La scoperta di un kit di utensili indicherebbe che la specie sia sopravvissuta più a lungo – e più a nord – di quanto si pensava. Gli attrezzi scoperti di recente (nel riquadro) fanno pensare che i Neandertal europei si spinsero più a nord dell’area che finora si riteneva avessero abitato.
Un gruppo di Neandertal potrebbe essere sopravvissuto più a lungo del resto della loro in un remoto avamposto nella Russia settentrionale: lo rivelerebbe la scoperta nell’area di un kit di strumenti litici.
Il luogo del ritrovamento, situato sugli Urali,
“potrebbe essere stato l’ultimo rifugio dei Neandertal”,
afferma il responsabile della ricerca Ludovic Slimak, archeologo della Université de Toulouse le Mirail in Francia. I Neandertal dominarono l’Europa per circa 200.000 anni, finché gli uomini moderni (Homo sapiens) iniziarono a diffondersi nella regione, circa 45.000 anni fa. Le due specie probabilmente condivisero per qualche tempo il territorio, ma ciò che accadde in quell’arco di tempo, quanto durò la convivenza e perché alla fine Homo sapiens ebbe la meglio resta un mistero.
“Non a caso, è stato proprio in zone ‘marginali’ che i Neandertal sono sopravvissuti più a lungo”,
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