Il governo Renzi impugna la legge sull’acqua pubblica della Regione Lazio
Anche se cambiano le terga assise sugli scranni di Palazzo Chigi, anche se gli schieramenti politici si rimescolano e si alternano al governo, la minestra riscaldata è sempre la medesima: no e poi no all’applicazione del referendum per l’acqua pubblica. Alla faccia del popolo sovrano, il Governo ha impugnato venerdì la legge sull’acqua pubblica della Regione Lazio. Motivo sintetico? Non garantisce la concorrenza. Ovvero, non garantisce un guadagno per i gestori dei servizi idrici.
L’ultima puntata della telenovela relativa alla mancata applicazione del referendum sull’acqua pubblica si dipana a partire dal comunicato stampa di Palazzo Chigi relative alle decisioni prese venerdì dal Consiglio dei Ministri. Dice fra l’altro che il Governo ha impugnato la legge della Regione Lazio n. 5 del 4 aprile 2014 intitolata “Tutela, governo e gestione pubblica delle acque”.
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