Lo sviluppo della vita lungo le ere geologiche (4 miliardi e mezzo di anni), la comparsa dei mammiferi (nel Cretaceo, l’ultimo periodo dell’era Mesozoica) e dei primati (il Proconsul, nel Miocene, 18 milioni di anni fa), la biforcazione tra le scimmie antropomorfe e la specie Homo da 3 a 5 milioni di anni fa, tra Miocene, Pliocene e Pleistocene [il gibbone si separa 18 milioni di anni fa, l’orango 14, il gorilla 7, gli scimpanzé e il bonobo da 3 a 5].
Pangea e la deriva dei continenti
Nel Paleozoico, e per buona parte del Triassico, le terre emerse formavano un unico supercontinente, Pangea, la cui frammentazione è iniziata 200 milioni di anni fa. La prima spaccatura (Nord/Sud) contrappone Laurasia (Europa, Asia e Nordamerica) a Gondwana (Sud America, Africa e Oceania).
La comparsa dei mammiferi e della specie Homo
Intorno a 248 milioni di anni fa, nel Triassico, compare il primo protomammifero a sangue caldo capace di cure parentali. Nel Triassico superiore, 230 milioni di anni fa, emergono protomammiferi con ghiandole mammarie che depongono ancora uova, solo 215 milioni di anni fa compaiono i primi mammiferi capaci di partorire dei piccoli. Dopo le estinzioni del Giurassico, 125 milioni di anni fa, nel Cretaceo inferiore, appaiono i primi mammiferi dotati di placenta. Circa 88 milioni di anni fa, nel Cretaceo superiore, è vissuto l’antenato comune dei roditori e dell’uomo.
Nel Miocene, 18 milioni anni fa è apparso l’antenato comune dei primati e della specie Homo: il Proconsul, una scimma quadrupede, arboricola e senza coda.
Cenozoico (o Quaternario)
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