Lunedì 21 e martedì 22 test su L’epoca delle passioni tristi letto durante l’estate. Sotto, materiali utili (non indispensabili) per completare la preparazione ma, soprattutto, interventi folgoranti per chiarezza e profondità, capaci di colpirci quanto il libro di Benasayag.
L’intervento di Mauro Scardovelli [18:11] spiega il funzionamento della reattività e dell’impotenza, quali terreno di coltura delle passioni tristi.
Umberto Galimberti [3:10] parla, invece, del crollo del progetto e dell’idea di cambiamento che ha accompagnato l’avvento delle passioni borghesi, quelle che Nietzsche definiva «una vogliuzza per il giorno, una vogliuzza per la notte»; una fine del desiderio e delle passioni che caratterizza la controllabilità e governabilità degli individui e il dilagare della depressione.
Salvatore Natoli [6:22], infine, spiega la differenza tra il malessere esistenziale (lo spleen di Baudelaire) e la falsa felicità quale altra faccia della crisi sociale che chiamiamo epoca delle passioni tristi.
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