Il movimento di sperimentazione didattica e rinnovamento scolastico che ha accompagnato l’attivismo.
Indice
1. Le scuole nuove
1.1 Abbotsholme: liberty is obedience to the law
1.2 Bedales: «head, hand, heart» contro l’autoritarismo delle public school
1.3 Baden Powell e gli scout
2. Le scuole nuove nel resto d’Europa
2.1 Le case d’educazione in campagna in Germania
2.2 L’École Des Roches in Francia
2.3 La Rinnovata in Italia
3. Il canone delle scuole nuove e l’attivismo pedagogico europeo
3.1 Ferrière e l’Ufficio Internazionale delle scuole nuove
3.2 Pierre Bovet e la scuola attiva
4. L’educazione nuova in Italia
4.1 Pietro Pasquali e il frobelismo italiano
4.2 Mompiano e le sorelle Agazzi
1. Le scuole nuove
Tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento cominciano ad affermarsi le cosiddette scuole nuove, realtà educative che rispondono al bisogno di rivedere l’organizzazione, i contenuti e i metodi di una scuola che non appare più rispondente ai bisogni di un mondo in rapida trasformazione.
La loro nascita avviene, non casualmente, in Inghilterra, il paese all’avanguardia nello sviluppo economico e sociale ed attento, più che altrove, al raccordo tra scuola e società, in continuità con l’approccio di John Locke, che aveva rivoluzionato i programmi scolastici in funzione di una cultura «utile» alla formazione delle classi dirigenti.
1.1 Abbotsholme: liberty is the obedience to the law
La New School creata da Cecil Reddie nel 1889 ad Abbotsholme (nel Derbyshire) era modellata su misura delle esigenze della borghesia: era una scuola privata, attenta all’educazione linguistica e scientifica e, in particolare, alla formazione «mondana» attraverso il lavoro manuale, la vita all’aria aperta, i viaggi e la conoscenza del mondo.
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