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18 Giugno, 2024

Il tema di scienze umane. Vademecum per la seconda prova

by gabriella

 

LA LETTURA DELLA PROVA

Il giovedì d’esame, la traccia della seconda prova viene inviata dagli uffici del Ministero alle segreterie delle scuole, stampata e consegnata alla vostra Commissione.

Il Presidente la legge e il commissario che la correggerà alcune indicazioni per lo svolgimento: annotatevele e cominciate a riflettere su questo primo inquadramento del problema che vi è stato assegnato.

 

 

DOPO LA LETTURA DELLA TRACCIA 

1. Leggere attentamente il testo della prova, cercando di situare l’argomento e l’autore e ricordando le indicazioni del docente che ve l’ha letto.

2. Consultare il dizionario per capire termini chiave del cui significato non si è certi o per controllare se il significato che si ha in mente è corretto.

3. Riflettere dieci minuti su ciò che si ha da dire sull’argomento. Valutare spassionatamente le affermazioni che si pensa di fare, scartando luoghi comuni e considerazioni troppo ovvie.

4. Stendere uno schema dello svolgimento con la seguente struttura:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

oppure, se in questa fase non vi riesce di indicare l’ordine con cui si vogliono affrontare gli argomenti, con questa:

 

 

 

 

5. Non impiegare più di mezz’ora per queste operazioni preliminari.

 

COSTRUZIONE DEL TESTO

E STRATEGIE PER UN TEMA APPREZZATO DALLA COMMISSIONE

 

1. Fare una piccola ricognizione del problema o una semplice parafrasi del testo presentato dalla traccia d’esame.

Esempio: “Il passo proposto sul tema del disadattamento minorile, evidenzia come non sia sufficiente indicare in alcuni fattori sociali le cause del disagio di bambini e adolescenti, ma sia necessario trovare rimedi efficaci, anche attraverso l’istituzione scolastica”.

Introdurre in questo modo, aumenta il vostro punteggio perché permette al professore che corregge la vostra prova di valutare l'”adeguata comprensione del testo”

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29 Gennaio, 2015

Il prossimo esame di stato

by gabriella

esameDopo la circolare di fine 2014 con la quale il Miur aveva precisato discipline e modalità delle seconde prove – scienze umane, per il liceo delle scienze umane -, nel pomeriggio è stata diramata la direttiva relativa alle discipline affidate ai membri esterni.

Scienze umane è affidata al commissario interno, Italiano, Inglese e Filosofia al commissario esterno. Come l’anno scorso, il Ministero insiste nel nominare nella Commissione d’esame del Liceo di Scienze Umane, docenti di Filosofia e storia (A037) svalutando esplicitamente il lavoro di integrazione della filosofia e delle scienze umane svolto appunto dai docenti [di Filosofia e Scienze umane (A036)] inseriti nell’organico del Liceo.

Non è certo in questione il valore di questo approccio che è, evidentemente, fondante nel Liceo delle Scienze umane, si tratta invece più banalmente (si fa per dire) di un’esigenza organizzativa indifferente alla qualità, che intende unificare le due cattedre che già assorbono il vastissimo ambito coperto da sette discipline (Pedagogia, Psicologia, Antropologia, Sociologia, Metodologia della ricerca, Filosofia, Storia) per utilizzare i docenti ovunque alla bisogna, senza alcuna considerazione per le loro specificità formative e professionali, cioè per il lavoro di integrazione che hanno alle spalle, indispensabile per insegnare materie diverse in modo significativo e non scolastico. Una piccola anticipazione della distruzione sistematica della qualità dell’insegnamento della minacciata Buona scuola di Renzi.


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