L’impronta ecologica misura la “porzione di territorio” ( sia essa terra o acqua ) di cui un individuo, una famiglia, una comunità, una città, una popolazione necessita per
produrre in maniera sostenibile tutte le risorse che consuma e per assorbire i rifiuti.
È, quindi un efficace metodo di misurazione per valutare l’impatto dell’uomo sull’ecosistema terrestre.
Dei 51 miliardi di ettari di superficie complessiva del pianeta, solo 15 miliardi sono rappresentati dalle terre emerse e le aree modificate direttamente da interventi umani (pascoli, campi, superfici edificate, strade ecc.) rappresentano circa il 35% delle terre emerse.
Dividendo la terra e il mare produttivi per il numero di esseri umani che abitano il pianeta e togliendo la superficie necessaria alle altre specie, cioè alla conservazione della biodiversità, emerge che per gli esseri umani rimane 1,98 ettari a testa.
WWF, Dossier didattico
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