Un’intervista sul lavoro giovanile al fondatore di Technogym che ha il merito di scartare perniciosi luoghi comuni sulle strategie che i giovani studenti dovrebbero adottare nel prossimo futuro.
Alessandri concede davvero poco alla visione stereotipata dell’intervistatore di Panorama (meritocrazia, studi tecnici, emigrazione in paesi anglofoni) e disegna uno scenario che valorizza creatività e sapere [a parte il finale contraddittorio sulla necessità di “tarare” i programmi scolastici sulle esigenze delle imprese dei prossimi vent’anni, cosa che, a rigore, la scuola sta malauguratamente facendo, visto che sforna diplomati sempre meno colti ed esigenti, disponibili a qualunque mini-job]. Esattamente l’opposto di ciò che hanno perseguito le politiche recenti su scuola e università. Mentre questa intervista esce su Panorama [n. 35, 21 agosto 2013] Repubblica pubblica infatti i dati delle immatricolazioni universitarie – crollo delle iscrizioni, squilibri nella scelta dei corsi di laurea – inevitabilmente introdotti da una scontata propaganda sui “segnali” di ripresa.
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