Spassosa e intelligente la clip vincitrice del trofeo Zarathustra alla seconda edizione del Festival Internazionale del Cortometraggio di filosofia “scolastica” di di St-Pol-sur-Ternois (F).
Il video mette in scena ironicamente l’improvvisa immersione di due amiche, in terzo liceo, nei grandi temi dell’esistenza («il senso della vita», «perché il sole sorge ogni mattina»; «perché la morte?» «quando la morte?» «dove la morte?» «chi sono?» «perché ogni mattina il mio biscotto si rompe?») attraverso la “philo”, una materia sui generis, difficile, che richiede riflessione .. Arriva il professore e parla loro di Jankélévitch e dei tre volti della morte. Inizia una ponderosa riflessione che esamina dapprima la morte degli altri (Whitney Houston, egli), poi la morte di altri a noi prossimi (tu), mentre sopraggiunge la propria (io): bref, je suis morte mais j’ai compris la vie.
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Si veda anche Artificiel sul tema dell’artificialità della vita metropolitana, dell’alienazione e dello strangolamento di tutto ciò che é natura negli spazi urbani.
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