Cosa sono le scienze umane?

by gabriella

 

Aristote et ses disciples, miniature du XIIIe siècle, Bibliothèque de Topkapi à Istanbul

Aristotele e i suoi discepoli, miniatura del XIII secolo, Istanbul, Biblioteca di Topkapi

Qu’est-ce que les sciences humaines?, estratto con modifiche dal testo di Jean-François Dortier Les Sciences humaines, panorama des connaissances [Paris, Editions Sciences humaines, 1998, pp. 3-5] [traduzione mia].

Sorvoliamo sul problema terminologico, sarebbe vano cercare una definizione canonica o una traccia precisa delle reciproche frontiere tra le «scienze umane», le «scienze sociali» o le «scienze dell’uomo».

Queste scienze si sovrappongono parzialmente senza essere completamente sinonime. Le loro definizioni sono dovute più a distinzioni accademiche, variabili a seconda dei paesi e degli usi, che a una terminologia rigorosa.

Utilizziamo allora la definizione più ampia ed estesa di scienze umane, riunendo sotto questo nome tutte le scienze che riguardano l’uomo e la società. Questo insieme è formato da una quindicina di discipline che si sono costituite intorno a questioni e temi fondatori. Un primo sguardo permette di misurare l’estensione  dei problemi e dei temi coperti da tale insieme.

L’antropologia è nata dall’incontro con i popoli «non moderni». Il suo progetto fu di descrivere i riti, i miti, i costumi dei popoli del pianeta. Così facendo ha voluto mettere in luce la diversità (e dunque anche le invarianze) delle culture umane e penetrare il mistero delle loro origini. A lungo focalizzata sui «primitivi», l’antropologia porta oggi uno sguardo nuovo e distanziato sulle società moderne.

La linguistica si interroga sulle funzioni, la natura e le regole del linguaggio umano. Una delle sue grandi piste di ricerca nel XX° secolo sarebbe stata la conquista di una grammatica universale alla base di tutte le lingue del mondo.

La psicologia è la scienza del comportamento umano ed esplora i due grandi domini delle cosiddette funzioni «cognitive» (percezione, apprendimento, intelligenza, memoria, linguaggio), la vita affettiva (emozioni, personalità, motivazioni, pulsioni) e i meandri della follia.

L’economia si propone di comprendere le condizioni in cui gli uomini producono, scambiano e si ripartiscono le merci e i beni pubblici. Alcune domande chiave hanno dominato il dibattito nel corso del XX° secolo: che parte devono avere il mercato e l’intervento dello stato nella regolazione del sistema? Quali sono le cause della crescita e delle crisi economiche?

La storia cerca di ricostruire il passato degli uomini e delle società. A lungo focalizzata sui «grandi» uomini e i «grandi» eventi, da mezzo secolo si occupa di ricostruire le mentalità, i modi di vita, gli universi sociali che formano lo zoccolo invisibile dei cambiamenti e delle permanenze delle società.

società-industrialeLa sociologia, figlia della società industriale, è nata dalla domanda sui fondamenti del legame sociale e sui cambiamenti delle società moderne. I suoi domini privilegiati: il lavoro, la famiglia, il potere, gli svaghi e il tempo libero, i gruppi e le diseguaglianze.

geografiaLa geografia cerca di comprendere come gli uomini organizzano il loro spazio e la loro vita.

Il diritto studia i sistemi di norme e le teorie attraverso cui si amministra la giustizia.

Intorno a queste discipline di riferimento si è riunita una costellazione di scienze periferiche: la psicologia sociale, le scienze politiche, le scienze dell’educazione, le scienza cognitive, la psichiatria, l’archeologia.

La filosofia stessa è legata alle scienze umane, se si considera come certe sue branche istituiscono e fecondano queste discipline. Non è però una di esse, vista la specificità di questo campo del sapere.

 

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