6 Agosto, 2018
by gabriella

Nel settantatreesimo anniversario del bombardamento atomico, un articolo di Simona Maggiorelli uscito su Left.it due anni fa e una clip di RepTV.
Fu il texano Claude Robert Eatherly (1918-1978), pilota e meteorologo, a dare il via libera allo sgancio della prima bomba atomica della storia, “little boy”, che colpì Hiroshima il 6 agosto 1945. Earthely aveva solo 27 anni, ma era già un esperto nel suo settore. Quel giorno agì sulla base di considerazioni pratiche e razionali: il cielo era sgombro e non c’erano perturbazioni in arrivo su Hiroshima.
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10 Luglio, 2018
by gabriella

e il suo collega Daniel Willingham

Il pedagogista americano Timothy Shanahan
Le conclusioni di un panel di esperti consultati dall’Ente nazionale di valutazione americano: gli studenti non imparano più a leggere perché a scuola si fanno solo test e si trascurano storia e letteratura, arte e scienze. Tratto dal Corriere.it.
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9 Luglio, 2018
by gabriella
Costruendo una civiltà ad alto consumo energetico, ogni giovane popolazione produce conseguenze sul proprio ecosistema.
I modelli matematici costruiti da un team di astrofisici ipotizzano che l’esito catastrofico delle conseguenze indotte da una popolazione sia probabile in rapporto di 3 su 4 ma che esista una possibilità residuale che qualche civiltà abbia potuto rendersi conto prima della fine delle conseguenze del proprio modello di sviluppo.
Noi quale abbiamo intrapreso?
Una delle domande più importanti per la sopravvivenza a lungo termine della specie umana è il modo in cui le civiltà gestiscono i cambiamenti che apportano ai loro ambienti a mano a mano che diventano più tecnologicamente avanzati. Questa domanda potrebbe anche aiutarci a valutare le possibilità che nell’universo esistano altre forme di vita intelligente.
Uno studio, recentemente pubblicato sulla rivista Astrobiology, suggerisce che ci sono quattro diversi scenari che una civiltà può seguire mentre si sviluppa. Uno di questi quattro percorsi conduce all’esistenza sostenibile. Ma negli altri tre casi le civiltà sfruttano troppo le risorse e collassano e di conseguenza si estinguono.
La domanda più logica, quindi, è: quale dei quattro percorso abbiamo intrapreso?
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4 Luglio, 2018
by gabriella
Il racconto dell’ultimo progrom di ebrei nella Polonia post-bellica, il 4 luglio 1946. Da Wikiradio.
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4 Luglio, 2018
by gabriella
La scuola italiana continua a tramandare modelli di mascolinità e femminilità rigidi e anacronistici. Lo documenta Irene Biemmi in Educazione sessista. Stereotipi di genere nei libri delle elementari [Rosenberg & Sellier, 2018] di cui riporto uno stralcio della Postfazione. Tratto da Micromega.
Tutto cambia, ma non i libri di testo (Postfazione)
Se si prende in mano un libro a caso, può succedere che la constatazione non sia immediata. Non tutti i brani sono egualmente risibili, a una lettura rapida certe pagine sembrano accettabili… È solo leggendo con attenzione, rileggendo e ponendo in correlazione le varie pagine che il disegno pedagogico arcaico e regressivo si fa luce.
Umberto Eco, I pampini bugiardi

Nel 1972 Umberto Eco pubblica I pampini bugiardi. Indagine sui libri al di sopra di ogni sospetto: i testi delle scuole elementari, l’anno successivo Elena Gianini Belotti dà alle stampe Dalla parte delle bambine (1973).
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2 Luglio, 2018
by gabriella
Pascal Boyer spiega che, nonostante l’alta variabilità di comportamenti religiosi nelle diverse società, è possibile rintracciare un denominatore comune dell’atteggiamento religioso ovvero la presenza di agenti cui viene attribuita una mente che desidera, ricorda e agisce intenzionalmente, in maniera simile a quella umana. Oltre alle grandi religioni organizzate, esistono quelle che Boyer chiama “attività religiose informali”, le stesse che probabilmente praticavano i nostri antenati e che contenevano il germe dell’evoluzione delle religioni. L’intervista di Francesco Suman all’antropologo per La mela di Newton.
Pascal Boyer è professore al dipartimento di antropologia e psicologia della Washington University di St. Louis, dove detiene la cattedra di Henry Luce Professor of Individual and Collective Memory.
È tra i pionieri dello studio delle religioni da un punto di vista cognitivo. È autore di libri fondamentali per la sua disciplina come Religion explained (2001), tradotto in italiano da Odoya nel 2010 (E l’uomo creò gli dei. Come spiegare la religione). Il suo ultimo libro è Minds make societies – how cognition explains the world humans create (2018), edito da Yale University Press.
Pascal Boyer era tra gli invited speakers della conferenza tenutasi a Erice dal 9 al 14 maggio scorso intitolata “Future directions on the evolution of rituals, beliefs and religious minds” e organizzata dal Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana e dalla Scuola Internazionale di Etologia “Danilo Mainardi” diretta dal prof. Stefano Parmigiani (Università di Parma).
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23 Giugno, 2018
by gabriella
Lo spazio è curvo e la meccanica newtoniana non vale per tutte le dimensioni della materia: se c’è un tratto essenziale nella scienza novecentesca è quello del dubbio, della rivoluzione, del ripensamento di ciò che sembrava più stabile.
In queste bellissime brevi lezioni, Rovelli ci presenta i due principali paradigmi della scienza novecentesca e il loro paradosso di teorie sperimentali empiricamente verificate e al tempo stesso in conflitto.
La più sorprendente delle due, la meccanica quantistica, ci suggerisce che nella realtà microfisica non c’è oggettività, che le cose non sono oggetti collocati in un luogo e capaci di spostarsi o di cambiare nel tempo, ma reti di relazioni, intersoggettività, materia che esiste solo quando va a sbattere con qualcos’altro. La stessa realtà pensata da Eraclito, Democrito, Epicuro, Hegel.
Indice
Lezione prima. La più bella delle teorie
Lezione seconda. I quanti
Lezione terza. L’architettura del cosmo
Lezione quarta. Particelle
Lezione quinta. Grani di spazio
Lezione sesta. La probabilità, il tempo e il calore dei buchi neri
In chiusura: noi
Lezione prima. La più bella delle teorie

Albert Einstein (1879-1955)
Nel 1905, Einstein scrive tre articoli per gli Annalen der Physik: il primo dimostra che gli atomi esistono davvero, il secondo apre la porta alla Meccanica dei quanti, il terzo presenta la prima versione della teoria della relatività: la cosiddetta relatività ristretta.

Isaac Newton (1642 -1726-7)
La teoria della relatività ha un successo immediato, ma Einstein si rende conto che non armonizza con la teoria della gravitazione universale di Newton. Risolverà il problema dopo dieci anni di studi.
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18 Giugno, 2018
by gabriella
Una volta un dromedario, incontrando un cammello,
gli disse: – Ti compiango, carissimo fratello:
saresti un dromedario magnifico anche tu
se solo non avessi quella brutta gobba in più.
Il cammello gli rispose: – Mi hai rubato la parola.
È una sfortuna per te avere una gobba sola.
Ti manca poco ad essere un cammello perfetto:
con te la natura ha sbagliato per difetto.
La bizzarra querela durò tutto un mattino.
In un canto ad ascoltare stava un vecchio beduino
e tra sé intanto pensava: – Poveretti tutti e due,
ognuno trova belle soltanto le gobbe sue.
Così spesso ragiona al mondo tanta gente
che trova sbagliato ciò che è solo differente.
[Il secondo libro delle filastrocche, Einaudi, 1996]
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16 Giugno, 2018
by gabriella
.. non a dare competenze utili al lavoro, e a costruire l’uguaglianza, non a valutare ossessivamente quanto non sanno o non sanno fare i nostri studenti.
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12 Giugno, 2018
by gabriella
«Esiste un contagio del male: chi è non-uomo disumanizza gli altri, ogni delitto si irradia, si trapianta intorno a sé, corrompe le coscienze e si circonda di complici sottratti con la paura o la seduzione al campo avverso». Primo Levi
Arianna Ciccone (Valigia Blu):
Sono stati portati al governo in prima linea con il solo 17% dei voti degli italiani.
Ora quella propaganda, il grande inganno, è al potere e ha il potere di “giocare” sulla vita dei più deboli.
Il grande inganno è convincere le persone che i nostri problemi si risolvono respingendo gli ultimi della Terra. Il grande inganno è far credere che il problema dell’Italia siano i migranti e non la corruzione, le mafie, la bassa scolarizzazione, l’evasione fiscale, la disoccupazione giovanile, i diritti negati, una crescita economica inesistente, la mancanza di investimenti in ricerca e innovazione. È una propaganda facile, la più bastarda, a costo zero: aizzare gli animi contro i più deboli, i disperati, l’altro, il diverso, contro una invasione che non c’è.
E un po’ alla volta infetta le coscienze, che scelgono a loro volta di farsi contagiare.
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