Tesina o percorso multidisciplinare. Come scegliere e come realizzare concretamente il materiale da presentare alla commissione.
Il colloquio orale
Cosa sia e come si svolga l’esame è disciplinato dal DPR 323/98e dall’OM. 37/2014, art 16
Art. 5. (L. 425, art.3, comma 3 e Regolamento) Il colloquio tende ad accertare la padronanza della lingua, la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle nell’argomentazione e di discutere ed approfondire sotto vari profili i diversi argomenti. Esso si svolge su argomenti di interesse pluridisciplinare attinenti ai programmi e al lavoro didattico dell’ultimo anno di corso.
Art. 7. (Regolamento) Il colloquio ha inizio con un argomento o con la presentazione di esperienze di ricerca e di progetto, anche in forma multimediale, scelti dal candidato. Esso, tenendo conto di quanto previsto dal comma 8, prosegue su argomenti proposti al candidato a norma dell’art. 4, comma 5. Gli argomenti possono essere introdotti mediante la proposta di un testo, di un documento, di un progetto o di altra indicazione di cui il candidato individua le componenti culturali, discutendole. Nel corso del colloquio deve essere assicurata la possibilità di discutere gli elaborati relativi alle prove scritte.
Art. 16 Colloquio
2. Il colloquio ha inizio con un argomento o con la presentazione di esperienze di ricerca e di progetto, anche in forma multimediale, scelti dal candidato. Rientra tra le esperienze di ricerca e di progetto la presentazione da parte dei candidati di lavori preparati, durante l’anno scolastico, anche con l’ausilio degli insegnanti della classe.
Negli indirizzi musicali dei licei pedagogici lo studente può iniziare il colloquio mediante l’esecuzione di un brano sul proprio strumento musicale. Analogamente, negli indirizzi sperimentali coreutici, il candidato può introdurre il colloquio mediante una breve performance coreutica.
Preponderante rilievo deve essere riservato alla prosecuzione del colloquio, che, in conformità dell’articolo 1, capoverso articolo 3-comma 4, della legge 11 gennaio 2007, n. 1, deve vertere su argomenti di interesse multidisciplinare proposti al candidato e con riferimento costante e rigoroso ai programmi e al lavoro didattico realizzato nella classe durante l’ultimo anno di corso. Gli argomenti possono essere introdotti mediante la proposta di un testo, di un documento, di un progetto o di altra questione di cui il candidato individua le componenti culturali, discutendole.
È d’obbligo, inoltre, provvedere alla discussione degli elaborati relativi alle prove scritte. 3. Il colloquio, nel rispetto della sua natura multidisciplinare, non può considerarsi interamente risolto se non si sia svolto secondo tutte le fasi sopra indicate e se non abbia interessato le diverse discipline (cfr. legge 11 gennaio 2007, n. 1, articolo 1, capoverso articolo 3, comma 4. ). 4. A tal fine, la commissione deve curare l’equilibrata articolazione e durata delle diverse fasi del colloquio, che deve riguardare l’argomento o la ricerca o il progetto scelti dal candidato, la discussione degli argomenti attinenti le diverse discipline e la discussione degli elaborati delle prove scritte. Al riguardo, si precisa che i commissari sia interni che esterni, allo scopo di favorire il coinvolgimento nel colloquio del maggior numero possibile delle discipline comprese nel piano degli studi dell’ultimo anno di corso, conducono l’esame in tutte le materie per le quali hanno titolo secondo la normativa vigente.
Se volete presentare una tesina scritta (non è obbligatorio e, a meno che non siate davvero bravi/e, nemmeno opportuno) usate un editor di testo qualsiasi: open office o word. Evitate però di impazzire tentando di dare istruzioni grafiche a word: per la mappa meglio usare cmap. o un altro software, come coggle, mindmup, grapholite ecc.
Strutturate il materiale da consegnare alla commissione così:
Tesina
1. Frontespizio [se usate word: inserisci/ cover page (o frontespizio); scegliete un modello che vi piaccia ed inserite nome, cognome, classe, anno scolastico e titolo del percorso];
2. Introduzione dedicata alle ragioni della scelta del tema;
3. Tesina di cinque o sei pagine: fatela solo se ci lavorate (almeno) da un mese, se avete letto diverse cose per realizzarla, insomma se c’è un lavoro dietro che possa essere valorizzato dalla commissione. Ci sono opinioni contrastanti sul suo contenuto: a mio avviso, la tesina deve contenere l’approfondimento di un tema e una piccola discussione su uno o due articoli, o su un libro e un paio di articoli.
4. Bibliografia: E’ indispensabile. Inserite solo ciò che avete letto davvero (dovrete essere in grado di rispondere a domande su questi riferimenti), nel caso non aveste letto nulla, meglio rinunciare e presentare un percorso pluridisciplinare.
Nel corpo del testo, citate nel seguente modo:
- libro: N. Cognome, Titolo, città, editore, anno.
- articolo: N. Cognome, “Titolo”, in Rivista, n., anno, pp. xx-xx.
Percorso pluridisciplinare e mappa
1. Scaricate cmap, registratevi mandatelo in esecuzione
2. File/Nuova cmap
3. Finestra/Mostra stili [aprirà gli strumenti di formattazione con cui agire su font, colore, corpo del carattere e su forma, colore, ombreggiatura ecc, delle unità della mappa]
4. Doppio clic sull’area di lavoro [crea la prima “bolla”]/evidenziare la bolla [appaiono due frecce sopra]
Trascinando le frecce e rilasciando vengono create tutte le altre bolle e i collegamenti, modificabili a volontà.
Se volete inserire un’immagine all’interno di una bolla, scaricatene una sul vostro desktop e trascinatela nella memoria di cmap [è aperta dietro la vostra mappa]/ oggetto/+immagine sfondo/caricate l’immagine. Il risultato è questo:
Più agevole, ma con qualche limitazione, è l’utilizzo di applicazioni web come Coggle.
Presentazione
Se volete realizzare una presentazione [non è obbligatoria, ma se la presentate deve essere creativa e priva di errori] e avete già provato a parlare sopra un ppt [anche questo non è è scontato: deve essere appreso] provate ad usare Prezi: il programma è più maneggevole rispetto a PowerPoint, il risultato incomparabilmente migliore e, last but don’t least, è free, cioè aperto e gratuito. Si lavora online; non è necessario iscriversi se non si vuole usare spesso [ma è consigliato].
Prezi ha abbandonato la struttura a fotogrammi sequenziali e lavora su una carta che il software rende animata e che può contenere qualunque oggetto: video, musica, immagini, allegati in pdf, ppt ecc.. Esistono diversi tutorial in circolazione, sia testuali [cercare su google] che video [YouTube], ma se non avete la pazienza di leggerli o visionarli, entrate direttamente nel programma, digitate la parola chiave del vostro lavoro [in inglese, spagnolo o portoghese: le lingue in cui è realizzata la maggior parte dei materiali esistenti], evidenziate la casella Show only Reusable prezis poi, una volta individuata una realizzazione che vi piace, copiatela [save a copy], cliccate su edit e iniziate a modificarla: è molto facile, i comandi sono intuitivi, i risultati arrivano in un pomeriggio.
Una volta completata, scaricatela in una cartella zippata: decompresso, il video può essere letto da qualsiasi pc.
Qui un esempio della potenza del mezzo.
Buon lavoro
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