-
Spiega perché in tema di giustizia Platone è perfettamente socratico
Platone pensa, come Socrate, che la ricerca della verità abbia senso solo se trasforma e rende migliori gli individui e la città. Per entrambi, solo la ricerca in comune della verità può portare alla felicità di tutti, perché lo smascheramento della prepotenza (un potere ingiusto reso forte dalle false opinioni) permette di realizzare l’uguaglianza.
Nel Gorgia, infatti, Socrate è indicato come l’”unico vero politico”, cioè il filosofo che svelando la menzogna delle opinioni, è in grado di creare una comunità di cittadini liberi (perché capaci di distinguere verità e menzogna) capaci di darsi regole giuste.
-
Spiega perché (e quando) in tema di conoscenza Platone si allontana da Socrate
Platone si allontana da Socrate nel Gorgia e nel Teeteto, quando introduce un nuovo concetto di dialettica e indica il metodo per definire la verità.
Nel Gorgia, infatti, la dialettica non è più soltanto il socratico abbattimento delle opinioni che non permetteva mai di arrivare alla definizione del vero, ma anche la ricerca dell’omologhìa, cioè dell’accordo tra i parlanti che riconoscono razionalmente qualcosa come vero.
Nel Teeteto, invece, Platone sostiene che la conoscenza vera, cioè la scienza (epistème) è conoscenza delle idee che permettono di riconoscere ciò che resta uguale nel cambiamento (“lo stesso in tutti i casi”). E’ evidente che a questo punto Platone ha abbandonato l’idea socratica che l’essere giusti consiste nel cercare la verità e sforzarsi di andare oltre le opinioni e sta sostenendo, invece, che trovare la verità (cioè ciò che le cose sono veramente) è possibile, perché ognuno può elevarsi alla scienza attraverso l’uso della ragione.
-
Spiega perché per riportare la città alla giustizia Platone deve teorizzare, contro i sofisti, che la verità e il bene possono essere conosciuti dagli uomini
È importante togliere terreno ai sofisti perché l’opinione relativista in merito alla verità e al bene rende impossibile lo stabilirsi della giustizia: infatti, se verità e bene sono relativi non c’è modo di sfuggire ai potenti che saranno gli unici in grado di imporre il “bene” a loro più conveniente.
-
Spiega quale argomento Platone oppone ai sofisti in materia di conoscenza
Alla teoria trasmissiva della conoscenza dei sofisti, Platone oppone l’idea di una capacità innata di conoscere nell’uomo al quale serve soltanto una guida per imparare ad abbandonare gli errori e riconoscere le cause delle cose, cioè capire il loro perché.
Commenti recenti