciato per casa. Non sappiamo se dopo aver lanciato il suo sasso sia morto per la palla di un cecchino o il tiro di artiglieria dell’esercito che aveva di fronte. E’ stato ucciso il 14 maggio 2018 a ventinove anni, con altri 54 ragazzi e bambini, per mano di quelli che dicono di difendersi dal pericolo delle loro fionde.
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![](https://i0.wp.com/gabriellagiudici.it/wp-content/uploads/2018/05/FADI-CIMITERO-940x627.jpg?resize=940%2C627)
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Posted on domenica, 20 Maggio, 2018 at 14:39 in Storia | RSS feed
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