Clyde Kluckhohn, Cultura e diversità culturale
In questo frammento de Lo specchio dell’uomo, l’antropologo americano si sofferma sull’apparente stranezza dei costumi degli Altri.
L’antropologia fornisce una base scientifica per trattare il cruciale dilemma del mondo attuale: come possono popoli di aspetto diverso, di lingue reciprocamente inintellegibili o di diversi sistemi di vita coesistere pacificamente? […] Perché il latte e i latticini non piacciono ai cinesi? Perché i giapponesi accettano volentieri di morire in una «carica della morte» che sembra senza senso agli americani?
Perché alcuni popoli calcolano la discendenza attraverso il padre, altri attraverso la madre e altri ancora attraverso ambedue i genitori? Non perché popoli diversi abbiano istinti diversi, non perché fossero destinati da dio o dal fato a diverse consuetudini, non perché il clima sia diverso in Cina, in Giappone e negli Stati Uniti. Talvolta il perspicace senso comune ha una risposta che è vicina a quella dell’antropologo: «perché sono stati allevati così». Per «cultura» l’antropologia intende il complesso del modo di vivere di un popolo, il patrimonio sociale che l’individuo riceve dal suo gruppo. Oppure la cultura può essere considerata quella parte dell’ambiente che è creata dall’uomo.
Commenti recenti