Posts tagged ‘egoismo’

22 Maggio, 2023

Rousseau

by gabriella

Jean-Jacques Rousseau (1712 – 1778)

Critico della politica e della vita associata, Rousseau ha condotto una riflessione globale sui problemi della vita civile, dedicando gli sforzi più significativi alla costruzione degli strumenti politici ed educativi per modificare tale realtà.

Indice

1. I temi antiilluministi del Discorso sulle scienze e sulle arti

2. La critica della civiltà del Discorso sull’origine della diseguaglianza

2.1 La diseguaglianza è contraria alla legge di natura
2.2 La contestazione delle visioni dello stato di natura di Locke e Hobbes

2.2.1 Lo stato di natura in Locke
2.2.2 Lo stato di natura in Hobbes
2.2.3 Lo stato pre-civile secondo Rousseau

 

 3. L’Emilio

3.1 Libri I. L’infanzia e l’educazione negativa
3.2 Libro II. La fanciullezza e l’educazione positiva

3.2.1 L’autoregolarsi della libertà: dipendenza dalle cose e dipendenza dagli uomini
3.2.2 Contro Locke: l’illusione del ragionare coi fanciulli
3.2.3 L’esempio del maestro
3.2.4 L’apprendimento della lettura

3.3 Libro III. L’educazione dai dodici ai quindici anni

3.3.1 La nobiltà del lavoro manuale

3.4 Libro IV. L’adolescenza e l’educazione alla socialità
3.5 Libro V. La giovinezza

 

4. Il Contratto sociale

4.1 Il patto originario
4.2 Libertà ed eguaglianza

 

5. La travagliata ricezione dell’Emilio

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5 Ottobre, 2013

Christian Caliandro, La distopia italiana

by gabriella

Una bella riflessione sulla condizione giovanile contemporanea sullo sfondo della marcescenza dell’immaginario collettivo e del declino, prima di tutto culturale, dell’Italia. Molti aspetti in evidenza, dal malaffare al cinismo della classe dirigente, fino alla stupidità dilagante, dalla crisi della produzione culturale al successo dei sessantenni evergreen, trovano una convincente lettura unitaria in questo articolo che si conclude spiegando come precario venga da prece, perché indica colui che è costretto ad implorare per ottenere ciò che sarebbe suo diritto.

Nel 1961 Kurt Vonnegut pubblicò quello che è ancora oggi uno dei migliori racconti distopici di sempre. Harrison Bergeron tratteggia in poche, dense pagine una società paralizzata (in un’America «senza tempo»), in cui viene tecnicamente impedito a tutti di pensare: la gente guarda orribili e inutili programmi in tv, e per quelli un pochino più intelligenti l’Handicapper General – che tutto vigila e controlla attraverso i suoi agenti – ha predisposto un dispositivo radiofonico nelle orecchie che a intervalli regolari trasmette allarmi, campane, esplosioni che impediscono a persone come George, il padre di Harrison, di

«trarre un indebito vantaggio dal proprio cervello».

Il presupposto è che la cultura sia intrinsecamente pericolosa dal momento che esaspera le contraddizioni invece di comporle e impedisce il conseguimento di un’agghiacciante «uguaglianza», basata sullo spegnimento delle funzioni intellettuali e critiche. Sulla stupidità programmata.

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6 Luglio, 2011

Luigi Cavallaro, La società degli individui

by gabriella
Thomas Hobbes

Thomas Hobbes

Auguste Comte

Auguste Comte

La spinta alla cooperazione nasce da un interesse egoistico. Per questo bisogna prendere le distanze da una metodologia di indagine della realtà che rimuove la centralità dell’individuo nella costruzione dei legami sociali. E’ quanto sostiene Giovanni Jervis nel suo ultimo libro «Individualismo e cooperazione». Ma così facendo l’autore cancella il carattere storico degli stessi concetti. Tratto da Il Manifesto, 27 febbraio 2003.

E’ stata la teoria dei giochi a fornire a biologi e psicologi la «cassetta degli attrezzi» necessaria per stilizzare le forme più semplici della competizione e della cooperazione. Il rapporto tra individui è da allora visto come il confronto tra «razionalità limitate» alla ricerca della migliore strategia per affrontare una situazione «incerta».

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