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8 Gennaio 2012 at 14:23
complimenti, blog interessante, per fortuna ci sono persone come lei in Italia vorrei tanto essere una dei suoi studenti anziche una dottoranda senza prospettive in questo paese!
8 Gennaio 2012 at 15:15
grazie e coraggio .. sono stata anch’io una dottoranda senza prospettive, arruolata tardissimo nella scuola, c’è da rifare questo paese, ne ha davvero bisogno.
22 Settembre 2013 at 20:46
CIAO PROF SONO COSTANZA SENTIVO IL BISOGNO DI DIRLE QUANTO MI MANCA SOPRATUTTO LE VOLEVO DIRE CHE MI MANCA UN MONDO GRAZIE LE VACANZE SONO ANDATE TUTTO BENE PERò è SUCCESSA UNA COSA ALLA QUALE CI SONO RIMASTA MOLTO MALE MI HANNO BOCCIATA ORA VADO IN UN’ALTRA SCUOLA CHE SI CHIAMA IPSIA HO SCELTO MODA NON HO MOLTO TEMPO PER VENIRVI A TROVARE PERCHè HO MOLTO DA STUDIARE E POI PERCHè SE LA RIVEDESSI MI VERREBBE DA PIANGERE LEI MI HA INSEGNATO MOLTO COSE LO Sò CHE DEVO STUDIARE PERò LA SA UNA COSA LA NUOVA SCUOLA NON è MALE POI MI SONO RIMESSA CON IL MIO RAGAZZO CHE VIENE NELLA SCUOLA ACCANTO ALLA MIA CI SONO TANTE COSE CHE POTREI DIRLE PER SEMPIO CHE QUEST’ANNO NON HO LA PROF DI SOSTEGNO QUINDI MI TOCCA FARE DA SOLA, STUDIO MOLTO E POI TUTTI I GIORNI ESCO ALLE 12.30 TRANNE IL SABATO CHE ESCO ALLE 12.10 CHE BELLO MI RISPONDA PRESTO UN BACIO LA SUA ALUNNA COSTANZA
22 Settembre 2013 at 20:51
QUEST’ANNO HO FISICA CHE PIZZA NON CAPISCO NIENTE
22 Settembre 2013 at 22:51
Ci vuole un po’ di pazienza ..
18 Dicembre 2017 at 14:09
mi sono intrufolato nel vostro blog
Ti racconto la mia storia di studente.
Non studiavo ma forse gli insegnanti apprezzavano la mia intelligenza ben nascosta..
Quelli che mi conoscevano pero’ non si facevano incantare.
Ricordo un episodio in terza liceo: il prof era in malattia e venne una supplente. Due settimane piu’ tardi la prof venne in aula con i compiti corretti: un problema di trigonometria. Si sedette alla cattedra, tiro’ fuori il registro e il fascio di protocolli, poi pronuncio’ il mio nome. Io mi alzai dal banco e presi la porta per uscire. Mi chiamo’ indietro e disse dove va? Mi sentivo sempre in colpa, credevo di aver fatto qualche marachella. Risposi: vado fuori. E lei: ma no, venga qui. L’ho chiamata perche’ la sua soluzione del problema e’ stata la piu’ elegante di tutta la classe.
Ciao. Studia la fisica che e’ una bella materia. Con la fisica e la chimica forse potremo trovare la fusione nucleare a freddo e fare della Terra un’astronave per allontanarci dal Sole quando scoppiera’.
18 Dicembre 2017 at 17:35
🙂 aspettiamo fiduciosi
9 Gennaio 2020 at 01:46
“fare della Terra un’astronave per allontanarci dal Sole quando scoppiera”’. Peccato che mi perda lo spettacolo ; salvo essermi reincarnato, nel frattempo, in un maestoso – maestoso va da sè…:) 🙂 – cedro del Libano. Cosi, aspettando il gran giorno, potro’ anche accogliere sotto i miei lunghi e robusti rami chi cerca ombra e riparo. Ad maiora !
22 Settembre 2013 at 22:55
Non perdere tutta questa voglia e l’entusiasmo, Costanza, tutto il resto non conta. Passa un buon anno. Un bacione
prof
23 Settembre 2013 at 14:21
GRAZIE PROF QUANDO AVEVO BISOGNO DI LEI C’è SEMPRE STATA
23 Settembre 2013 at 15:51
sei proprio un tesoro, Costanza.
24 Settembre 2013 at 13:26
PROF HO UNA NOTIZIA IL 2 OTTOBRE è IL MIO COMLEANNO CHE BELLO NON VEDO L’ORA DI FESTEGGIARLO CON LE MIE COMPAGNE
24 Settembre 2013 at 14:20
Buoni festeggiamenti, allora, e tanti auguri da parte mia 🙂
1 Ottobre 2013 at 17:06
PROF SONO SEMPRE IO COSTANZA ALLORA HO UNA BELLISSIMA NOTIZIA DA DARLE ALLORA LA PROF DI MATEMATICA MI HA RIPORTATO IL COMPITO DI MATEMATICA INDOVINA QUANTO HO PRESO 8 NON CI POTEVO CREDERE COMUNQUE APPENA SONO SALITA IN MACCHINA SONO SCOPPIATA A PIANGERE PERCHè NON ME L’ASPETTAVO HO ANCHE UNA BRUTTA NOTIZIA LA SCUOLA DOVE VADO STA CADENDO A PEZZI DUE GIORNI FA è CADUTO UN PEZZO DEL SOFFITTO POI HO PRESO + A MOTORIA PERCHè SULLA TRAVE HO FATTO LA RUOTA E LA VERTICALE
1 Ottobre 2013 at 19:47
Sei bravissima, solo questo conta. Che la tua scuola cada a pezzi non è una notizia, Costanza, tutte le scuole italiane stanno venendo giù ..
3 Ottobre 2013 at 14:56
PROF LE VOLEVO DIRE CHE HO PRESO 8 A MATEMATICA E POI MI HANNO FATTO TANTISSIMI REGALI PER IL MIO COMPLEANNO, UNA FELPA DEI ONE DIRECTION, UNA MAGLIETTA, UN PAIO DI PANTALONI, DELLE SCARPE CON I BRILLANTINI, UN PAIO DI PANTALONI MILITARI, UN PROFUMO DEI ONE DIRECTION, IL LIBRO DEI ONE DIRECTION, IL REGALO PIù BELLO è STATO QUELLO DEL MIIO BOYFRIEND NICOLò CHE MI HA BACIATA E BASTA SALUTAMI EDOARDO, E I COMNPAGNI DEL 2D SOPRATUTTO ANGELICA DETTA MEZZI
3 Ottobre 2013 at 15:06
Certo che te li saluto. Insomma, mi pare di capire che ti hanno regalato qualunque cosa avesse a che fare con gli One direction 🙂
http://www.youtube.com/watch?v=o_v9MY_FMcw
3 Ottobre 2013 at 20:56
HAI RAGIONE MI PIACCIONO MOLTISSIMOOOO LI ADOROO MI FAI RIDERE SOPRATUTTO ZAYN MALIK LUI è DIVINOOOO
25 Settembre 2013 at 20:59
UNA COSA POSITIVA DI QUESTA SCUOLA è CHE HO TROVATO UNA BFF CIOè UNA BEST FRIEND FOREVER CHE BELLO IL SUO NOME è IRAMA è DOLCISSIMA.
SALUTAMI IL BELLISSIMO EDORADO
16 Marzo 2012 at 15:37
http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/puntata/ContentItem-a5d393c7-2788-42d2-ad16-3bf5162600f8.html
3 Maggio 2012 at 18:12
Cara Gabriella,
più ti leggo e più ti sono grato.
Con rinnovata stima
P
King Krimson-Rembrandt van Rijn
Per alleviare la bruttezza del nostro tempo e godere della bellezza dei creatori di ogni tempo
Si descrive il dipinto “De Nachtwatch” di Rembrandt van Rijn
http://www.youtube.com/watch?v=GlsAjke94Xc
The Night Watch
shine, shine, the light of good works shine
the watch before the city gates
depicted in their prime
the golden light all grimy now
three hundreds years have passed
the worthy captain and his squad of troopers standing fast
.
the artist knew their faces well
the husbands of his lady friends
his creditors and councilors
in armour bright, the merchant men
official moments of the guild
in posed keen from bygone days
the city fathers frozen there
upon the canvas dark with age
the smell of paint, a flask of wine
and turn those faces all to me
the blunderbuss and halberd-shaft
and dutch respectability
they make their entrance
one by one defenders of that way of life
the redbrick home, the bourgeoisie
and guitar lessons for the wife
so many years we suffered here
our country raked with spanish wars
now comes a chance to find ourselves
and quiet reigns behind our doors
we think about posterity again
and so the pride of little men
the burghers good and true
still living through the painter’s hands
request you all to understand
La Ronda di Notte
splende, splende, splende* la luce delle buone opere, (1)
la ronda davanti alle porte della città
rappresentate nella loro prosperità
la luce dorata, tutta sporca ora
trecento anni son passati
il meritevole capitano e il suo squadrone di soldati sull’attenti* (2)
l’artista conosceva bene le loro facce
i mariti delle amiche della sua dama
i suoi creditori e i consiglieri
in armatura brillante, il commerciante
momenti ufficiali della gilda
in enfatiche* messe in posa d’altri tempi (3)
i padri della città congelati
sopra la tela scura per l’età
l’odore della pittura, un fiasco di vino
e girano (// girate) quei volti tutti verso di me
il trombone* e l’asta alabardata (4)
e (la) rispettabilità olandese
fanno il loro ingresso uno alla volta,
difensori di quel modo di vivere
la casa di mattoni rossi, la borghesia
e lezioni di chitarra per la moglie
così tanti anni abbiamo sofferto qui
il nostro paese rastrellato dalle guerre spagnole
adesso viene (a noi) una possibilità di trovare noi stessi
e (la) pace regna dietro alle nostre porte
di nuovo (possiamo) pensare alla posterità
e così l’orgoglio di piccoli uomini
i cittadini bravi e autentici (// leali)
ancora in vita grazie* alle mani del pittore (5)
richiedono a tutti voi di comprendere
(1) “shine” è sostantivo (quindi: “lo splendore della luce”), ma qui è reso con la voce verbale: “splende la luce”
(2) “standing fast”: lett. “rigidi in piedi”; qui reso con “sull’attenti” (idiomatico)
(3) “keen”: lett. “appassionato”, “acuto”, “forte”, “tagliente”, etc., qui reso con “enfatico”
(4) “blunderbuss”: “trombone”, tipo di archibugio con ampia bocca
(5) “through”, lett. “attraverso”
3 Maggio 2012 at 22:13
grazie Pietro, d’altra parte la maggior parte delle cose che pubblico non è mia, ma di tanti altri a cui siamo grati 🙂
5 Agosto 2012 at 21:20
prof sono sempre io costanza, scusa se la disturbo ma le volevo fare i miei complimenti per il blog mi piace molto come lo ha fatto!!!! Non vedo l’ora che rincominci la scuola…. i miei progressi dello studio sono quasi giunti al termine, perchè ho quasi finito di fare tutti i compiti delle vacanze, lei è una prof eccezzionale. Pochi giorni fa sono andata ha prendere i libri per il prossimo anno sò che il prossimo anno c’è biologia
5 Agosto 2012 at 21:24
grazie dei complimenti, ci vediamo presto.
8 Settembre 2012 at 16:29
ho un figlio che si appresta ad entrare alle scuole medie, non mi va di chiamarle primaria, secondaria ecc…. a detta di tutti il triennio sarà una pena da scontare per alunni e famiglie. perchè? davvero la scuola media si è ridotta così. si esce con ottimi voti dalle scuole elementari, e ci si ritrova alla fine del triennio con poche nozioni nuove,e con il “problema” di dover affrontare i vari licei, istuituti tecnici con un bagaglio culturale da quinta elementare. mi aiuti a capire, sono sicuro che mio figlio sarà un attento studente, ma su quanto imparerà non ci scommetterei nemmeno un centesimo. grazie.
8 Settembre 2012 at 17:12
Ciò che le hanno detto circa “la pena da scontare” è in parte vero: la scuola media (la chiamiamo tutti così, fuori dall’ufficialità) ha molte difficoltà a mantenere viva la curiosità naturale dei bambini delle elementari, mentre manca spesso (come noi delle superiori) l’obiettivo di sviluppare nei ragazzi i propri strumenti di lettura del mondo.
A mio avviso, il problema però non è né nei “voti”, né nel “bagaglio culturale” dei ragazzi che escono con la licenza media. Vorrei una scuola in cui i ragazzini arrivano al biennio delle superiori perfettamente ignoranti (come infatti arrivano) ma con la curiosità intatta e un bagaglio di strumenti di lavoro saldamente acquisito. Succede invece che al biennio delle superiori ci si debba fermare a fornire le competenze di lettura, scrittura e calcolo a ragazzi che non capiscono cosa diciamo (hai voglia pretendere di “istruire” ..) e non sanno come fare ad acquisire queste capacità (perché molti di noi danno per scontato che debbano già saper studiare).
Se non si interviene, il quadro si chiude, drammaticamente, con la certificazione di scuola, famiglia e dello studente stesso che il ragazzo “non è portato per lo studio”, condizione inesistente in natura, ma egualmente prodotta per troppi. Buona parte dei problemi di motivazione al liceo vengono da queste difficoltà, perciò mi preoccuperei meno di quanto imparerà, ma piuttosto se si annoierà o se andrà a scuola malvolentieri.
In conclusione, credo che il compito della scuola sia di insegnare a pensare, non di trasmettere contenuti: quelli sono ormai disponibili per tutti, ma non tutti hanno la capacità di comprenderli.
9 Settembre 2012 at 09:40
ha ragione sul “pensare”, esprimo malissimo i miei pensieri. cosa devo dire allora a mio figlio; gia detto studiare, educazione… forse “curiosità”? ricordo che a scuola ero una capra, ma in alcune materie chiedevo sempre, alle superiori, sopratutto, io ed un mio compagno facevamo a gara, con il prof, a chi chiedeva di più, si trattava di topografia… spero di non dovetr dire molto a mio figlio, e che sia lui a chiedere. la ringrazio ancora. ps. cosa ne pense degli ebook nella scuola?
9 Settembre 2012 at 11:37
Io gli direi soltanto “leggi” e soprattutto parlerei con lui delle cose che lei guarda con passione (non conosco la topografia che probabilmente è interessantissima) e potrebbero incuriosirlo, poi troverà anche lui la sua strada. Quanto agli ebook non ho molto da dire: se i loro contenuti non attraggono gli studenti più dei manuali servono a poco, la vera rivoluzione è internet: il problema è come convincere i ragazzi che c’è un intero mondo oltre facebook e che bisogna imparare a leggerlo.
PS: le capre, a parte le madri dei capretti, non esistono :-).
12 Settembre 2012 at 15:10
Salve professoressa siamo Nicola Alunni e Camilla Salvadori e stiamo facendo i compiti insieme, ma non troviamo i testi dedicati all’apprendimento ne riusciamo a creare una mappa su grapholite e per stampare i fogli non abbiamo il materiale. Come possiamo fare? ci puo dare un po piu di tempo x organizzarci con il lavoro?
12 Settembre 2012 at 17:04
Il testo sull’apprendimento è qui http://scienzeumanegiudici.wordpress.com/2011/11/26/lapprendimento-i-comportamenti-di-risposta/. Qualunque cosa vi serva, andate alla categoria “programmi”, poi cercate “scienze umane. secondo liceo”. Se non riuscite a usare grapholite fate la mappa sul vostro quaderno. L’importante è che leggiate, individuiate le parole chiave e stendiate la griglia.
25 Settembre 2012 at 14:12
Prof salve sono Camilla Salvadori..non riesco a trovare il video che parla del bullismo..mi può aiutare?
25 Settembre 2012 at 16:48
Questa volta prova a trovarlo senza link: clicca su “programmi”, scendi fino a “scienzeumane.secondo liceo”, per il video di joel burns “Joel Burns. Basta suicididi ragazzi gay”; invece Losers e gli altri che ho citato, nonché i testi letti in classe sono all’interno di “bullismo”.
3 Ottobre 2012 at 21:12
beh , almeno nella sua biblioteca , una citazioncina al vecchio Vaneigem poteva pur farla . . . . o forse è ancora troppo rischioso ! ? ! ; – ) ) )
3 Ottobre 2012 at 21:41
ho corso il rischio dedicandogli l’incipit del blog 😉 ma, con vizio da vecchia umanista, non ho incluso ne “la biblioteca della prof.” i miei testi digitali, là sono elencati solo i libri di carta che possiedo ..
5 Ottobre 2012 at 16:52
Bonjour à vous!
Voila, votre traduction est en ligne sur mon blog, sous la page “iltaliano”.
j’en suis très heureux et vous en remercie.
Avec mes amitiés,
JP Galibert
12 Ottobre 2012 at 07:12
Je suis très honorée d’avoir inauguré cet espace 🙂
9 Ottobre 2012 at 17:17
gentilissima professoressa, sono la mamma di un ragazzino disgrafico e anche un pò disortografico. vorrei trasferirmi per migliorare la ns. condizione (visti probl. sul lavoro. saprebbe dirmi se è un passaggio attuabile? sa se in francia la scuola è preparata a ricevere questi ragazzi? la ringrazio e complimenti per quello che fa.
elisa
9 Ottobre 2012 at 17:26
Grazie dell’apprezzamento, signora. Non conosco abbastanza la scuola francese per risponderle, giro la sua domanda ai colleghi francesi, ma sarebbe utile sapere se suo figlio frequenta la scuola media di primo o secondo grado.
11 Ottobre 2012 at 12:22
Michele sta frequentando la prima media ( secondaria di primo grado) con 1000 difficolta’ legate alla scaraa disponibilita’ . Pensi che sto firmando avvisi e circolari non sapendo cosa firmo. Ogni volta lo faccio presente ma e’ un muro difficile da tirare giu’. Come genitori abbiamo davvero paura che un ragazzino come lui, cosi avuto veloce curioso e brillante perda l’ amore per lo studio. Grazie comunque per tutto. Elisa
12 Ottobre 2012 at 06:28
Non capisco bene cosa le facciano firmare, ma se il significato di questi documenti le é oscuro pretenda chiarimenti (ne ha diritto) o si consulti con le associazioni di genitori di bambini dislessici nella sua città o in rete. Per quanto riguarda la sua domanda sulla didattica per dislessici in Francia, ho girato la sua richiesta a colleghi francesi che stanno cominciando a rispondermi: la terrò informata.
9 Novembre 2012 at 10:25
Sto ricevendo risposte circostanziate dai colleghi francesi che le sintetizzo in questo modo: la scuola francese si sta attrezzando per l’insegnamento ai ragazzi DSA, anche se ipotizzare il trasferimento di un ragazzo dislessico di madre lingua diversa, richiede di considerare attentamente le difficoltà ortografiche del francese. Se vuole approfondire con me, mi scriva pure all’indirizzo gabriella.giudici@gmail.com.
10 Novembre 2012 at 00:12
La ringrazio davvero tanto. Capisco perche’ i suoi alunni le vogliono cosi bene. Grazie elisa
10 Novembre 2012 at 15:06
grazie a lei di queste parole così affettuose e moltissimi auguri per le scelte che lei e suo figlio avete davanti.
19 Novembre 2012 at 19:29
prof non riesco a mandarle il lavoro di aristotele!come faccio?
19 Novembre 2012 at 19:33
non ti vedo tra gli studenti autenticati, se mi invii un’email (gabriella.giudici@gmail.com) ti mando l’invito ad accedere. In ogni caso non ti preoccupare, va bene tutto: stampa, quaderno, allegato all’e-mail 🙂
19 Novembre 2012 at 20:52
inviato! 🙂
19 Novembre 2012 at 21:36
anch’io: hai il link per entrare in 3D nella tua posta. Ciao
21 Novembre 2012 at 09:40
Buongiorno Professoressa,
ho cercato di decifrare il seguente articolo ma trovo delle
difficoltà notevoli :
una riflessione sull’impostura filosofica, per tornare al punto:
https://criticaimpura.wordpress.com/2012/10/15/nichilismo-tautologia-poietica-e-travaglio-dellaletheia-una-riflessione-sullimpostura-filosofica-per-tornare-al-punto/
21 Novembre 2012 at 12:10
non escludo di trovarle anch’io 😉 ma lo leggerò (nemmeno i miei studenti mi chiamano professoressa, qui ci apostrofano con “prof.”). Ciao
21 Novembre 2012 at 14:33
Salve, sono l’autrice dell’articolo.
Se vuole chiarimenti, gentile Pietro, può chiederli direttamente a me in mail. Scriva pure a criticaimpura@gmail.com specificando che cosa non le è chiaro. Anticipo che l’articolo non è un testo espositivo ma un discorso critico.
Cordialmente
Sonia Caporossi
21 Novembre 2012 at 17:19
Gentile Sonia,
mi sono rivolto alla prof. Gabriella a causa della mia scarsa competenza
in materia filosofica. Ho scelto di comunicare all’interno del suo blog perchè,
conscio dei miei limiti penso che chi, impegnato quotidinamente a trasmettere
saperi e conoscenze alle giovani generazioni sappia tradurre temi complessi.
Nel suo discorso critico, con il quale non potrei misurarmi direttamente ho
pensato, forse ingenuamente, di avere una possibilità di lettura semplificata
tramite terza persona, suo malgado, da me eletta a traduttrice di temi
complessi che molto probabilmente non possono essere tradotti al neofita
quale io sono.
Mi scuso con Lei, con la conduttrice di questo blog che mi ospita e saluto.
Pietro
21 Novembre 2012 at 22:15
ciao Pietro,
conosco la tua gentilezza, ma non devi scusarti. Passarsi articoli e discuterli è normalissimo e su internet non si chiede il permesso all’autore.
Se poi vogliamo entrare nel merito, a me non sembra che l’articolo affronti il tema dell’impostura filosofica, piuttosto del travisamento in filosofia. Gli argomenti tirati in campo sono molti ma, tanto per citare il primo, al tema della “morte dell’uomo”, non si possono muovere le obiezioni di Sonia [“[…] se pure l’essere non è pacificamente dato, il nulla non è il primum, giacché se lo fosse, insieme alla morte di Dio morirebbe anche l’uomo; e l’hanno dato per spacciato in molti, infatti, senza comprendere che per dar morto qualcuno occorre uno che dal di fuori gli scriva il necrologio, uno che sia vivo vegeto e pulsante: io sono morto. Dunque, se lo dico, sono morto o son vivo?”].
Quando Foucault (tanto per citare uno degli autori di quel dibattito) ne parla ne Le parole e le cose, non allude certo alla perdita di coscienza o di conoscenza dell’uomo, ma alla perdita di centralità del soggetto e della coscienza moderna. Pare strano, ma c’è stato un tempo in cui la filosofia (antica) ha pensato il mondo anche senza aver coscienza di sé come pensiero. Ecco come il nostro affronta il problema: https://scienzeumanegiudici.wordpress.com/2012/08/08/foucault-e-la-morte-delluomo/
Se vuoi proseguiamo .. di giorno.
Ciao ora
22 Novembre 2012 at 01:12
Il problema è più complesso di così, e non era neanche riferito a Le Parole E Le Cose, piuttosto all’ontologia nichilista. Ma se vuole possiamo discutere il contenuto costruttivistico dell’affermazione che “l’uomo è un’invenzione recente”. Oppure si può partire da questo: http://criticaimpura.wordpress.com/2011/01/23/io-non-io-perche-proprio-io-il-problema-filosofico-della-conoscenza-di-se-dal-razionalismo-allidealismo/
per andare a finire a questo: http://criticaimpura.wordpress.com/2012/01/05/la-crisi-del-linguaggio-filosofico-nella-seconda-modernita-una-riflessione-dal-sottosuolo/
a questo: http://criticaimpura.wordpress.com/2011/05/16/lingua-linguaggio-e-costruzione-della-coscienza/
e a questo: http://criticaimpura.wordpress.com/2012/06/28/fatti-e-interpretazioni-appunti-sulla-possibilita-di-una-condizione-neomoderna-del-linguaggio-e-della-logica/
Si troverà a suo agio: sono più comprensibili e scorrevoli del primo che ha letto, che ammetto essere dotato a sua volta di una certa oscurità sibillina; ma solo per chi non ha letto e già meditato gli altri.
Cordialmente
Sonia Caporossi
22 Novembre 2012 at 14:38
e allora leggiamo ..
24 Novembre 2012 at 11:53
Almeno ho capito le ragioni dell’intestazione del blog (critica impura), e condivido anche la scelta: una critica “pura”, quella che ha caratterizzato tutta la tradizione filosofica, si sviluppa infatti dall’interno, facendo risaltare contraddizioni e impensati, mai dall’esterno, slittando sui concetti e fraintendendoli sistematicamente.
La critica filosofica è impossibile da ignorare, si impone. Quando una contraddizione viene esposta, un cono d’ombra esplorato, il mondo non resta come prima. Nel caso nascesse un dibattito filosofico degno del nome penso quindi che lo verrei a sapere. Quello che leggo nei suoi articoli mi sembra invece una ricognizione filosofica competente che di tanto in tanto si prende delle libertà di critica, che non mi convincono mai.
PS: pas de problème, punto di vista “cattedratico”.
22 Novembre 2012 at 01:16
Gentile Pietro, non si scusi neanche per scherzo e mi scriva senza timore: non c’è esegeta migliore di un testo oscuro che l’autore, mi creda.
Ringraziandola dell’attenzione
Sonia Caporossi
21 Novembre 2012 at 20:11
Cara Sonia,
credo che Pietro volesse incuriosirmi e naturalmente c’è riuscito. Credo di capire anche perché trovi oscuro il suo testo. La sua infatti non è una discussione su qualcosa, ma su molte cose, tenute tutte insieme e date per conosciute. In questo modo di procedere, se chi scrive non sente la necessità di pensare davanti a un pubblico, esplicitando in modo dimostrativo le proprie considerazioni, non rende un servizio di chiarificazione a se stesso (il famoso dialogo dell’anima con se stessa) né a chi lo legge.
In filosofia l’obbligo della chiarezza oltrepassa la semplice questione di metodo per diventare una questione etica. Poiché discutendo includiamo o escludiamo, conviene tener conto delle massime di Grice (qualche riferimento, non per lei, ma per chiunque passi di qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Massime_conversazionali). Se diamo uno sguardo al merito, la questione diventa poi ancora più importante: da questo punto di vista, la ricerca non può che essere un fatto collettivo (nessuno ha creato dal nulla, nemmeno Talete che, come sa, non è stato il primo uomo sulla terra) e non ha alcun senso se non incide sulla realtà. Se smarriamo questo elemento, non mi sorprende il desiderio di “tornare al punto”.
Credo che gli autori che cita criticamente la pensassero più o meno in questo modo. Per questo non risultano oscuri a chi li legge e molte delle obiezioni che muove hanno già trovato risposta nei loro scritti ..
22 Novembre 2012 at 00:40
Cara collega,
La ringrazio dei suggerimenti che tradiscono la sua evidente deformazione professionale; la capisco, a volte divento cattedratica anch’io, a noi professori succede anche quando non vogliamo. Quanto alla “questione etica” legata alla necessità della chiarezza in filosofia, sono perfettamente d’accordo, non foss’altro che, in filosofia, in larga parte l’ethos è il methodos. Temo però che lei consideri “le molte cose tenute insieme” come date “per conosciute” per due motivi fondamentali: il primo è che in effetti sono “conosciute” a chiunque abbia letto anche gli articoli precedenti in cui si espone a tappe una critica del costruttivismo filosofico, e a chiunque abbia avuto quantomeno la pazienza di leggere i commenti in calce ai vari articoli, addotti da commentatori che evidentemente hanno avuto, a loro volta, l’acutezza non solo di comprendere punto di vista, temi e problemi, ma anche di proporre alternative e correggerne il tiro. A mio parere, la ricerca come procedimento collettivo, vista la qualità della condivisione, è stata perfettamente ottemperata in base agli scopi e alle intenzioni del nostro blog. Il secondo motivo a cui mi riferivo, a me pare, è un problema di metodo; ed i problemi di metodo, accennavo prima, non possono essere mai travalicati in nome di una presunta etica data per buona, mi permetta di dissentire; perché in filosofia, come dicevo, il metodo stesso è una parte importante dell’ethos. Mi spiego subito. Fra un testo divulgativo (poniamo: scolastico) e un testo di indagine (poniamo: scientifico) intercorre la stessa differenza che passa fra un lavoro prodotto in base al metodo assiomatico (aristotelico) ed uno prodotto in base al metodo euristico (platonico: ecco, lo vede? Ci sono cascata. Sto diventando cattedratica!). Il primo è fatto per le dimostrazioni di nozioni note, è dotato di estrema chiarezza ma non dice altro da ciò che dimostra, che è sempre qualcosa di preesistente. Il secondo è il procedimento della ricerca e della scoperta, a differenza del primo aggiunge scienza, ma procede a tentoni e, a tratti, non può esentarsi da una certa oscurità. L’etica dell’intenzione sta tutta qui. Ora, io non sto millantando una scoperta scientifica di inestimabile importanza per il tramite di quell’articoluccio da me malauguratamente partorito: dico solo che, sul mio blog, ribadisco, non sul suo, mi sono proposta un dibattito su alcuni temi di fondamentale importanza filosofica, ed il dibattito c’è stato, anzi, continuano ad arrivare contributi in forma di articoli da parte dei lettori, il dibattito si sta articolando ed è ancora in corso. Voglio dire: Critica Impura non è un blog di quelli dove uno pontifica e gli altri domandano e quello che ha pontificato in precedenza risponde continuando a pontificare. Sa quanti ne esistono di blog del genere? Uhhh!… E non è neanche un blog (è questo il punto) dove “si spiegano i filosofi”. Per questo, c’è l’ottimo filosofia.net del giovane Diego Fusaro; e magari il suo. Direi che fate già un ottimo lavoro. Critica Impura è un blog che non offre una cassetta degli attrezzi, è un blog che prova, nel suo piccolo, a costruire e riparare. Quanto al signor Pietro, sono intervenuta direttamente sul suo blog esclusivamente perché sono sempre a disposizione di chi vuole chiarimenti: sarei felice se mi contattasse, ribadisco, per tutte le spiegazioni di cui avrà voglia e necessità. Ho dato la mail perché il testo è sul mio blog, non sul suo; e mettermi a spiegare un testo altrove sarebbe, questo sì, privo di senso, perché i lettori terzi rimarrebbero esclusi completamente dal sottotesto e non capirebbero.
La ringrazio dell’attenzione, con stima e cordialità
Sonia Caporossi
24 Novembre 2012 at 11:11
22 novembre 2012
Comunicato Stampa ”Pillole del Sapere” – L’anticipazione
Anticipiamo a titolo esemplificativo la pubblicazione di uno dei prodotti acquistati su CONSIP
di Indire
A seguito della trasmissione “Report” dello scorso 18 novembre, e anche in risposta alle richieste pervenute, anticipiamo, a solo titolo esemplificativo, la pubblicazione di uno dei prodotti acquistati su CONSIP sulla base delle tematiche individuate dal gruppo di lavoro costituito dal MIUR.
Sarà così possibile verificare che si tratta di materiale originale realizzato sulla base di una sceneggiatura pensata per rispondere sia ad esigenze di natura informativa/divulgativa sia di carattere didattico/formativo sui temi di Educazione ambientale, Educazione alimentare/salute ed Educazione stradale.
Nel filmato è contenuta anche l’animazione grafica che ha lo scopo di riproporre un promemoria riepilogativo sui concetti chiave del tema trattato.
A ogni filmato è correlato un Laboratorio di proposte didattiche adeguate rispetto al livello scolastico di riferimento.
Il materiale sopradescritto, insieme a quello frutto delle esperienze didattiche su tali tematiche sviluppato dalle scuole stesse, per un totale di 50 prodotti audiovisivi e/o multimediali, sarà inserito in una Libreria Digitale online disponibile entro l’anno.
http://www.indire.it/alert/
24 Novembre 2012 at 11:22
le esperienze didattiche delle scuole sono in rete GRATUITAMENTE, non al prezzo di 500 milioni. Il lavoro di cui sopra lo fanno gli editori che propongono alle scuole, non al ministro, le loro realizzazioni. Gli insegnanti le esaminano in base alla loro competenza e le scelgono in coscienza in virtù della loro libertà di insegnamento. Le dice nulla questa modalità? E’ la Costituzione della Repubblica Italiana.
24 Novembre 2012 at 11:37
Entriamo nel merito, Apriamo il link dell’INDIRE (naturalmente articoli con commenti disattivati) e godiamoci il primo video per l’educazione ambientale nella scuola primaria elaborato dalla società scelta da CONSIP, tema l’acqua”: “Ciao, ho otto anni e mi piace tanto fare i gavettoni”, “ciao ho nove anni e mi piace tanto andare in piscina” .. Questo video dovrebbe essere costato 1/35 di 500 milioni.
Confrontiamolo adesso con il video sullo stesso tema elaborato da una terza classe del Liceo Artistico “Metelli” di Terni e diffusa gratuitamente in rete dall’insegnante che ha assistito i ragazzi nell’elaborazione grafica: http://scienzeumanegiudici.wordpress.com/2011/06/05/lacqua-e-un-bene-comune/
Il confronto ovviamente è impietoso, come lo è quello tra l’enorme sforzo didattico prodotto dalla scuola pubblica italiana e lo spettacolo offerto dal MIUR.
17 Febbraio 2013 at 20:02
no oggi per esempio ho visto la tele,si ricorda quando abbiamo visto visto il film TROY lo fanno questa sera con quello schianto di Brad Pitt
17 Febbraio 2013 at 20:04
🙂 ma lo rivedi (anche se abbiamo visto solo due spezzoni) per ripassare Omero o per ammirare Achille?
17 Febbraio 2013 at 20:18
per ammirare achille è bellissimo:)
17 Febbraio 2013 at 20:19
chissà com’era Omero ..
17 Febbraio 2013 at 20:28
brutto e poi ancora brutto il più bello è achille
12 Gennaio 2013 at 10:06
e si
http://www.alfabeta2.it/2013/01/12/ancora-una-volta-la-barbarie/
5 Marzo 2013 at 09:41
segnalazione:
http://www.infoaut.org/index.php/blog/clipboard/item/3910-informazioni-di-parte-intervento-di-carlo-formenti
5 Marzo 2013 at 17:06
grazie della segnalazione
7 Marzo 2013 at 18:09
prof le voglio bene
7 Marzo 2013 at 18:38
ciao Costanza, va tutto bene con i nuovi compagni e i prof?
16 Marzo 2013 at 14:44
benissimoooooooo
12 Giugno 2013 at 11:01
buon giorno prof finalmente sono iniziate le vacanze che bello sono molto contenta che mi racconta io non sto facendo assolutamente niente che bell così non tocco libro…. Come sta edoardo????
12 Giugno 2013 at 11:54
bene, divertiti e riposati, naturalmente con un bel libro in mano: cosa c’è di più divertente, rilassante, emozionante?
17 Marzo 2013 at 11:00
prof le volevo dire grazie per tutto quello che ha fatto per me in questi giorni le dico grazieeee.
Mi sono appena finita di allenare, da sola e sabato prossimo ci ritorno forse
19 Marzo 2013 at 14:17
ma quanto sei affettuosa.. 🙂
27 Marzo 2013 at 21:03
grazie comunque le volevo augurare una buona pasqua a lei e a suo figlio edoardo comunque io queste vacanze le sto passando bene a parte che devo studiando molto tutti i giorni.
Però spero solo che vengo promossa, ciao e buona notte le voglio bene
27 Marzo 2013 at 21:27
ciao Costanza,
grazie per questi auguri così affettuosi, passa anche tu delle buone vacanze.
14 Giugno 2013 at 19:00
porto brutte notizie non andrò in 3° superiore perchè mi hanno bocciata devo ripetere il 2 superiore che disdetta quindi quest’estate devo studiare cmq inizio da luglio ha studiare…..
15 Giugno 2013 at 16:04
mi dispiace tanto Costy ma, pensavo, visto che l’anno è andato storto, che ne dici di leggere qualcosa che ti piaccia e risposarti, invece di rimetterti a studiare?
28 Giugno 2013 at 15:37
cara professoressa sono andata a verdere la nuova scuola è grandissima e poi mi piace un kasino soprattutto alcuni professori il vantaggio che ho è che quest’anno avrò la prof di sostegnoooooo le voglio molto beneeeeeeee
28 Giugno 2013 at 18:04
a quale nuova scuola ti sei iscritta?
29 Giugno 2013 at 11:36
la scuola cui mi sono iscritta si kiama IPSIA e si trova a Piscille che bello non vedo l’ora perlopiù dei giorni li passo in laboratorio
28 Marzo 2013 at 11:06
segnalazione
della serie – non ce l’hanno mai raccontata giusta
http://icebergfinanza.finanza.com/2013/03/27/implicit-debt-un-italia-da-tripla-a/
28 Marzo 2013 at 11:10
nessuno stupore. Ciao
9 Giugno 2013 at 17:30
Ho letto da:
http://scienzeumanegiudici.wordpress.com/2012/07/21/la-fondazione-del-diritto-di-proprieta-storia-di-unidea-dai-padri-della-chiesa-a-john-locke/
le sue argomentazioni su:
“La fondazione del diritto di proprietà. Storia di un’idea dai padri della Chiesa a Locke”
dove mi pare di capire che il “diritto alla proprietà privata” abbia subito una forzatura rispetto alla concezione originaria, da Locke, per rispondere alle nuove esigenze dell’industrializzazione e del capitalismo nascente.
Con la scusa dell’industrializzazione i “capitalisti” hanno usurpato il potere di appropriazione, senza vincoli e limiti, di ogni cosa.
Il “diritto di proprietà” è stato esteso oltre agli immobili ai mezzi di produzioni e alle produzioni culturali, persino alle scoperte scientifiche anche nel campo della medicina, attraverso i brevetti. Si è perso del tutto il concetto di “benefattori dell’umanità” che nel passato ha contraddistinto i grandi ricercatori e inventori che con le loro scoperte hanno contribuito all’enorme progresso dell’umanità, senza che ne traessero ricchezza secondo il concetto capitalistico moderno. Il “diritto di proprietà” col capitalismo liberista, la cui espressione massima è il cosiddetto “libero mercato”, è diventato ereditario ed esercita un potere assoluto su singole persone e popoli, nella forma più deteriore delle monarchie assolutistiche del passato. Il potere appartiene al popolo affermano i moderni democratici populisti, facendo dimenticare che il potere si può esercitare solo se si detiene il possesso e il diritto all’uso dei beni .
“Il libero mercato” è diventato il nuovo dio supremo e capriccioso, come quelli delle antiche divinità elleniche, a cui tutto si deve immolare, con l’aggravante che ci viene propinato come l’unico mezzo che può permettere a tutti l’emancipazione da tutte le nostre condizioni di bisogno.
Ma la centralità dell’uomo dell’umanesimo cristiano e laico e, persino, dell’illuminismo (che nella storia ha manifestato nei nazionalsocialismi, nei socialismi reali e nei liberismi tutti i suoi limiti) che fine ha fatto concretamente?
Nella dottrina cristiana cattolica in che modo si è giustificato e si giustifica oggi che il “diritto alla proprietà” è diventato di fatto un diritto “naturale” che esercita il suo enorme potere disgregativo e di ingiustizia sociale, permettendo una sottomissione schiavizzante a una esigua minoranza di “capitalisti del libero mercato” che con l’avvento della globalizzazione possono esercitare un potere assoluto, come mai prima nella storia, un potere devastante che fa diventare, persone e popoli, “proprietà” di un’oligarchia mondiale ristrettissima e senza scrupoli.
E i cristiani, e in particolare quelli cattolici, come possono partecipare a questa “oligarchia”? Come possono accettare questa nuova espressione di aberrante schiavitù?
Potrebbe aiutarmi ad approfondire, attraverso i suoi studi storici filosofici e dottrinali in che modo noi cattolici possiamo e dobbiamo, a partire dalle radici della nostra cultura, aiutarci ed aiutare ad immaginare una “nuova società” più equa e solidale? Oppure correggermi se c’è qualcosa di erroneo in quello che mi sembra di aver capito leggendo le sue argomentazioni?
Grazie , Salvatore Cupperi
9 Giugno 2013 at 18:11
La ringrazio dell’attenzione. Le domande che lei mi pone (in particolare l’ultima: come può il cristiano accettare la schiavitù?) hanno una lunga storia che parte (almeno) dai movimenti pauperistici e dalle eresie medievali, osservando i quali si può constatare come le richieste di rinnovamento religioso e di fratellanza siano sistematicamente sfociate nelle due direzioni dell’eresia, cioè della critica esplicita al potere secolare della Chiesa e al suo magistero o nella fondazione di nuovi ordini che fondevano l’obbedienza e l’accettazione della Chiesa com’era ad un messaggio rinnovato (da Francesco d’Assisi a -probabilmente- papa Bergoglio). [Su questi temi, a me è stata utile la lettura dei due volumi di storia moderna di Prosperi].
Ai miei occhi (e al mio sguardo laico), il primo filone, almeno in Europa, si è da tempo secolarizzato: da secoli convivono umanesimi diversi, ma le istanze di emancipazione che si sono poste il problema dell’efficacia, cioè del concreto cambiamento al di là della semplice testimonianza, sono nate e si sono sviluppate fuori della Chiesa. Diverso il caso americano, con la teologia della liberazione,la quale però quando non è stata apertamente combattuta dalle gerarchie ecclesiastiche è stata comunque emarginata ed isolata.
Non credo di aver soddisfatto le sue richieste, ma ai problemi che lei pone io mi sono data queste risposte tanti anni fa (nemmeno ventenne) e non ci sono più tornata sopra.
La saluto cordialmente
14 Giugno 2013 at 19:32
La ringrazio per la risposta e per i suoi suggerimenti, ma, come lei stessa ha già intuito, non sono esaurienti alla mia esigenza di approfondire e comprendere i principi che sottendono all’accettazione, da parte della Chiesa e del mondo cattolico, della “proprietà privata” in senso liberista. E’ vero che nella teologia della liberazione si affronta questa tematica, ma si basa troppo sull’analisi marxista della società, dove l’uomo viene concepito non come persona, unica e irripetibile, ma come parte della massa, concetto completamente antitetico alla visione antrologica cristiana. Senza negare, comunque che alcune analisi e certi “valori”, “marxisisti”, possono essere condivisi, anche perchè non sono categorie innovative, ma vengono mutuate dal cristianesimo nelle sue espressioni più significative come solidarietà, uguaglianza e giustizia, che nel Vangelo prendono sostanza dalla rivelazione che tutti siamo figli di Dio e nell’inno alla carità di san Paolo raggiungono il vertice della valorizzazione dell’uomo. Carità che in san Paolo diventa l’unica vera legge delle relazioni sociali.
In riferimento alle due direzioni delle eresie, a cui si riferisce, credo sia più corretto affermare che solo quelle che hanno provocato scismi o divisioni sono delle reali eresie, almeno per quando riguarda la chiesa cattolica, mentre il rinnovamento apportato da san Francesco rientra nell’ottica della Chiesa sempre riformanda, che è opera dello Spirito Santo.
Convengo con lei che l’attuale papa Francesco possa riuscire a valorizzare potere come servizio, testimonianza come concretezza e fede come risposta ai bisogni reali dell’uomo, in quanto persona, espressione di unità inscindibile di spirito e corpo.
Per questo desidero capire, pur nel rispetto della buona volontà e dell’onesta intellettuale di tanti cattolici, in che modo si è deviato, a mio avviso, dal concetto di proprietà per uso proprio al concetto di proprietà come accumulo.
Mi creda la fede è certezza nelle verità rivelate, ma fatica e ricerca per trovare gli strumenti più idonei alla loro realizzazione. Penso che si riferisse a questo quando san Paolo esortava i primi cristiani a saper rendere conto, con la ragione, della propria fede.
Cordialmente, Salvatore Cupperi.
15 Giugno 2013 at 16:37
Mi permetto qualche piccola precisazione su marxismo ed eresia: il marxismo e Marx non si riferiscono affatto all’uomo come parte della “massa”, questa visione viene, al contrario, dalla letteratura borghese tra otto e novecento come reazione alla formazione delle nuove soggettività popolari (nel caso alludesse al materialismo storico, ne possiamo parlare, ma si tratta di altro).
Per quanto riguarda le eresie, suggerirei di definire tali tutte le visioni giudicate non ortodosse e condannate a questo titolo dalla Chiesa, indipendentemente dai loro esiti. Non c’è eresia se non rispetto a un’ortodossia: Francesco sostenne la stessa esigenza di rinnovamento dei (posteriori) spirituali e zoccolanti, ma avendo anteposto l’obbedienza alla povertà fu visto come un (importante) riformatore in grado di rinnovare dall’interno un edificio pericolante (ricorderà la famosa immagine di Giotto che appare in sogno a Innocenzo III). Intendo dire che le sue tesi non differiscono sostanzialmente da quelle “eretiche”, diverso è solo il ruolo che giocano in relazione all’istanza di rinnovamento della Chiesa (in sintesi, fu lui IL rinnovamento, mentre il papa mantenne invariati l’opulenza e il potere del suo governo temporale).
Rispetto alla domanda che si (e mi) pone, credo che non sia facile darsi una risposta senza considerare il ruolo del cristianesimo nella formazione della società moderna: indagare in questo senso le farebbe considerare le cose in modo più chiaro, senza dover rinunciare al suo approccio confessionale. Se ritiene che possa esserle utile, possiamo parlarne.
Cordialità.
22 Luglio 2013 at 12:27
prof volevo sapere se le è arrivato il mio compito sull’humanitas.. Enxhi
22 Luglio 2013 at 14:28
Si, è arrivato Enxhi. Visto che hai trovato il nuovo sito, ti mando il link per condividere “4D”. Ciao
22 Settembre 2013 at 20:49
PROF LE VOGLIO MOLTO BENEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
22 Settembre 2013 at 22:52
e anche tu te ne fai volere 🙂
17 Gennaio 2014 at 17:32
PROF ASPETTAVO UN Pò PER SCRIVERTI.. COME VA? IO TUTTO BENE CON LA SCUOLA VA ALLA GRANDE… DOMANI ESCO CON LE MIE AMICHE DI CLASSE E OMAR… UN AMICO MOLTO SPECIALE PER ME….
18 Gennaio 2014 at 18:47
Mi fa piacere Costy, vai così 🙂
3 Ottobre 2013 at 23:01
Ciao Gabriella, come ti va? Ti ho scritto sulla mail, ma mi sa che non ci hai ancora guardato! -Emiliano (apprendista elettricista e attore!)
4 Ottobre 2013 at 06:39
Ciao Emiliano,
qualcosa deve non aver funzionato perché non vedo il tuo messaggio nella posta. Appena torno da scuola ti scrivo, a dopo.
Gabriella
6 Ottobre 2013 at 18:49
Emiliano, in mancanza del tuo indrizzo ti rispondo da qui. I due video del festival di filosofia scolastica di cui ti parlavo sono questi: https://gabriellagiudici.it/filosofia-scolastica-materia-studiata-a-scuola-e-senso-della-morte/ e https://gabriellagiudici.it/artificiel/
Ciao
9 Ottobre 2013 at 16:41
PROF SONO SEMPRE IO COSTANZA COME VA? IO BENE SABATO VADO AI BARACCONI HO PROMESSO CHE NN FARò NESSUN GIOCO SPERICOLATO POI SEMPRE SABATO VADO A CENA FUORI CON IL MIO RAGAZZO….
9 Ottobre 2013 at 21:54
nessun gioco pericoloso?
10 Ottobre 2013 at 15:04
si li faccio i giochi pericolosi moltiiiii
10 Ottobre 2013 at 15:46
si vede che sono “giudiziosamente” pericolosi, quel tanto che basta per tenerti sveglia senza metterti davvero nei guai. Fai attenzione 🙂
23 Ottobre 2013 at 16:19
PROF LA SA UNA COSA ORA IN QUESTO MOMENTO STò COMPONENDO DIVERSE CANZONI POI LE CERCO SU YOUTUBE E LE CANTO
23 Ottobre 2013 at 16:23
brava !
29 Novembre 2013 at 16:14
PROF SONO COSTY COME STA?? IO BENISSIMO NELLA MIA NUOVA CLASSE MI TROVO BENISSIMOOOOO
30 Novembre 2013 at 10:13
Benissimo Costanza, mi fa piacere 🙂
15 Novembre 2013 at 23:23
Ciao Gabriella, ti ho mandato una mail a -prof@gabriellagiudici.it-. Spero che sia quello giusto! -emiliano
16 Novembre 2013 at 08:07
vedo, vedo 🙂
19 Maggio 2014 at 16:36
Ciao Gabriella,
(mi permetto il ‘tu’ in quanto collega!) avevo piacere a complimentarmi per questo tuo interessantissimo blog, per la ricchezza e la qualità dei contenuti offerti!.. adesso che l’ho scoperto, non mancherò di seguirlo con attenzione!
luca bezzini
19 Maggio 2014 at 16:54
Grazie Luca, un doppio tu tra noi, come colleghi e come blogger. Per la prima volta, quest’anno ho potuto “non adottare” un libro di testo e indicare al suo posto il materiale autoprodotto della docente, che è tutto qui. Vedo che tu fai un po’ lo stesso. Sindacalmente chissà chi ce lo fa fare, ma è una bella boccata di libertà dagli standard editoriali (ho pure scoperto che il “mio” Platone è praticamente il contrario della vulgata corrente: o mi sbaglio di brutto o farò scuola :-))
9 Novembre 2014 at 11:56
ciao prof sono costanza i giorni nella scuola nuova sn faticosi anche se studio molto tutti i giorni come sta edoardol? qui tutto bene mi manca molto prof……sn cresciuta fisicamente e mentalmente
10 Novembre 2014 at 06:39
Ciao Costi,
è tanto che non ci sentiamo: in quale scuola studi adesso?
19 Aprile 2015 at 21:41
CIAO PROF IO TUTTO BENE SONO MOLTO STANCA Perché STUDIO MOLTO TUTTI I GIORNI ORA STUDIO ALL’IPSIA CAVOUR MARCONI INDIRIZZO MODA MI PIACE MOLTO LA SCUOLA….. SONO FIDANZATA…..PERò E TU COME STAI? COME STA EDOARDO??? MI MANCA TANTISSIMO…..MI PIACE MOLTO STUDIARE….ANCHE SE è TUTTO MOLTO COMPLICATO
25 Aprile 2015 at 22:10
Forza che per quest’anno ce l’abbiamo quasi fatta 🙂
9 Maggio 2015 at 11:10
Salve prof. le ho inviato un’email all’indirizzo sopra riportato. Spero le sia arrivata.
14 Giugno 2015 at 21:00
Buonasera prof,ho finito la mia tesina con prezi e vorrei fargliela vedere per sapere che cosa ne pensa.Come faccio?
15 Giugno 2015 at 01:16
Mandami il link Lorenzo, sotto il video ci sono dei comandi, uno di questi ha il simbolo della condivisione: genera il link e ti chiede l’indirizzo e-mail a cui inviarlo. Scrivici: gabriella.giudici@gmail.com.
Ciao
30 Ottobre 2015 at 14:04
‘Pillole del sapere’: prosciolti tre funzionari Miur
Si è chiusa con un nulla di fatto giudiziario la vicenda delle “pillole del sapere”. “Non luogo a procedere perché il fatto non costituisce reato”, ha sentenziato il gup di Firenze, Tommaso Picazio. Sono così stati prosciolti l’ex capo del dipartimento Programmazione e gestione delle risorse del Miur, Giovanni Biondi, l’ex direttore generale del Dipartimento per lo Studente del dicastero di viale Trastevere Massimo Zennaro e il direttore dell’Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica, Antonio Giunta La Spada.
I tre funzionari pubblici erano stati accusati di irregolarità nella gestione dei fondi del ministero dell’Istruzione destinati alla ricerca e legati a prodotti didattici multimediali.
Il procedimento era stato avviato dalla procura di Roma alla luce di un dossier anonimo che faceva riferimento in particolare all’affidamento nel 2010 dell’appalto per le ‘Pillole del sapere’: spot educativi di 3 minuti ognuno destinati alle scuole.
Nel dicembre 2011 la direzione generale dello studente, diretta allora da Massimo Zennaro, assegnava ad Ansas 1.300.000 euro per sviluppare il tema della digitalizzazione e della multimedialità nelle scuole.
Il Capo dipartimento Biondi nel gennaio 2012 costituiva la commissione congiunta Miur-Ansas per dare un supporto tecnico e didattico all’individuazione delle tematiche più urgenti e più sentite all’interno degli istituti. L’Ansas a quel punto decideva di acquistare attraverso Consip, l’ente del Ministero delle Finanze per la trasparenza degli acquisti nella Pubblica Amministrazione, contenuti multimediali dell’azienda Abc per 730.000 euro.
La trasmissione Report parlava di “soldi a palate all’azienda di Ilaria Sbressa, moglie di Andrea Ambrogetti, direttore delle relazioni istituzionali di Mediaset e presidente dell’associazione del digitale terrestre”.
Dopo tre anni sono cadute le accuse di abuso d’ufficio e la vicenda è stata chiusa.
PROFESSORESSA CREDO CHE LEI CI DEBBA DELLE SCUSE PUBBLICHE O PROCEDIAMO CON LE DENUNCE DI DIFFAMAZIONE ANCHE A SUO NOME.
CORDIALITÀ’.
30 Ottobre 2015 at 17:36
E’ ancora possibile dare giudizi pubblici su comportamenti pubblici. Può rileggersi cosa ho scritto a suo tempo sulla vicenda: il tono del suo messaggio la qualifica definitivamente.
16 Giugno 2016 at 12:05
buongiorno professoressa, sono una studentessa di liceo indirizzo scienze umane e quest’anno dovrò sostenere l’esame di maturità. facendo delle ricerche per la mia tesina, in particolare Maritain, quindi materia pedagogia, mi sono imbattuta nel vostro sito e devo dire di essermi trovata benissimo. le vorrei chiedere un favore: non riesco a trovare nessuna buona introduzione sulla reazione antipositivistica in pedagogia, come cambia e ciò che distingue i nuovi pedagogisti da quelli vecchi. mi potrebbe aiutare?
17 Giugno 2016 at 12:07
Ciao Maria Giovanna,
non ho scritto ancora niente neanch’io sul tema. Può esserti utile questo: http://www.docsity.com/it/antipositivismo/492922/ (ma richiede uan buona competenza filosofica). Più semplice il testo che ho scritto su Maritain e la reazione cattolica all’attivismo che, naturalmente tratta solo un aspetto di quel clima https://gabriellagiudici.it/lattivismo-cattolico-jacques-maritain/.
Buon lavoro
14 Ottobre 2016 at 08:49
Buongiorno Gabriella.
Ho letto la sua pagina: I Milesii. Talete, Anassimandro, Anassimene. Temo che ancora oggi, alcuni non conoscono le mie ricerche innovative sulla Scienza di Talete e dei primi maestri di Mileto.
Mi permetto allora di segnalarle la pubblicazione- luglio 2016- di un mio capitolo dal titolo:
Il Talete non detto da Platone. ALCUNE CONSIDERAZIONI A PARTIRE DA UN LIBRO DI LIVIO ROSSETTI.
contenuta nel Vol II- Platone nel pensiero moderno e contemporaneo- editrice Limina Mentis:
Aldo Bonet, Il Talete non detto da Platone. Alcune considerazioni a partire da un libro di Livio Rossetti, in Andrea Muni (a cura di), Platone nel pensiero moderno e contemporaneo, vol. vii, Limina Mentis Editore, Villasanta (MB), luglio 2016, capitolo 10, pp. 139-200 – pp. 245- ISBN: 978-88-99433-39-0.
Tanto le segnalo poiché possa citare questo mio capitolo contenuto nel Vol. VII nelle sue future pubblicazioni e, se avesse intenzione di prenotarlo potrà farlo anche ora, qui:
1. http://www.ibs.it/code/9788899433390/zzz99-muni-a/platone-nel-pensiero-moderno.html
2. http://www.libreriauniversitaria.it/platone-pensiero-moderno-contemporaneo-limina/libro/9788899433390
Se desidera conoscere la presentazione del mio capitolo, veda pure qui:
https://www.academia.edu/27242017/Il_Talete_non_detto_da_Platone._Alcune_considerazioni_a_partire_da_un_libro_di_Livio_Rossetti
Preciso che tutte le mie ricerche sono in rete e che lo scrivente non percepisce un solo euro sulle vendite, ma ciò che fa è solo per passione e amore di una vita spesa per il piacere della buona e corretta ricerca scientifica.
Grazie della collaborazione.
Aldo Bonet
14 Ottobre 2016 at 09:08
Grazie per la segnalazione: l’ho appena scaricato e approfondisco volentieri.
10 Novembre 2016 at 19:23
salve prof come sta? io bene anzi benissimo con la scuola va molto bene anche se questo è un periodo molto brutto per me, ho paura di non essere all’altezza del ragazzo che mi piace…ho paura di essere messa da parte, ho paura del mondo…..e lei che mi racconta di bello?? un saluto a presto
10 Novembre 2016 at 19:43
E’ un momento in cui tutti hanno paura, bisogna batterla: non c’è meraviglia nella vita se si è impigliati nel timore.
Un bacio
4 Gennaio 2017 at 10:13
Pregiatissima professoressa, buon giorno,
giungo a lei attraverso un bell’articolo sull’espresso dal titolo “da Bauman a Diamanti” dove viene citato Focault e la parresia, per la quale provo una irresistibile attrazione sebbene ne rilevi la semi utopica applicazione. In questo periodo di “concessioni alle letture” dovute alle ferie, trovo nel suo sito un confortante rifugio dal generale sconforto e non volendomi rifugiare dentro matrix preferisco prendere la pasticca rossa e continuare ad essere Homo. grazie per il suo impegno ed un sincero augurio per la sua pregevolissima attività.
Lamberto Maria Rossi
4 Gennaio 2017 at 10:39
Grazie dell’apprezzamento e del contatto, Lamberto. Capisco il suo disagio. Il postmoderno potrebbe farci scrivere un nuovo capitolo della storia della parresia: in tempi di soffocante conformismo e scetticismo di maniera, la denuncia passa per ingenuità e la critica per azione fuori tempo. La ricerca dell’autenticità è così sempre più uno sforzo personale da condurre tra mille dubbi e domande. Ne vale, però, la pena.
12 Gennaio 2017 at 12:10
Buon giorno professoressa
Mi sono imbattuto nel suo blog leggendo un articolo sull’amore liquido e poi incuriosito dal dominio a suo nome ho esplorato ascoltandimi anche la sua bella e chiara voce su una clyp.it.
Prima di tutto la stima per aver trovato una Professoressa con la P maiuscola, poi un ringraziamento personale per il lavoro svolto.
Mi occupo di sistemi decisionali, e mi piacerebbe sapere cosa pensa sulla democrazia diretta in considerazione dello stato attuale delle capacità intellettive delle nuove generazioni e quale secondo lei possa essere il metodo che possa funzionare. Giusto per essere chiari vorrei che non si scambiasse il portale Rousseau del M5S per democrazia diretta.
Il metodo che un gruppo di volontari ha identificato come possibile ha queste caratteristiche, airesis.it/edemocracy.
Secondo lei si può fare di meglio?
Un cordiale saluto
jacopo
12 Gennaio 2017 at 14:41
Grazie per gli apprezzamenti Jacopo,
(forse un po’ eccessivi) e soprattutto per la dichiarazione di gratitudine personale. Leggo con interesse e resto in contatto. A presto.
PS: Mi fa piacere che la mia voce risulti gradevole, ma sono ancora lontana dai risultati che mi prefiggo per queste strategie di lavoro pomeridiano.
31 Gennaio 2017 at 10:44
Ho incrociato il tuo sito (permettimi la forma confiidenziale, ma tra colleghi…) per caso circa un’ora fa e, pur avendo letto poco, sono rimasto molto colpito dalle cose che scrivi.
Colpito e, se così si può dire, “entusiasmato” dal fatto di quanto io e te (e per fortuna altri!) abbiamo idee in comune sulla scuola.
…
Il discorso è lungo…
Prima di continuarlo mi riprometto di leggerti meglio e leggere anche i preziosi commenti di chi ti segue.
Intanto grazie e “sempre avanti”!
Umberto
31 Gennaio 2017 at 14:12
Grazie del contatto Umberto,
felice di lavorare insieme, anche se in remoto.
Gabriella
4 Febbraio 2017 at 11:20
Il racconto di Geroge Orwell, un impiccato, che vedo sul sito da chi è stato tradotto in italiano?
4 Febbraio 2017 at 11:59
Da Enzo Giachino.
4 Aprile 2017 at 11:57
Giusto per fare i miei complimenti e per chiedere se è possibile utilizzare i materiali da lei prodotti con i miei alunni.
Io purtroppo riesco a produrre pochissimo materiale didattico (insegno in un liceo dai molti indirizzi: scienze umane, linguistico, musicale, coreutico).
se riuscirò a produrre qualcosa vorrei poterglielo sottoporre per un parere e eventuali consigli.
ancora complimenti!
9 Aprile 2017 at 12:01
Grazie Fabio,
mi fa piacere che usiate questi materiali e ancora di più rimanere in contatto per discutere dei temi che ci interessano.
Tieni conto che ogni volta che li riuso li modifico in base al gradimento e alla riuscita: perciò se c’è qualcosa che ti piace così com’è, ti consiglio di scaricarla come pagina web, o file pdf usando l’icona “stampa” in fondo agli articoli.
Buon lavoro
Ciao
25 Dicembre 2019 at 18:11
Ciao,
sono Damiano, vivo in un paesino sperduto della provincia di Belluno, studio ingegneria al secondo anno. E niente volevo dirle che apprezzo moltissimo il suo lavoro e lo trovo di grande ispirazione. Un giorno, quando diventerò professore vorrei cercare di mettere in pratica anch’io tutti gli spunti emersi dal suo blog e dai vari articoli che vengono pubblicati.
Questa piattaforma é stato per me un sasso scagliato contro il vetro dell’ impotenza, della solitudine, della rassegnazione. Una spinta a non abbamndonarmi al riflusso nel privato.
E niente apparte il linguaggio alla libro cuore volevo solo dirle questo, anche se come commento lascia un po’ il tempo che trova, il valore delle cose va riconosciuto di tanto in tanto…
A presto.
25 Dicembre 2019 at 22:13
Grazie di cuore, Damiano. Quando sarai professore farai cose molto più belle, renderai semplice la matematica e la geometria a chi non ne ne vede l’importanza e farai anche tu una rete contro l’impotenza, la solitudine, la rassegnazione.
Ti mando un grandissimo abbraccio.
21 Maggio 2020 at 11:46
Cara Professoressa buongiorno.
Ho scoperto il suo sito cercando il testo dell’intervista del 1966 di Der Spiegel a Heidegger.
Sono rimasto piacevolmente sorpreso nel trovarne il testo integrale e desidero, per questo, innanzitutto ringraziarla.
Ma non solo.
Mosso da una sana curiositò ho, come si dice, “navigato” su diverse pagine da lei curate con grande attenzione e precisione.
Alla fine mi son detto che per la scuola italiana c’è ancora un barlume di speranza grazie a chi, come lei, non si limita a fare “il mestiere”, ma ci mette abbondantemente del suo per dare dignità a quel che resta d’un sistema che sta cadendo a pezzi.
In questo modo si pongono, infatti, concretamente le fondamenta non solo per una scuola rinnovata, ma per una società che si rigeneri basandosi sulle competenze e, soprattutto, sui valori di condivisione e partecipazione attiva alla costruzione di un presente e di un avvenire dignitosi.
La saluto con simpatia,
Giacomo
21 Maggio 2020 at 13:06
Caro Giacomo,
la ringrazio di cuore di questo saluto così generoso. Gli insegnanti che studiano sono tanti ma poco visibili. L’impegno della scuola è davvero molto grande: serve gente come lei a capirlo e difenderlo, perciò le invio un grande abbraccio e un sincero ringraziamento per il sostegno alla “categoria” ;).